L’ANPI rilancia e incontra il Procuratore

3 Maggio 2012
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Red

L’ANPI di Cagliari sulla manifestazione fascista autorizzata dal Prefetto non molla. Non vuole correre il rischio che sui fatti di via Sonnino al Procuratore della Repubblica giunga solo il rapporto della Digos. Non ammette che - come ventilato dalla Questura l’altro giorno - si mettano sullo stesso piano i nazifascisti nostalgici di Salò e i democratici accorsi spontaneamente in Piazza Gramsci per esprimere la loro indignazione e mostrare con la presenza che ai fascisti non si lascia campo libero. Per questo una delegazione dell’Anpi provinciale di Cagliari (composta dal presidente Marco Sini, dai vicepresidenti Antonello Murgia e Vito Biolchini, e dal docente universitario Andrea Pubusa) ha incontrato stamattina al Palazzo di Giustizia il Procuratore della Repubblica di Cagliari, dott. Mauro Mura. Il Presidente dell’ANPI ha consegnato al Procuratore una dettagliata lettera-esposto riguardante i fatti accaduti lo scorso 25 aprile in città, con l’obiettivo “di accertare gli eventuali reati” commessi “nel corso della manifestazione organizzata dai gruppi neo-fascisti cagliaritani”.
L’esposto prende le mosse dalla prima lettera inviata dall’Anpi al Prefetto lo scorso 22 febbraio, con la quale si chiedeva di non autorizzare la manifestazione neofascista che da qualche anno si tiene nel pomeriggio del 25 aprile davanti al Monumenti ai Caduti di via Sonnino.
Secondo l’Anpi, così come segnalato per tempo al Prefetto di Cagliari, nel corso della manifestazione “sono stati posti in essere comportamenti esteriori fatti di gesti fisici (camicie nere, effigi di Benito Mussolini al braccio, saluto romano a braccio teso) e di frasi (canzoni e grida) inequivocabilmente fascisti e perciò in netto e palese contrasto con la Costituzione e con la Legge 645/52”.
Per l’Anpi “gli atti posti in essere dai manifestanti partecipanti alla “commemorazione dei caduti della Repubblica di Salò” configurano una palese violazione dell’art. 1 della legge n. 645/52 (c.d. Legge Scelba) nella parte che recita “denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista”. Inoltre, sempre a parere dell’A.N.P.I., tali atti si configurano altresì come apologia del fascismo, così come individuati e sanzionati dall’art. 4 della predetta legge n. 645/52 “chi pubblicamente esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche”.
Nel corso dell’incontro con il procuratore Mura, i rappresentanti dell’Anpi hanno poi sottolineato come il presidio democratico attuato da un centinaio di giovani in piazza Gramsci nel pomeriggio del 25 aprile, sia stata una spontanea e indignata reazione alla manifestazione neofascista, svoltasi in aperto contrasto con le leggi e con lo spirito della Costituzione.
Della lettera-esposto si parlerà venerdì 4 maggio nel corso di una assemblea che l’Anpi ha convocato per le ore 17 all’Hotel Regina Margherita di Cagliari, e alla quale parteciperanno tra gli altri, il sindaco Massimo Zedda, i rappresentanti del Comitato 25 aprile, del Coordinamento Antifascista Cagliaritano, alcuni dei parlamentari che hanno presentato una interpellanza al ministro Cancellieri contro la manifestazione neofascista, e rappresentanti di partiti e associazioni.

1 commento

  • 1 piero murgia
    16 Giugno 2012 - 23:14

    ho avuto la fortuna di incontrare in varie “Feste dell’Unità” tantissimi compagni reduci dalla Spagna, dalla lotta Partigiana combattuta dai profughi durante il ventenio, i resistenti dopo l’armistizio che tra mille difficoltà diedero un contributo determinante alla nascita della Repubblica e dellaCostituzione. Per i loro ricordi di cui mi hanno fatto partecipe, non posso che dire grazie ai tanti giovani che il 25 aprile in piazza Gramsci, riunitisi spontaneamente, spinti solo da un sentimento di LIBERTA’ e DEMOCRAZIA, hanno manifestato il loro sentimento anti fasciscista, grazie ragazzi siete am
    mirevoli, con voi si può ancora sperare in una Patria migliore.

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