Sergio Ravaioli
Lo scorso 30 giugno una folla di ingegneri ed architetti, per lo più giovani, ostruiva le scale del palazzaccio di viale Trento a Cagliari: scadeva il termine di presentazione delle domande alla Regione per essere ammessi alle future procedure di selezione per l’affidamento di incarichi compresi tra i 20.000 ed i 100.000 Euro.
Viene in mente un vecchio adagio, evidentemente ben conosciuto e molto praticato dall’Amministrazione Regionale Sarda: le regole per i nemici si applicano, per gli amici si interpretano. Basta guardare l’elenco delle collaborazioni esterne pubblicato in questi giorni dall’Assessore Dadea e chiedersi quanti dei superincaricati abbiano fatto la fila lungo le scale per presentare domanda.
La vicenda delle consulenze, Soru regnante, si comprende bene a partire dalla lezione che la magistratura ha erogato al presidente della nostra Regione a proposito dell’incarico di progettazione del parco di Tuvixeddu affidata all’architetto Gilles Clement al bar di Marius tra un caffè e un vermentino. Al momento di pagare (l’architetto, non il caffè) il dirigente dell’Assessorato comandato ad eseguire ha nientemeno preteso di applicare il “Codice dei contratti pubblici” che prescrive precise procedure, disinvoltamente ignorate. Cacciato via il dirigente (poi consolato dal TAR) e sistemati i conti in modo oggetto di un’indagine della magistratura, in Giunta Regionale hanno studiato bene l’art. 125 del codice degli appalti e trovato l’inganno, appresso spiegato.
La cosa importante è restare al disotto dei 164.400 Euro (IVA compresa, da quest’anno leggermente di meno) e poi predisporre, tramite procedura di evidenza pubblica, un elenco di operatori economici qualificati (“short list”), ai quali affidare eventuali incarichi futuri. Per essere ammessi alla short list basta possedere i requisiti descritti nei vari bandi e si viene ammessi senza particolari difficoltà. Essere selezionati per avere un incarico è tutt’altra musica, e lì scatta la differenza tra amici e peones. In pratica la short list diventa la foglia di fico che copre la vergogna degli incarichi ai più accozzati (se non peggio).
I più … “furbi” tra gi Assessori non resistono alla tentazione di prenderci ulteriormente per fessi: e così assistiamo a ripetuti incarichi, tutti rigorosamente sotto la fatidica soglia dei 164.400 Euro, con ciò violando la norma che prescrive “rotazione” negli incarichi, per la qual cosa prevedo (spero!) che anche la Magistratura vorrà approfondire. Ad esempio, nella documentazione recentemente pubblicata sul sito della Regione leggiamo che l’ex dirigente CNA, oggi Assessore Regionale ai trasporti, nel 2007 ha affidato al medesimo professionista, a distanza di tre mesi l’uno dall’altro, incarichi per 225.600 Euro. Più un altro incarico l’anno precedente per altri 162.00 Euro: totale 387.600 Euro, importo più che doppio a quello per il quale viene prescritta una gara a livello Europeo.
A noi cittadini non resta che aspettare per vedere i benefici che quella spesa dei nostri soldi avrà prodotto al sistema dei trasporti della Sardegna. Non bisogna aver fretta: forse sarà necessario rinnovare il mandato a Soru ed alla sua Giunta per altri cinque anni.
…a volte viene il dubbio che abbia ragione l’Assessore Broccia e che siamo tutti una manica di fessi!
Consulenze regionali, amici e furbetti
30 Luglio 2008
10 Commenti
10 commenti
1 Quesada
30 Luglio 2008 - 10:04
Caro Broccia,
perchè non quereli Ravaioli per diffamazione?
2 andrea
30 Luglio 2008 - 17:05
Ad articolo riciclato, commento riciclato.
Incredulo scrive:
16 Luglio 2008 alle 06:53
L’ingegner Ravaioli ha dimenticato di dire che invece lui era tra gli ingegneri beneficiati dalla giunta precedente, poi non riconfermato nell’incarico.
Come dire… da che pulpito!
3 admin
31 Luglio 2008 - 12:44
Caro Incredulo, essere consulente della Regione di per sé non è segno di scarsa serietà né di altro. Ci sono tanti valenti professionisti (come lo è anche l’Ing. Ravaioli) che hanno prestato e prestano la loro opera con grande utilità per la Regione e per i sardi. Quindi, o “Incredulo” è in grado di informare su circostanze ulteriori oppure il suo rimane un giudizio privo di significato.
4 andrea
31 Luglio 2008 - 18:35
Non so chi sia Ravaioli, ne chi sia “l’incredulo”. Potrei postare la risposta che lo stesso Ravaioli ha dato sul sito Sardegna e Liberta ad “incredulo”. Mi fa sorridere che si pubblichi lo stesso articolo a distanza di 20 giorni, forse il giorno che l’avete postato non avete trovato altro per sparare sulla giunta.
5 Sergio Ravaioli
6 Agosto 2008 - 16:43
Caro Incredulo,
leggo in ritardo il suo intervento e registro che si tratta di un copia e incolla di una osservazione alla quale ho gia’ replicato il 16 luglio scorso.
