Amsicora
Accetto scommesse. Il Cavaliere non si dimetterà. Ha la sindrome del suo amico Gheddafi. Pensa, da un lato, di avere un’investitura naturale al comando, che prescinde dal consenso attuale e concreto, dall’altro, è convinto che la perdita del potere decida anche la sua sorte personale, la sottoposizione ai tanti giudizi penali in corso e, alla fine, la inevitabile condanna. Come farà, quando tutti lo abbandoneranno? Senza i suoi avvocati-legislatori ad personam, lautamente ricompensati? Solo l’idea lo terrorizza.
L’Aula della Camera ha approvato il disegno di legge di rendiconto generale dello Stato per il 2010 con soli 308 voti a favore? I non votanti sono stati di più, 321? A lui non interessa, il suo chiodo fisso sono le sue aziende e il suo destino personale. Il Paese e gli italiani per lui sono solo strumenti per l’affermazione di se stesso.
Il presidente del Consiglio, subito dopo il voto, si e’ messo a controllare il tabulato dei voti che gli e’ stato consegnato dalla sottosegretaria Laura Ravetto. Ma non lo fa per conoscerne l’esito, già noto nei suoi valori complessivi, lo fa per sapere chi sono i “traditori”. Ed infatti in una minuta scrive “308 meno 8 traditori“. Una categoria, questa del tradimento, in auge nei tempi terribili della guerra calda e fredda, ma poi da tutti bandita in favore della libera scelta politica di cittadini, elettori ed eletti. Il tradimento è un’idea che evoca il giuramento di fedeltà, che è proprio delle sette e delle bande, ma non dei moderni partiti, per i quali - semmai - può parlarsi di coerenza, di dirittura morale, di rispetto dell’elettorato e simili.
“Ragazzi, stringiamoci e decidiamo subito cosa fare”, avrebbe detto, subito dopo il voto, Silvio Berlusconi, prima di riunire i vertici di maggioranza alla Camera. Volete una previsione? Si recherà al Colle, ma tenterà di restare in sella, dando fondo a tutte le male arti del suo ben noto repertorio per raccattare qualche nuova adesione. Su questo accetto scommesse. Pago 10 contro 1.
1 commento
1 francesco cocco
9 Novembre 2011 - 07:52
Anch’io nutro molti dubbi in proposito. Nonostante l’età avanzata non mi pare abbia assorbito i valori della nostra Costituzione repubblicana. Quella Costituzione che impone dignità e onore nell’esercizio delle funzioni pubbliche.
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