Compagni ed amici, vi soddisfa la Giunta Zedda?

11 Luglio 2012
2 Commenti


Andrea Pubusa

Cosa pensate della Giunta Zedda? Trovate nella politica cagliaritana gli elementi di novità promessi e sperati? Insomma, c’è un’azione di visibile rinnovamento del governo cittadino o si naviga a vista?
Di fronte a questa domanda un mio intelocutore, addentro nelle questioni amministrative cittadine, mi ha risposto: “Intanto Zedda e la sua squadra sono onesti, e già questa - tenuto conto dei precedenti di centrodestra - è una rivoluzione“. Devo confessare che sono rimasto spiazzato. In effetti, rispetto al malaffare e alle evidenti connessioni dei governi di centrodestra coi poteri economici, sopratutto in campo edilizio, la novità è grande. Ma io l’ho sempre data per scontata in una giunta di centrosinistra. Ma coi tempi che corrono, forse anche questo elemento non è così ovvio. Ormai anche nel centrosinistra ci sono presenze inquietanti. Lo stesso Vendola ha visto componenti dei suoi esecutivi colpiti duramente dalla magistratura per reati gravi collegati all’esercizio delle funzioni di governo, specie nel campo della sanità. A ben pensarci, è vero la moralità pubblica in Italia è un bene in sé, un fatto eccezionale e rivoluzionario, anche nel centrosinistra.
Tutto vero. Eppure, continuo a ritenere che la moralità noi della sinistra dobbiamo pretenderla nei nostri rappresentanti come un dato naturale. Importantissimo, ma pregiudiziale. Il che vuol diire che il giudizio sui nostri governi deve investire il merito dell’attività e dei risultati, senza sconti.
Bene. Se esaminiamo la Giunta Zedda con questo punto di vista, possiamo dirci soddisfatti dal grado di innovazione? So di apparire come il solito rompi, ma dichiaro la mia insoddisfazione.
Sono note le polemiche su Tuvixeddu, con autorevoli interventi anche su questo blog di ambientalisti e importanti esponenti della cultura sarda con rilievo nazionale. Un’azione poco incisiva, che certo non aggredisce l’ambiente, ma che non lo valorizza appieno e definitivamente. Il Parco a che punto è?
Sulla partecipazione, che forse è la cifra più rilevante di un governo di sinistra, Zedda è ancor più deludente. I cittadini erano spettatori prima, ma lo sono anche adesso. Anzi ogni pretesa di partecipazione al dibattito sulla politica cittadina, viene accolta con sospetto e vista come un’indebita invasione di campo. Alle associazioni che chiedono sedi materiali di dibattito e d’incontro, si è risposto che i locali vanno messi a gara. Insomma, uno strumento, la gara d’appalto, per la contesa fra imprese e operatori economici impropriamente e - consentitemi - stupidamente applicato all’attività culturale che, per sua natura, non ha fini di lucro, ma ci cambia la vita ed è l’indice più sicuro del tasso di civiltà e democraticità della polis.
Zedda ha addirittura consentito il 25 aorile che i fascisti deponessero, accanto alla sua, una corona in un monumento cittadino di proprietà comunale e custodito dal personale municipale. E badate non mi riferisco al diritto di manifestazione su cui il Sindaco è carente di poteri, ma all’uso di un bene comunale, qual’è il monumento ai caduti di via Sonnino. Lì ci mette corone e tiene commemorazioni solo chi è autorizzato dall’Amministrazione.  Uno scivolone grave per un sindaco esponente di SEL. Ma c’è tempo per rimediare e siamo sicuri che i fascisti lì non consumeranno più le loro provocazioni.
Tutto nero? No, certo. Vedo fare capolino qualche tratto di pista ciclabile. La considero una gran cosa. Non dico che è poco, perché sono pezzi scollegati fra loro, che mettono in difficoltà i ciclisti. No. E’ un buon inizio, sono certo che si andrà avaanti. Ma la bici non mi basta. Ho dato a Zedda il mio voto con maggiori ambizioni e pretese. E non ci rinuncio. Se vogliamo rivincere, dobbiamo giungere a fine mandato con risultati più ambiziosi e visibili, a partire dalla democratizzazione della vita pubblica. Gli istituti partecipativi sono ben noti e ormai da molte parti sperimentati, dal mitico bilancio partecipato made in Porto Alegre al town meeting. Massimo, vogliamo iniziare da qui? il resto vien da sé.

2 commenti

  • 1 Gianfranco Sabattini
    11 Luglio 2012 - 09:31

    Caro Andrea, condivido quanto dici sul fatto che una squadra di governo di una comunità cittadrina debba essere a priori fatta di uomini onesti. E’ un presupposto, perché se così non fosse dovremmo giungere a giudicare positivamente una qualsiasi Giunta solo perché composta da persone per bene, ma prive di iniziative e di capacità di risovere razionalemnte i problemi della città.
    Inoltre, dare un sei meno meno alla Giunta Zedda solo in funzione della realizzazione in città delle piste ciclabili lo ritengo francamente ridicolo. Il progetto è, paradigmaticamente, il segno di mancanza di idee e di senso di responsabilità nel governo della polis. Un governo cittadino responsabile, prima di decidere su qualsiasi iniziativa, dovrebbe come tu dici favorire una generalizzata partecipazione degli amministrati per stabilire se la decisione sull’iniziativa è responsabile oppure meno. La decisione, come quella relativa alle piste ciclabili, a parte ogni considerazione in genarale sui pericoli per gli utenti delle strade urbane, io sono del parere e penso che lo sia anche tu, che ogni decisione pubbliva debba essere contestualizzata, nel senso che prima di dargli attuazione dovrebbero essere portati a soluzione preventivamente tutti i problemi che essa comporta e solleva. Detto ciò, dichiaro che non sono contro le piste ciclabili; però, mi chiedo se Zedda ha valutato attentamente il disagio degli automobilisti. Il problema dell’uso della bicicletta in una città come Cagliari, poco adatta ad essere percorsa in “bici” per diporto e meno ancora all’uso della “bici” come mezzo di locomozione alternativo ai mezzi pubblii deficitari, dovrebbe essere risolto potenziando le piste ciclabili all’interno dei parchi dei quali Caglari dispone, come fiore all’occhiello, a dismisura. G.Sabattini

  • 2 annamaria Janin
    13 Luglio 2012 - 18:37

    Anch’io a suo tempo votai il giovane Massimo, e - dato che le piste ciclabili sono in mezzo ad un traffico sempre più caotico - i poveri ciclisti sono a rischio di essere investiti: non solo, se riescono a scampare, certo non giova alla loro salute respirare quell’aria mefitica e inquinata dagli scappamenti!

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