Gianna Lai
Lo sciopero di 3 ore contro la manovra, ha visto di nuovo uniti i tre sindacati confederali, CGIL CISL e UIL, in Sardegna impegnati a contrastare con fermessa anche la Finanziaria regionale. Tante manifestazioni in tutta l’isola, qui a Cagliari la piazza del Carmine si è riempita ben presto di oltre 6 mila la manifestanti, che hanno sfilato sotto la pioggia fino alla sede della Rai, dopo che i Segretari regionali son stati ricevuti dal rappresentante del governo. E dire che non si prevedevano più di 2mila lavoratori, a causa della ristrettezza dei tempi a disposizione, e si era perciò optato inizialmente per un sit-in di protesta. Come ha sottolineato Enzo Costa, segretario CGIL, la partecipazione e la consapevolezza si stanno allargando di fronte a politiche governative così inique: in tutte le piazze si chiede che a pagare i costi della crisi siano quelli che non lo hanno mai fatto, spesso i veri responsabili di questa recessione. Le bandiere dei Sindacati hanno di nuovo attraversato le vie della città dopo gli scioperi e le numerose manifestazioni di questi ultimi mesi, nè sembra vogliano fermarsi qui. Perchè per dare voce a tutti i presidi dei lavoratori sparsi sul territorio, e ormai permanenti di fronte alle sedi istituzionali, ci vorrà tempo in Sardegna, e un intervento politico serio e una forte unità. Come quella dimostrata ieri a Roma dalle donne del movimento ‘Se non ora quando’, che alla crisi rispondono con un forte impegno e una forte capacità di mobilitazione, agitando temi e parole d’ordine unificanti e di grande valore politico.
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