Giacomo Meloni
Dal segretario generale della CSS riceviamo e volentieri pubblichiamo questo intervento perché richiama il Consiglio regionale al rispetto di un obbligo costituzionale elementare: discutere e deliberare sulle proposte di legge popolare. La proposta in questione poi è di particolare attualità: riduce i privilegi dei Consiglieri regionali e, di conseguenza, la spesa pubblica.
La data di mercoledì 14 settembre 2011 sarà ricordata come un avvenimento. Esattamente sei anni fa il Comitato Lu Puntulgiu - Il Grifone di Alghero - rappresentato dal coordinatore Franco Masu e dall’avv. Prof . Luigi Concas e la Confederazione Sindacale Sarda- CSS, rappresentata dal Segretario Naz .le Dr. Giacomo Meloni – hanno presentato 17.300 firme di cittadini elettori sardi a sostegno della Proposta di Legge Regionale di iniziativa popolare nelle mani dell’allora Presidente del Consiglio Regionale, on. Giacomo Spissu, che si era impegnato a seguire da vicino l’iter della proposta di Legge. Questa è formata da tre articoli molto snelli e verte sulla richiesta di riduzione del 50% delle retribuzioni dei consiglieri regionali,che come prima reazione - con solo due astensioni,quella dell’on. Paolo Pisu e quella della consigliera Maria Grazia Calligaris - hanno deciso di archiviare la richiesta con la motivazione che non sussisteva il carattere d’urgenza.
Il Consiglio Regionale nel Dicembre 2005 affida il testo di legge alla I ° Commissione Consiliare Autonomia e Riforme che misteriosamente dimentica nei cassetti questa proposta di legge. Nel dibattito intervengono tutti i capigruppo che a gran voce chiedono che l’argomento sia trattato in coda a tutte le altre questioni. Risultato: a distanza di ben sei anni non si è fatto quasi niente.
Ora il tema è ritornato prepotentemente nelle prime pagine dei quotidiani nazionali e locali,nelle tv e nei dibattiti tra le forze politiche e tra la gente, sollecitato da una situazione economico-sociale gravissima dell’intero Paese che di fatto è ormai commissariato dall’Unione Europea che le ha imposto il rientro dal debito ormai insostenibile. La Sardegna sta peggio di quasi tutte le altre Regioni a causa del fenomeno della povertà che sta erodendo anche il tenore di vita del ceto medio. Vi sono 150 mila famiglie che vivono di 400 euro al mese ed i tassi di disoccupazione e di cassa integrazione sono tra i piu alti d’Europa.
DOMANDE A LOR SIGNORI .
1. State discutendo finalmente del taglio del numero dei consiglieri da 80 a 50. Ma non vi eravate accorti che la proporzione tra i posti in Consiglio e il numero degli abitanti di tutta la Sardegna era circa il doppio dei posti dei consiglieri che siedono nell’Assemblea del Consiglio Regionale della Lombardia?
2. E’ impossibile che non sappiate che diminuire i posti dei consiglieri comporta attualmente una modifica dello Statuto Regionale che è Legge Costituzionale. Quanto tempo ci vorrà? Almeno tre anni ! Ed allora perché non attuate subito quelle riforme che sono fattibili nell’immediato come il taglio ai vostri stipendi che del resto proponiamo di portare dagli attuali 14 mila euro lordi al mese a 7 mila euro lordi al mese- crediamo stipendi più che dignitosi che nessun altro professionista percepisce ! Per non parlare della media degli stipendi dei lavoratori che si attestano su 1000-1800 euro netti al mese ?
3. Che dire poi del vitalizio che regala dopo solo cinque anni di legislatura una pensione di 3.500 euro lordi al mese ? Nessun lavoratore percepisce tanto perché le nostre pensioni sono molto più modeste dopo 35 o 40 anni di anzianità. Ebbene il vitalizio può essere abolito immediatamente con una legge ordinaria ed allora perché non si decide in tal senso,abolendo questo assurdo privilegio?
4. Basterebbe, infine,una legge regionale che riordinasse tutti gli enti e abolisse quelli inutili,dove siedono quasi sempre i “trombati”della politica con lauti stipendi dai 4 ai 10 mila euro lordi al mese, spesso senza controlli sui risultati e sugli obiettivi da raggiungere.
RICHIESTA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA,
Cara Presidente, on .Claudia Lombardo, vista la sua disponibilità a rivedere le spese del Consiglio Regionale che attualmente ammontano a ben 72 milioni lordi di euro annui, comprensivi degli stipendi degli onorevoli consiglieri, dei vitalizi e dei benefit e del suo stesso stipendio perché non sollecita i capigruppo affinchè nella I° Commissione prendano subito in esame la Proposta di Legge di iniziativa popolare, le due proposte sulla stessa materia presentate in Consiglio dall’on.Claudia Zuncheddu e dall’on. Adriano Salis e ne facciano un testo unificato e condiviso da approvare rapidamente in Aula?
ATTENTI A NON CAMPARE NUOVE SCUSE ,RINVIANDO IL TUTTO NUOVAMENTE. PERCHE’ QUESTA VOLTA IL POPOLO SARDO NON SOPPORTERA’ L’AFFRONTO E CHIEDERA’GIUSTIZIA.
Questo ed altro abbiamo detto questa mattina nella Conferenza Stampa all’Hotel Mediterraneo,dove erano presenti molti giornalisti della carta stampata che ringraziamo.
Giovedì 15 settembre 2011 leggeremo i resoconti,mentre non avremo nessuna immagine perché le televisioni non ci hanno degnato neppure di un servizio.
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