Peppino Loddo
Il Dimensionamento della rete scolastica è illegittimo, il Piano Regionale di Interventi finanziari sulla istruzione e formazione è naufragato, le risorse di bilancio regionale si riducono costantemente, i tagli di organico subiti dalle scuole in Sardegna sono ormai irrecuperabili per assenso esplicito della Regione all’operato ministeriale, la scuola digitale si è ormai impantanata in percorsi che destano numerose perplessità.
E la Regione? Tace e non si degna neppure di “concedere” un incontro, più e più volte richiesto dal sindacato.
Il mese scorso la Corte Costituzionale, su ricorso di svariate Regioni ma non certo la nostra, dichiara illegittima la normativa nazionale in base alla quale si è fatto supinamente il dimensionamento scolastico che ha ridotto di svariate decine il numero delle autonomie scolastiche in Sardegna.
Ancora oggi enti locali, genitori, personale scolastico protestano per le assurde e pasticciate operazioni del Piano Regionale di dimensionamento
Gli organici della scuola sarda sono stati, dall’Ufficio Scolastico Regionale, falcidiati in questi scorsi anni, distruggendo qualità del servizio scolastico, togliendo sostegno all’handicap, lavoro e opportunità di occupazione per i troppi precari sardi. La Regione Sardegna, paradossalmente, unica tra tutte, dà, in sede di Conferenza delle Regioni, parere favorevole al Decreto Interministeriale sulle Tabelle degli Organici della scuola per il 2012/2013.
Le inadeguate linee di intervento regionale, sempre più ridotte e impoverite, che presumevano, in una logica di federalismo deteriore, di sostituire il disimpegno dello Stato, mostrano la corda e non alleviano la disoccupazione, la dispersione scolastica e la negazione del diritto allo studio, all’istruzione e alla formazione in Sardegna.
Ora si approssima la realizzazione del Federalismo Scolastico senza aver delineato i Livelli Essenziali delle prestazioni, assicurato le risorse pubbliche per la qualità del servizio scolastico, garantito il riconoscimento della Autonomia Scolastica, diritti e tutele del personale.
Una Regione come la nostra, con le prove che ha finora dato nel settore dell’istruzione e della formazione, priva com’è di una Legge Regionale di Riforma, che non ha mai aperto in forza della sua specialità una Vertenza con lo Stato in materia, che ha subito passivamente tutte le politiche nazionali nel settore, addirittura ipotecando quote del magro bilancio regionale per tamponarne i nefasti effetti, si avvia ad implementare una competenza che ridurrà drasticamente ed ulteriormente il debolissimo sistema regionale di istruzione e formazione.
Ma come FLC-CGIL della Sardegna non possiamo restare inerti e assistere a questa deriva.
Allora chiediamo alla Regione, al Suo Presidente, vista l’inattività conclamata del Suo Assessore Regionale della Pubblica Istruzione:
- di assumersi la responsabilità di rivedere il Piano Regionale di dimensionamento,
- di prendere una iniziativa sul versante degli Organici del Personale della scuola,
- di avviare una Vertenza con lo Stato per avere le risorse necessarie per un sistema di istruzione e formazione di qualità.
La FLC CGIL della Sardegna con questi obiettivi di lotta e di proposta effettuerà, a sostegno di questa piattaforma, un SIT IN davanti Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione in Viale Trieste a Cagliari Venerdì 6 luglio 2012 alle ore 10,30.
0 commenti
Non ci sono ancora commenti. Lascia il tuo commento riempendo il form sottostante.
Lascia un commento