Recensione a cura di Andrea Pubusa
La retorica del potere. Critica dell’universalismo europeo, di Immanuel Wallerstein.
Il potere e la soprafazione? Si manifesta con la stessa logica e, in fondo, con le stesse forme nel tempo ed anima sempre le stesse discussioni,dalla conquista delle Americhe all’invasione dell’Irak. Ne volete una prova? Leggete questo agile saggio di Wallerstein.
Dal maggior sociologo radical d’Oltreoceano, un’analisi elegante e spietata di una costante della civiltà occidentale moderna: il tentativo di imporre come valore universale e superiore ciò che serve i nostri interessi economici, culturali, politici.
Cosa c’è dietro l’universalismo dell’Occidente dietro la retorica che ne sancisce la superiore capacità di elaborare modelli politici, sociali e culturali desiderabili per l’intera umanità? Wallerstein, intellettuale radical di fama internazionale, che ha introdotto nelle scienze sociali la categoria di sistema-mondo e che (sulla scorta di Braudel) ci ha insegnato a capire la “lunga durata” dei processi del capitalismo, analizza a tutto campo questa pretesa. L’autore vuole dimostrare che i concetti di democrazia, diritti umani, primato della “civiltà occidentale”, oggettività delle leggi di mercato – tutti spacciati come inevitabili e addirittura benefici per i soggetti e i popoli soggiogati – rappresentino, invece, il frutto di una gigantesca costruzione; riconoscerne il carattere artificiale e violento costituisce, secondo il grande studioso americano, il primo, decisivo passo nella direzione della liberazione e dell’emancipazione.
Dai dibattiti teologici cinquecenteschi sull’anima degli indios in America Latina sino a Bush e alla “foglia di fico” dell’interventismo umanitario, Wallerstein ricostruisce, con la consueta finezza intellettuale e con uno stile piano ed elegante, la diffusione inarrestabile dell’orientalismo, del diritto all’intervento e dell’egemonia della scienza sul sapere umanistico, ovvero degli strumenti del supposto universalismo al servizio degli interessi particolari dell’Occidente. Insieme saggio di storia delle idee, testo di decostruzione intellettuale e libro fortemente politico, La retorica del potere è un inno a quell’«universalismo universale» in cui l’autore crede profondamente.
«Le teorie di Wallerstein sono trascinanti: una nuova spiegazione, una nuova classificazione, davvero rivoluzionaria, della nostra tradizione culturale e del pensiero corrente». Fernand Braudel
«Lucido, informato e dotato di un grande intuito». The New York Times
«Un teorico “a tutto tondo”, prolifico e provocatorio». Booklist
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