Anche in Sardegna occorre un nuovo inizio

25 Giugno 2012
2 Commenti


Nicola Imbimbo

Il Manifesto per un soggetto politico nuovo, lo confesso, mi ha risvegliato dal “sonno” politico del dopo DS e del liquefarsi di ogni speranza di politica di sinistra, sia pur “riformista”, sancita de facto ma anche de jure, con la nascita del Partito Democratico.
Sto dando una mano per far nascere anche in Sardegna quel soggetto politico nato a Firenze in aprile e che si chiama Alleanza Lavoro Benicomuni Ambiente, ALBA. Cercando di capire meglio cosa si muove nella nostra regione, e soprattutto registrare le reazioni a quell’autentico imbroglio, truffa che è stata la vicenda dei referendum “anticasta” prima dello svolgimento e quello che, di peggio, è accaduto dopo ho seguito con un po’ più di attenzione il dibattito “politico”.
L’ho seguito non tanto sui quotidiani, sempre più solo vendita di pubblicità o, nel migliore dei, casi megafono di chi meno danneggia gli interessi dei loro editori. L’ho cercato in rete: luogo dove possono prendere la parola liberamente tutti: comuni cittadini e uomini politici, giornalisti, scrittori.
Ebbene la fa da padrona il “fatto gravissimo”, come lo definisce Soru, che il Consiglio regionale di notte e con una norma “intrusa si fa beffa della volontà popolare” espressa col referendum. Il patron di Tiscali – non ho mai capito perché si è messo a fare politica e perché insiste, propone giustamente di rivedere quella decisione, altrimenti teme che i sardi diventino tutti “grillini” o peggio si allontanino dalla politica. Solo ora onorevole Soru?
La cosa più curiosa è che crede sia possibile che il partito cui appartiene sia in grado di “Rimettere in campo il nostro(?) desiderio di riforme e di maggiore giustizia sociale” Con queste speranze apre autostrade al “grillismo”.
Mi sposto dal sito dedicato a Soru “Sardegna democratica” dove si può leggere l’intero articolo, e su “Liberi a sinistra” l’on. Francesca Barracciu dice: “quella legge consente di fare i tagli nella direzione del referendum. Sarebbe meglio evitare commenti se non si ha contezza di ciò di cui si sta parlando” dopo aver sostenuto che quella legge non è truffaldina rivendica scuse riparatrici e conclude:” Spero …..che, tutti coloro che in questi giorni hanno animato proteste con toni da ghigliottina, gli stessi che più volte hanno tentato la scalata del consiglio regionale e delle province senza riuscirci poiché bocciati dagli elettori, come quelli che hanno fatto parte delle istituzioni (ex presidenti di regione(sic), ex assessori/e regionali, ex e attuali consiglieri regionali) che si sono abbuffati di privilegi che noi abbiamo già eliminato, si mettano l’anima in pace e si rassegnino ai loro fallimenti elettorali e politici.”
Ha capito ex-Presidente? Dalla consigliera che se non ricordo male è entrata la prima volta in consiglio regionale inserita nel listino del candidato presidente! Listino Soru .
Marcello Fois, su Sardegna democratica fa un giusto duplice appello, doppiamente inutile, ai consiglieri regionali: “Vergognatevi e tornatevene a casa”.
Un appello inutile ma che tuttavia non merita le critiche e gli insulti che gli rivolge dal suo sito Vito Biolchini. Giornalista assurto ad una certa notorietà cittadina grazie ad una fortunata trasmissione radiofonica condotta con il bravissimo Elio Arthemalle: dopo aver sostenuto che Fois dice banalità e luoghi comuni lo definisce iniziatore di un filone della “demagogia d’autore” a cui apparterrebbero più o meno tutti gli scrittori sardi che parlano di politica senza saperne nulla.
Credo invece che facciano bene scrittori – e per la Sardegna questa è una bella stagione con tanti scrittori assurti a notorietà nazionale - intellettuali, ricercatori ad intervenire su questioni politiche. Quello che trovo strano è che nessuno di loro, né meno che mai Biolchini che pure dice di apprezzare la sinistra greca Syriza, abbiano letto il Manifesto per un soggetto politico nuovo. Una manifesto che merita di essere letto, commentato, condiviso o demolito, per le cose nuove che contiene. Di livello e spessore diverso dal “vaffanculo “ grillino. Ma che fa una critica altrettanto spietata ai partiti e alla loro irrecuperabilità, sul fallimento di tutti i tentativi del loro rinnovamento: i girotondi, il “di qualcosa di sinistra” di morettina memoria, le scissioni e il moltiplicarsi di partitini. Occore capire che quel modello di partito non è più in grado di interpretare bisogni e sfide contro l’arroganza del potere, la falcidia di diritti e di beni comuni compiuta in nome di un liberismo senza freni e di un finanzcapitalismo che si attorciglia su se stesso e di cui non solo la Merkel ma anche il governo Monti sono fedeli interpreti.
In un epoca in cui il leaderismo è decaduto a populismo, a personalismo decisionista, citare persone può indurre a pensare che c’è sempre una o più persone che possono decidere o pensare per noi. ALBA è su un sentiero totalmente diverso. Però inviterei tutti quelli che in Sardegna sono stufi della situazione politica sempre più degradante a leggerlo quel Manifesto. Ci hanno lavorato persone come Marco Revelli, Paul Ginsborg, Luciano Gallino e che hanno come punto di riferimento Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky , solo per citarne alcuni tra i più noti.

2 commenti

  • 1 Franco Melas
    26 Giugno 2012 - 06:32

    ..e siamo alle solite !!!
    Dato per scontata l’ ” onestà intellettuale ” di ALBA e delle persone sopra citate…..ma siamo quarant’anni che ci giriamo attorno e purtroppo anche per opera di quel ” galantuomo “(senza ironia) di Enrico Berlinguer…..pensare che in un sistema capitalistico ci sia spazio per politiche di giustizia sociale !!!!

  • 2 Nicola
    26 Giugno 2012 - 09:40

    Sono d’accado con te. Il sistema capitalistico non si supera se solo si proclama il suo superamento, ma con scelte economiche sociali e di democrazia che possono essere praticate qui ed ora. Il sistema capitalistico (Europa Usa ) per parte sua mostra segni di decadimento che al momento sembrano inarrestabili. Anch’io sono stato sostenitore ed ammiratore di Berlinguer. Quello che sta accadendo in Italia e nel mondo all’inizio di questo XXI secolo esige scelte e comportamenti politici molto diversi ed innovativi rispetto a quelle del secolo scorso. Sul sito di ALBA http://www.soggettopoliticonuovo.it c’è molto materiale per riflettere ed …agire.

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