Michele Podda
Se riteniamo utile parlare dei fatti di Palabanda, a distanza di 200 anni, forse sarebbe opportuno parlare anche della Assemblea del Popolo Sardo, quella prevista in Via Roma davanti al palazzo del Consiglio Regionale alle ore 10.00 di oggi. In entrambi i casi infatti si tratta di MOTI finalizzati alla sensibilizzazione dei cittadini e dei governanti al fine di promuovere iniziative concrete volte al miglioramento delle condizioni generali della popolazione della Sardegna. MOTI incruenti questi attuali, ma ugualmente drammatici per la gravità della situazione ormai riconosciuta da tutti, governanti compresi. Non ci dovrebbe essere bisogno infatti di manifestazioni e proteste che si susseguono un giorno sì e l’altro pure, a Roma o a Cagliari, perché qualcosa si faccia; il fatto è che nonostante le parole, le promesse, gli incontri al vertice, i voti in Consiglio Regionale, le cose stanno esattamente come prima o peggio. Per colpa di chi non è sempre chiarissimo, ma è evidente che più si ha responsabilità di governo e più si deve essere ritenuti colpevoli di qualcosa: lentezza, scarsa capacità di intervento, confusione programmatica o, peggio, volontà di conservazione, di immobilismo. Dunque obiettivo principale della “sommossa” di via Roma è la Regione, massimo organo di governo per noi sardi, e massimo responsabile della realtà sociale in Sardegna, nel bene e nel male. E il governo di Monti? Certo, le sue sono responsabilità ben superiori, ma chi deve contrastarlo e contestarlo, comunque, è quello regionale, diciamo il Consiglio, nel suo insieme. Ma come, non sarebbe semmai solo la maggioranza, che ha il potere decisionale? TUTTI, perché la minoranza avrebbe dovuto opporsi costruttivamente in modo più efficace, informando e coinvolgento e portando il popolo a questa stessa manifestazione. Dunque ora è GIUSTA la richiesta di DIMISSIONI PER TUTTI I CONSIGLIERI col divieto di ricandidarsi. Si è capito finalmente che solo un forte cambiamento potrebbe far sperare qualcosa di meglio. Ma quale credibilità potrebbe avere una Consulta “raccogliticcia”, improvvisata, mossa da interessi di singole categorie, limitata dunque nella capacità propositiva, programmatica, di governo dell’intera Isola? Credo che alla luce della situazione attuale non avrebbe comunque meno credibilità rispetto a questa classe politica, che ha toccato veramente il fondo. Pensiamo anche soltanto al modo in cui tutti i consiglieri si sono mossi per attuare quanto richiesto dal recente voto referendario: dilazionamenti, interventi parziali, stravolgimenti della volontà popolare. E allora ci vuole CAMBIAMENTO davvero. Ammettendo pure che la manifestazione abbia successo, nel senso di forte partecipazione, bisogna ammettere che altre ve ne sono state con migliaia di manifestanti (10, 20, 50 mila, o più?) e non sarebbe questa se non l’ennesima occasione di dare sfogo alla rabbia del popolo e visibilità a singoli e gruppi variamente interessati. E’ un rischio certo, ma non vi è altra possibilità di azione; semmai si potrebbe sperare che si ottenga davvero la realizzazione dell’obiettivo immediato, le dimissioni appunto. E se questo dovesse essere per il momento un GRANDE RISULTATO, sarebbe forse il caso che gli intellettuali di varie tendenze, che condividono anche in parte le proposte dei promotori, si diano da fare per partecipare, informare, commentare, suggerire, appoggiare l’iniziativa. Per questo mi sono permesso di chiedere spazio in questo SITO, per chiedere che in questo e in tanti altri SITI e BLOG di notevole importanza e diffusione si PRENDA POSIZIONE CHIARA su questa manifestazione, si faccia DIBATTITO (poiché non c’è altro, segnalo http://www.fondazionesardinia.eu/ita/?p=4020 e soprattutto http://www.sanatzione.eu/2012/11/7-novembre-assemblea-generale-dei-sardi-a-cagliari-riparliamo-di-consulta-rivoluzionaria/), si litighi, ci si scateni, si vada un po’ in fondo alle questioni e si eviti soprattutto il silenzio, la distanza, la noncuranza per una iniziativa carica di limiti ma che potrebbe costituire un modo nuovo di affrontare dal basso le grandi tematiche, come tante volte si è detto e auspicato. In ogni caso più numerosi saremo, in via Roma, meglio sarà per tutti. Poi se ne DOVRA’ PARLARE.
1 commento
1 michele podda
7 Novembre 2012 - 20:54
Voglio segnalare un interessante articolo di Vito Biolchini ( vitobiolchini.wordpress.com ) sulla mattinata in Via Roma, e ricordare che se la partecipazione è stata inferiore alle aspettative, “le ragioni della protesta e le proposte avnzate restano” e, ripeto, bisognerebbe ancora parlarne.
Lascia un commento