La luce di Orione, di V. Evangelisti

14 Agosto 2008
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Recensione a cura di Gianluca Scroccu

Torna in una nuova avventura l’inquisitore Eymerich, la straordinaria creatura letteraria di Valerio Evangelisti. Anticipato da uno straordinario scontro a Padova tra Eymerich e il grande Francesco Tetrarca, questa volta il terribile ed enigmatico inquisitore dovrà confrontarsi, durante la crociata guidata da Amedeo di Savoia nel 1366, con una Costantinopoli in piena decadenza governata da un’imperatrice che subisce la minaccia di mostri giganteschi che avanzano dal mare di fronte ad un cielo velato da vele rosso sangue, mentre il battito del cuore di feti titanici pulsa all’interno del Palazzo imperiale. E un salto temporale, caratteristica dei romanzi di Evangelisti, porta direttamente il lettore in un Iraq martoriato da una guerra infinita dove si scontrano gli eserciti costituiti da soldati che non hanno più niente di umano.
Un’occasione, per chi non l’avesse fatto, per recuperare tutti i romanzi precedenti del ciclo di Eymerich, pubblicati sempre da Mondadori (il primo romanzo, Il Mistero dell’inquisitore Eymerich, è ambientato in Sardegna).

V. Evangelisti, La luce di Orione, Mondadori 2007, euro 15,50

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