Giacomo Meloni - Segr. CSS
Lettera aperta alla
On. Claudia Lombardo
Presidente del Consiglio Regionale della Sardegna
Carissima Presidente,
facciamo appello alla sua sensibilità ed onestà perché ponga urgente rimedio al “vulnus “ istituzionale creato dall’approvazione in aula nella tarda serata di martedì 13 giugno c.a. dell’emendamento, a firma dei questori Antonio Cappai, Giuseppe Cuccu, Andrea Biancareddu e Eugenio Murgioni che ripristina l’indennità dei consiglieri, allineandola al trattamento economico in vigore fino al 2003.
A nulla sono valsi i numerosi richiami della società civile a maggiore sobrietà, né è bastata la sottoscrizione nel 2005 da parte di 17 mila cittadini di una proposta di legge popolare,fin ora ignorata dal Consiglio Reg.le, con cui si chiedeva la riduzione del 50 % degli emolumenti dei nostri consiglieri regionali,i più alti in Italia dopo quelli dei consiglieri siciliani . Ma,fatto ancor più grave, è stato stracciato l’esito del quesito referendario del 6 maggio 2012 con cui più di 500 mila sardi hanno abrogato la legge di riferimento delle vecchie indennità con una chiara indicazione per una nuova legge ispirata a moderazione,sobrietà e giustizia.
La Confederazione Sindacale Sarda,che nel 2005 insieme al Comitato Lu Puntulgiu di Alghero aveva promosso la raccolta delle firme a sostegno della citata Proposta di Legge, si fa interprete dello sdegno popolare ,ancor più vivo oggi dopo il palese tradimento da parte dei 63 consiglieri che hanno votato scandalosamente l’emendamento in disprezzo della volontà popolare espressa dall’esito referendario del maggio scorso.
Occorre immediatamente ripristinare la legalità, rinviando alla Commissione consiliare competente il testo approvato dall’aula martedì 13 giugno per una riformulazione della proposta sui nuovi emolumenti dei consiglieri regionali in modo che la stessa sia discussa in aula in una seduta pubblica con maggior tempo a disposizione e maggior responsabilità.
Siamo certi che Lei, on. le Presidente, che nel recente passato si è battuta per abolire alcuni privilegi del Consiglio ed in particolare si è spesa per ridurre alcune indennità che nella riformulazione attuale verrebbero riallineate al 2003 rendendo vani i tagli allora operati, saprà cogliere questa nostra istanza e dare nuovo slancio all’Istituzione Regionale che martedì è stata gravemente e pericolosamente umiliata.
1 commento
1 Andrea Murru
21 Giugno 2012 - 08:46
Uscire dall’imbarazzo in cui si sono cacciati i Consiglieri regionali si può, Basta che il Capogruppo di IDV chieda, ai sensi del 3° comma dell’art. 38 del Regolamento del Consiglio regionale, che venga convocata in via straordinaria la I^ Commissione Autonomia del Consiglio regionale per discutere la proposta di iniziativa popolare di IDV che contiene i tagli di tutti gli emolumenti non previsti dallo Statuto, senza intaccare minimamente l’indennità consiliare che, giustamente, deve essere riconosciuta ai Consiglieri regionali.
Art. 38
Convocazione delle Commissioni
3. Le Commissioni vengono convocate in via straordinaria, per la discussione di determinati argomenti, quando ne facciano richiesta: il Presidente del Consiglio, anche su domanda della Giunta; quattro componenti la Commissione; un Gruppo consiliare tramite il proprio Presidente. La riunione della Commissione deve avvenire entro dieci giorni dalla richiesta.
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