Oggi alle 21 allo Studio dell’Arco in via Portoscalas, 17 Clara Murtas leggerà dei brani scelti sulla Shoah in Italia.
Letture con musica a cura di Clara Murtas
Musiche di Arvo Part, Gyorgy Ligeti, Gyorgy Kurtag
Mentre la radio trasmette allegre e giocose canzonette come “Mille lire al mese” o “Soldatini di ferro” scopriamo come qualcuno smette di giocare e se fino a quel momento aveva vissuto la sua infanzia serenamente, alla promulgazione delle leggi razziali subisce l’espulsione dalla scuola pubblica e osserva con doloroso stupore la diffidenza dei compagni nei suoi confronti.
Seguiremo poi il precipitare della situazione e l’annullarsi di ogni senso logico con l’arresto, la deportazione e l’internamento nei lager nazisti di questi giovani italiani.
Su 733 bambini solo 121 tornarono dai campi di lavoro e la testimonianza di chi vide finalmente la liberazione ci mostra la dimensione di un sentimento quale può essere solo la gioia incredula di chi risorge dalla morte di tutte le speranze.
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
e io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c’era rimasto nessuno a protestare.
1 commento
1 Stefano
27 Gennaio 2012 - 11:39
Si… però l’attribuzione a Bertolt Brecht di questo scritto è erronea. E’ di Martin Niemöller.
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