Antonio Tiddia
Nel Sulcis Iglesiente, ritenuta dall’Istat l’area più povera di’Italia, accanto alla moseria indotta dalla disoccupazione endemica, c’è chi ostenta assurdi quanto ingiustificati privilegi. Come nell’Ancien Régime accanto ai nuovi poveri ci sono aristocrazie che assorbono ogni risorsa, benché con la loro insipienza siano fra i responsabili della crisi. Procurade ‘e moderare barones… ci dice questa nota di Sinistra vritica sarda, inviataci da Antonio Tiddia.
Sono stati resi noti, non senza fatica, gli stipendi dei super-manager ma nella lista presentata dal ministro Patroni Griffi non sono compresi i cumuli e doppi incarichi. Eppure sono parecchi i manager che accumulano incarichi e stipendi fino ad arrivare a redditi a sei cifre. E che ora, come gli altri, dovranno ‘accontentarsi’ di 294 mila euro l’anno, in totale. Emblematico il caso di Antonio Mastrapasqua: ha 24 incarichi ma nella lista del ministero compare solo il compenso come presidente Inps. Come Sinistra critica sarda siamo indignati per la situazione che esiste in Carbosulcis. L’Ing. Mario Porcu ricopre l’incarico di Direttore Generale della Carbosulcis ed è Presidente della Sotacarbo (secondo noi esiste un conflitto d’interessi) inoltre è assessore comunale nel comune di Carbonia . Ci chiediamo come fa a lavorare bene con tutti questi incarichi ? è forse Superman? L’altro manager è di fresca nomina ed è il Dott. Luigi Zucca nominato amministratire unico ,passato da garante dei conti alla guida dell’azienda. Infatti il Dott. Zucca era già Presidente del Collegio dei Sindaci revisori , come Porcu anche lui ha altre nomine in altri enti. Il tutto alla faccia di un territorio come il Sulcis-Iglesiente è una zona dove la disoccupazione è a livelli insostenibili,con dei paesi dove un terzo della popolazione attiva è disoccupata. Abbiamo un territorio con una disoccupazione di massa e che rischia la desertificazione industriale. Sinistra Critica Sarda è abbastanza preoccupata per il futuro della Carbosulcis, dopo le solite false promesse dell’assessore all’industria Zedde e dei funzionari del governo . Siamo alle solite parole che non hanno riscontro nei fatti , reputiamo i maggiori artefici di questa situazione che sta per venire a galla, il governo italiano e la Regione Sardegna azionista dell’azienda. Totale incompetenza, o volontà di chiudere e basta, infischiandosene di mettere in ginocchio altre 1000 famiglie? Ai posteri l’ardua sentenza.
Questa “brava gente” che ci fa i conti in tasca per pochi centinaia di euro, che decide delle nostre vite e della nostra morte SONO un affronto alla dignità di tutti i cittadini sardi! Come osano accettare stipendi così elevati e pagati con il lavoro, il sacrificio, le rinunce di tutti i cittadini, perché con i soldi tolti a noi, ai nostri diritti, si pagano i loro VERGOGNOSI stipendi!
Non ci sono parole per definire l’ingiustizia che da anni dilaga nel nostro paese, che da anni e aumentata a dismisura!
Nessuno di coloro che siedono al di là della barricata farà niente di “socialmente equo”, nessuno di loro ha voglia o interesse di riequilibrare i diritti e i deveri dei singoli.
CIÒ CHE È BENE PER TUTTI NON DANNEGGIA ALCUNO,
CIÒ CHE È BENE PER ALCUNI, DANNEGGIA TUTTI
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