Non mi resta che replicare con un copia e incolla, sicuro che a lei non intressera’, ma forse a qualche lettore si’.
E mi auguro anche a qualche magistrato!
Ecco il copia e incolla:
—————————–
Rispondo all’incredulo probabilmente aumentando la sua incredulità, che potrà mantenere evitando di verificare i fatti che appresso riferisco.
L’ingegner Ravaioli dalla Giunta precedente non ha mai avuto un incarico.
Da questa Giunta, Assessorato AA.GG., ho avuto nel dicembre 2004 un incarico per 11.463,64 Euro (più cassa previdenza e IVA): sarei ben lieto se qualcuno volesse informarsi su cosa ho prodotto in cambio di quei soldi, ma purtroppo non me lo chiede nessuno. Dall’Assessorato P.I. nel 2005 ho avuto l’incarico di progettare e dirigere i lavori dell’intervento CAPSDA per un compenso di 94.057,93 Euro (più cassa previdenza e IVA): sottolineo che questa non era una generica “consulenza” ma una progettazione e direzione lavori che ha, tra l’altro, comportato ripetuti sopralluoghi in 136 Comuni di tutta la Sardegna. Da detto incarico mi sono dimesso prima della conclusione per divergenze su modi e tempi di gestione dei procedimenti ed attendo tuttora che mi vengano pagati 11.420,11 Euro di onorari.
Preciso che quello di progettare e dirigere lavori è il mio solo, unico lavoro: di ricevere incarichi dovrei vergognarmi esattamente come un panettiere dovrebbe vergognarsi di vendere il pane!
Il punto da verificare sarebbe sempre: cosa si dà in cambio di ciò che si riceve. E su questo aspetto sarei ben lieto se si aprisse una verifica, per la quale sono il primo a mettermi a disposizione.
Gli incarichi esterni (c.d. “outsourcing”) sono la norma in tutti i Paesi del mondo, anche nel settore privato. Sviluppare una professionalità interna all’Amministrazione costa e non conviene per iniziative, come i progetti, che si concludono nell’arco di uno-due anni e magari non si ripresenteranno più.
Su come dovrebbe attrezzarsi la Regione per gestire decentemente i progetti, a cominciare da quelli a finanziamento Europeo, sarà il caso di tornare a parlare senza personalismi. Conto di farlo in un prossimo intervento a partire dalla interessantissima relazione della Corte de Conti (aprile 2008: disponibile su Internet).
6 andrea
8 Agosto 2008 - 15:23
Si certo, anch’io da cittadino sono molto interessato a sapere se i comportamenti denunciati dall’Ing. Ravaioli siano illeciti o se rispondono ai requisiti stabiliti dalla legge. Però se un professionista, evidentemente ben addentrato alle pratiche consulenziali della Regione (dopotutto è il “suo” lavoro, che altro potrebbe fare?) non corre a presentare un esposto alla più vicina Procura della Repubblica in cui espone le stesse considerazioni che pubblica a cadenza ravvicinata in vari blog, qualcosa non mi quadra. Un cittadino che viene a conoscenza di fatti illeciti o illegali non si “augura” che qualche magistrato se ne occupi. Si reca in Procura e denuncia i fatti. Punto. Tutto il resto sono chiacchere oppure come diceva il vecchio Rino Formica è “Merda nel ventilatore”. E poi non sono “Incredulo”, sono Andrea.
7 Sergio Ravaioli
9 Agosto 2008 - 16:35
Caro incredulo Andrea,
gia’ fatto.
Pero’, evidentemente, non interessa !
8 andrea
10 Agosto 2008 - 00:50
Ma non interessa a chi? La sua, caro Ingegnere, sembra la piu classica delle “excusatio non petita, accusatio manifesta”. A me interessa tantissimo che coloro che sono mandati ad amministrare la cosa pubblica lo facciano seguendo la legge e non facendo clientelismo. A maggior ragione se queste persone hanno pure preso il mio voto. Cominci a spiegare i suoi di incarichi, pubblichi TUTTO, quanti soldi ha preso, perchè, percome, chi gli ha dato l’incarico, con quale procedura, quanti km ha fatto nei pallosissimi giri per i comuni della Sardegna, visto che con due incarichi in un anno ha guadagnato quanto me in cinque. Saluti.
9 Sergio Ravaioli
10 Agosto 2008 - 16:46
Gentile incredulo Andrea,
prendo a prestito una sua elegante espressione per osservare cha a spandere merda con il ventilatore e’ precisamente lei, celandosi dietro l’anonimato.
Quindi se vuole continuare a dialogare con me cominci col presentarsi: nome e cognome.
Cominci a prendersi le sue responsabilita’, si metta anche lei davanti al ventilatore e non dietro.
10 andrea
28 Agosto 2008 - 03:02
Tanto per cominciare l’espressione non è mia ma di Formica. Se vuole dialogare con me si faccia dare la mia mail dal blog. Non capisco di quali responsabiltà parla. Il fatto di farle notare le sue contraddizioni la disturba?
Lascia un commento