Nicola Imbimbo
L’altro giorno abbiamo pubblicato una riflessione di Gonario Francesco Sedda sulla sinistra. L’autore ha preso lo spunto da uno scritto di Mario Tronti su l’Unità. Ecco sull’intervento di Sedda un commento di Nicola Imbimbo, che pone all’autore - e ai lettori - anche un quesito.
Condivido la gran parte degli argomenti usati in questo “saggio”. C’è un altro (almeno) illustre uomo uomo di cultura che si ostina a rivolgersi al PD, pensando che questo partito possa rispondere ad un richiamo che lo porti fuori dalle logiche neoliberiste portate avanti con convinzione da Monti e assecondate senza troppa fatica dal PD: la più scandalosa delle scelte condivise è quella di una modifica della Costituzione (è vero non è che la II parte può essere terra di conquista e di scorribande relegando in una nicchia puramente decorativa la prima) italiana (ma quanti milioni di italiani se ne sono accorti, quale dibattito è stato promosso nel paese?), modifica della costituzione imposta dai mercati! Peggio dai mercati finanziari tutelati dal FMI. E’ lo storico della letteratura italiana Alberto Asor Rosa che ancora pensa al PD come ad un partito,sia pure vagamente di “sinistra”.
Se posso fare un’osservazione all’autore di un cosi ben argomentato articolo.: se l’argomentare non ha una conseguenza sulle scelte politiche da suggerire o praticare, rimane un dibattito puramente accademico molto circoscritto dal momento che il pensiero di Mario Tronti al momento non è di rilevante interessa nel paramano teorico-politico.
Mi piacerebbe conoscere l’opinione dell’autore su un fatto politico nuovo accaduto nel corso dell’ultimo anno, se non nella controversa configurazione del mondo definii di sinistra, certamente nel campo dichiaratamente antiliberista. E’ un’opinione interessata perché ho sottoscritto quel “Manifesto per un soggetto politico nuovo” di Gallino, Revelli, Ginsborg, Lucarell ed altri, e da cui è nata una proposta elettorale “Cambiare si può” che proprio in questi giorni è stata presentata e discussa anche a Cagliari e che vedrà sabato 22 l’epilogo (relativamente alle imminenti elezioni) per decidere se e come presentare una lista di “quarto polo”, alternativa al PD SEL.
1 commento
1 Nicola Imbimbo
21 Dicembre 2012 - 14:11
Tronti ha ben pensato di dare carattere di stringente attualità all’articolo di Sedda. Infatti l’appello da lui firmato insieme Bevilacqua ecc. e diffuso ieri è una minestra ormai ormai rancida: fa finta di rivolgersi anche al PD ( che di quella linea neoliberista timidamente criticata dagli appellanti è pienamente sostenitore oggi , voto a Monti, e domani ,continuità con Monti) ma vuole solo prendere le distanze dalla costruenda lista alternativa di quarto polo e condizionarne la decisa alternatività.
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