Red
Da Emanuela riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Un’amica sabato mattina mi chiama al telefonino. “C’è un pubblico confronto con Massimo Zedda. Mi è giunto l’avviso per posta elettronica. Finalmente! Così potremmo chiedergli conto di tante cose. Dei baretti al Poetto, della Crivellenti e del Teatro Lirico, del superparcheggio in via del Cammino nuovo“. “Poi - rispondo io, felice - si avvicina il 25 aprile e a me interessa molto - come del resto a tutti i democratici cagliaritani - che, finalmente, quest’anno il monumento ai caduti di via Sonnino sia dal Sindaco precluso ai fascisti. E’ un monumento comunale, gestito e custodito dal Comune. Possono accedere e deporre corone solo gli organi istituzionali e le associazioni autorizzate dal Comune. Vorrei che Massimo ci rassicurasse a voce e per iscritto, scrivendo cioè al Prefetto e al Questore per dir loro che quest’anno i fascisti non sono autorizzati a deporre corone nel monumento“. Mentre gioisco per la bella notizia e già mi preparo mentalmente a questo confronto, la mia amica mi gela. “Emanuela - mi dice - ho l’avviso davanti agli occhi. Falso allarme! Ahinoi! Zedda non si confronta con gli elettori di Cagliari, ma con quelli di Sassari!“. ”Con quelli di Sassariiiii!“, esclamo io, sopresa e incredula. ”Si con gli elettori di Sassari“. Sono assalita da sconforto e da tanti brutti pensieri. Tanto più brutti in quanto io a Zedda l’ho votato. Confesso che ho anche pensato che sia andato a Sassari a parlare con gli elettori, perché li non lo conoscono e può continuare ad apparire la faccia nuova della buona politica. Va lontano, al Capo di sopra, a Cab’e susu, perchè degli elettori di Cagliari ha paura. Ma forse è solo un mio cattivo pensiero. Vedrete che in settimana, prima del voto, Massimo si confronterà con noi elettori nella sua sede naturale: Cagliari. E così potremo parlare con lui di tante cose della nostra amata città
Ecco l’accattivante avviso su Facebook, che mi aveva illusa di poter incontrare il mio sindaco.
”In sala Angioy arriva Massimo Zedda. Il sindaco di Cagliari si confronta con i candidati di Sel.
«Serve una guida a sinistra, per trasferire nel governo del Paese le feconde esperienze che sta compiendo una nuova generazione di amministratori locali di Sinistra Ecologia Libertà». È la riflessione che ha ispirato “Guida a sinistra”, il convegno promosso da Sel per sabato 16 febbraio alle 17 nella sala Angioy del palazzo della Provincia di Sassari. «L’idea è proprio quella di rovesciare il ragionamento fatto finora, di partire dalle istanze che arrivano dal basso, e che gli enti locali catalizzano per prime, per capire come e in che modo il governo del Paese deve essere messo di nuovo al servizio di ciascun territorio e delle proprie, specifiche esigenze», spiegano i promotori dell’incontro.
L’iniziativa avrà per protagonista il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, simbolo di quel cambiamento che Sinistra Ecologia Libertà auspica a tutti i livelli di governo, che in fatto di “guida a sinistra” ha già maturato due anni di esperienza come primo cittadino del Capo di Sotto. Zedda racconterà le difficoltà e le aspirazioni di un sindaco in tempo di crisi, di spending review e di patto di stabilità, delineando il percorso entro cui bisognerebbe muoversi «per ristabilire condizioni normali, che consentano alle autonomie locali di operare efficacemente in favore dei territori amministrati», è la convinzione degli organizzatori.
La riflessione coinvolgerà i candidati di Sel in vista delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio prossimi. Insieme a Massimo Zedda interverranno infatti la sociologa Lilli Pruna, seconda nella lista per il Senato, la ricercatrice sassarese Silvia Doneddu, che ambisce a conquistare con Sel un secondo seggio in Sardegna per Montecitorio, e l’operatore culturale Sergio Scavio, quinto nella lista per la Camera dei Deputati, che potrà raccontare anche della sua esperienza all’interno del consiglio comunale di Sassari. Introdurrà i lavori e modererà il dibattito pubblico Paolo Madeddu, coordinatore della campagna elettorale di Sinistra Ecologia Libertà nel Nord Ovest Sardegna”.
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