Per il centrosinistra, quale programma di governo?

17 Giugno 2012
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Alfiero Grandi e Fulvio Fammoni

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In vista delle elezioni politiche dell’anno prossimo si muovono tante cose. Avant’ieri, con un intervento di Nicola Imbimbo, abbiamo dato informazione dei primi passi di ALBA in Sardegna. Oggi, invece, diamo notizia di un’altra iniziativa. L’ARS - Ass. per il Rinnovamento della Sinistra e la Fondazione Di Vittorio, per bocca dei loro rispettivi presidenti, Alfiero Grandi e Fulvio Fammoni, hanno indetto un primo incontro per giovedì 12 luglio 2012, presso la sala della biblioteca del CNEL, viale David Lubin 2 - Roma, per contribuire, sul piano programmatico, alla proposta politiva di governo del centrosinistra e della sinistra nella primavera prossima.
Ecco la lettera dei promotori.

Entro la primavera 2013 l’Italia tornerà al voto. A quell’appuntamento la sinistra e tutto il Centrosinistra debbono essere pronti con una proposta politica di Governo e un schieramento politico e sociale alternativo alla destra e alle sue proposte.
La fase del Governo Monti deve lasciare il passo, in occasione del prossimo appuntamento elettorale, ad un confronto tra ipotesi politiche alternative da sottoporre agli elettori. Questo passaggio è oggi tanto più possibile in quanto il Governo, la Banca d’Italia e la stessa Unione Europea confermano che i conti pubblici italiani sono in sicurezza e che per superare la recessione la priorità diventa lo sviluppo.
La crescente disaffezione elettorale e la profonda crisi della rappresentanza politica attuali possono essere affrontate solo facendo un discorso di verità sugli errori della destra e sui limiti che hanno avuto la politica della sinistra e del centro sinistra e quindi proponendo alle elettrici e agli elettori un progetto di ripresa economica e sociale fondato su crescita dell’occupazione e qualità ambientale della ripresa economica.
Il progetto da sottoporre alle elettrici e agli elettori non può essere tirato fuori dal cassetto all’ultimo minuto. Rischierebbe di avere scarsa credibilità e di essere vissuto come calato dall’alto. Deve al contrario essere il frutto di proposte comuni avanzate dallo schieramento di centro sinistra a tutte e tutti coloro che vogliono partecipare a definire le proposte che il futuro Governo dovrà impegnarsi a sostenere coerentemente con il mandato elettorale.
A questo progetto devono puntare tutte le forze di sinistra e democratiche che vogliono impegnarsi per costruire un’alternativa politica alla destra, senza esclusioni pregiudiziali. Alle elettrici e agli elettori in occasione delle prossime elezioni debbono quindi presentarsi schieramenti in grado di offrire le alternative possibili su cui gli elettori dovranno scegliere per fare uscire il paese dalla crisi economica, sociale, culturale attuale.
E’ necessario un percorso per recuperare credibilità e riportare al voto le elettrici e gli elettori che altrimenti potrebbero scegliere definitivamente l’astensione, riportando le scelte da fare nella disponibilità delle elettrici e degli elettori e superando la fase attuale, nella quale non c’è corrispondenza tra responsabilità nell’azione di governo e mandato elettorale.
Non è vero che la linea di politica economica e sociale attuale dell’Europa è l’unica possibile. Un’altra Europa è possibile e l’affermazione di un’alternativa politica in Italia può contribuire a questo nuovo corso europeo.
Non bisogna attendere. La costruzione delle proposte deve iniziare subito, anche per influire sulle scelte fin da questa fase sostanzialmente preelettorale.
Una discussione che deve essere costruita sul rinnovamento delle forze politiche esistenti ma che deve coinvolgere come coprotagonisti soggetti sociali storici come il sindacato e soggetti nuovi come le aggregazioni di cittadini. Del resto la prova referendaria del giugno scorso è stata vinta grazie alla mobilitazione dell’insieme di questo arco di soggettività politiche e sociali. La stessa sinistra è qualcosa di molto più ampio della sinistra politica che c’è oggi.
Per questo, coerentemente col compito proprio delle associazioni promotrici proponiamo un incontro per discutere apertamente di questi problemi e per avviare un lavoro di approfondimento e convergenza.
Gli argomenti sono tanti, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Nel tavolo di confronto che proponiamo si potrebbe iniziare da un argomento di grande attualità. La finanza è all’origine della crisi attuale, può esistere una finanza diversa, con nuove regole e nuovi orientamenti in grado di aiutare una ripresa di tipo nuovo, di qualità sociale ed ambientale ? Il turbo capitalismo finanziario è certamente all’origine della crisi, i cui effetti si stanno continuamente aggravando.
E’ possibile proporre un sistema di regolazione dei mercati finanziari, a partire dalla tobin tax, per ricondurre tutte queste attività sotto controllo e ristabilire la priorità della produzione materiale e immateriale sulla finanza, tagliando - anche con divieti - e una riforma bancaria che interrompa la commistione tra risparmio e speculazione.
La destra proponeva per l’Italia in particolare un futuro da paradiso fiscale, il Centrosinistra deve proporre, a partire dall’Italia, una finanza regolata e al servizio di uno sviluppo di qualità ambientale e sociale sia in Europa che a livello mondiale.
Ti chiediamo quindi la disponibilità ad essere presente a questo primo incontro.

Per gli interessati ecco i recapiti:
e.mail fondazionedivittorio@fdv.cgil.it
tel 06-85356715/06-84242685

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