Red
Antonio Tabucchi è morto stamattina. Malato da tempo, era ricoverato a Lisbona, città dove viveva per sei mesi all’anno. Per noi è stato non solo un grande scrittore, ma anche - nella sua opera questi aspetti sono inscindibili - un vero democratico e antifascista. Democrazia per lui non era il semplice giochino elettorale, secondo cui è democratico anche un regime ferocemente antipopolare, purché retto da persone investite da una qualunque legge elettorale, con profusione di grandi ricchezze e con un quasi monopolio dei media. E non è democratico neanche il governo che riceve l’investitura dalle grandi istituzioni economico-finanziarie sopranazionali. Per lui la democrazia era quella che si fondava sul lavoro e sulla partecipazione dei lavoratori all’organizzazione economica, sociale e politica del Paese. Esattamente c come dice, agli articoli 1 e 3, la nostra Costituzione a difesa della quale egli si è speso con grande decisione. In questo momento di grave attacco alla democrazia in Europa e in Italia, perdiamo una grande voce libera un riferimento sicuro.
Ecco un ricordo della vita e dell’opera di questo grande italiano dalla schiena dritta.
Lo scrittore e e saggista Antonio Tabucchi e’ scomparso a Lisbona all’eta’ di 68 anni, stroncato da un cancro. Antonio Tabucchi, che era malato da tempo, era ricoverato nell’ospedale Cruz Vermelha di Lisbona. A quanto riportano i media locali i funerali dello scrittore italiano dovrebbero tenersi giovedi’ a Lisbona.
PORTOGALLO – Non e’ un caso che Antonio Tabucchi abbia scelto di morire in Portogallo e che in quel Paese resteranno le sue spoglie. Lo scrittore italiano, nato a Pisa nel 1943 e morto questa mattina a Lisbona per una malattia incurabile, era infatti fortemente legato al Portogallo, attraverso il filtro del ‘collega’ Fernando Pessoa, della cui opera e’ stato il maggior critico e traduttore.
FASCINAZIONE – Una fascinazione che risale agli anni Sessanta, quando conosce l’opera di Pessoa studiando alla Sorbona, al punto di apprendere poi il portoghese per meglio comprenderlo; una fascinazione che sara’ complice del suo matrimonio con la portoghese Mari’a Jose’ de Lancastre, sua compagna anche nell’avventura di tradurre e spiegare Pessoa.
LISBONA – A Lisbona, citta’ natale della moglie, dove dal 1985 al 1987 era stato anche direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, viveva abitualmente per sei mesi l’anno, trascorrendo gli altri sei in Toscana, dove insegnava Letteratura all’universita’ di Siena. I testi di narrativa e saggistica di Tabucchi sono stati tradotti in 18 nazioni. Fra i tanti premi ricevuti il francese Me’dicis e’tranger per ‘Notturno indiano’ e il Super Campiello, il Premio Scanno e il Premio Jean Monnet per la Letteratura Europea per ‘Sostiene Pereira’ (1994), la sua opera probabilmente piu’ nota dalla quale il regista Roberto Faenza trae il film omonimo (1995) in cui affida a Marcello Mastroianni la parte di Pereira.
I VIAGGI – Nato a Pisa, ma cresciuto alle porte della citta’ toscana, nel borgo di Vecchiano dove avevano casa i nonni materni, Tabucchi inizia un’intensa stagione di viaggi durante gli anni dell’universita’ ed e’ a Parigi che scatta il suo innamoramento per Pessoa, a partire dalla lettura del poema ‘Tabacaria’. Un innamoramento che lo portera’ a Lisbona, poi a laurearsi, nel 1969, con una tesi sul surrealismo in Portogallo e ad insegnare lingua e letteratura portoghese a Bologna.
IL SUCCESSO – E’ del 1973 ‘Piazza d’Italia’, con al centro le vicende di una famiglia di anarchici toscani; nel 1978 pubblica ‘Il piccolo naviglio’; nel 1981 ‘Il gioco del rovescio e altri racconti’; nel 1983 ‘Donna di porto Pim’. Il successo arriva nel 1984 con ‘Notturno indiano’, da cui nel 1989 e’ stato tratto un film di Alain Corneau. Nel 1985 pubblica ‘Piccoli equivoci senza importanza’, l’anno dopo ‘Il filo dell’orizzonte’ che diventera’ anch’esso film, nel 1993 con la regia del portoghese Fernando Lopes. ‘I volatili del Beato Angelico’ e ‘Pessoana Mi’nima’ arrivano nel 1987; nel 1988 la commedia I’ dialoghi mancati’.
SOSTIENE PEREIRA – Nel 1989 la consacrazione internazionale: il presidente della Repubblica portoghese gli conferisce l’Ordine Do Infante Dom Herique e nello stesso anno e’ nominato Chevalier des Arts et des Lettres dal Governo francese. la sua produzione letteraria e saggistica si sussegue incessante, fruttandogli fra l’altro il premio Pen Club Italiano per ‘Requiem’, scritto in portoghese nel 1992 e poi tradotto in italiano. Nel 1994 Tabucchi conosce la notorieta’ con il grande successo di pubblico del romanzo ‘Sostiene Pereira’, il cui personaggio protagonista diventa simbolo della liberta’ d’informazione per gli oppositori di tutti i regimi antidemocratici. L’ultimo librio pubblicato e’ ‘Racconti con figure’, con Sellerio, nel 2011. (Adnkronos)
0 commenti
Non ci sono ancora commenti. Lascia il tuo commento riempendo il form sottostante.
Lascia un commento