Andrea Pubusa
Ho sempre pensato a Maurizio Crozza come il segretario di un ottimo partito della sinistra. Chi degli attuali leaders (si fa per dire) della sinistra ha l’acutezza delle sue analisi, l’irriverenza della sua critica e l’intelligenza delle sue proposte? Non Crozza è il segretario che ci serve. E ieri allo spettacolo che ha tenuto a Cagliari ha onfermato questa mia radicata convinzione.
La sua “Copertina” nel programma Ballarò su Rai 3 è la base da cui è nato Fenomeni, lo spettacolo di ieri, in continua evoluzione come l’attualità politica e sociale del nostro paese a cui si ispira. Scritto da Maurizio Crozza insieme a Vittorio Grattarola, Luca Bottura, Francesco Freyrie, Alessandro Robecchi, Andrea Zalone e con la collaborazione ai testi di Federico Taddia, “Fenomeni” è infatti uno spettacolo che ha al centro proprio il nostro paese, i suoi protagonisti e le sue vittime. Una fenomenologia contemporanea graffiante e mutevole che segue, giorno per giorno, l’evolversi malinconico delle notizie. Monologhi e musiche, grazie alla presenza in scena del musicista Silvano Belfiore, personaggi celebri e non, satira e semplici quanto evidenti riflessioni di buon senso sulla realtà quotidiana in un affollarsi di storie che raccontano un’Italia che non vedremo mai in televisione.
La carrellata dei fenomeni descritti da Maurizio Crozza è lunga, entusiasmante, specie se osservata a distanza di sicurezza. “Da Oslo, per dire. Meglio ancora dalle Cayman”: Berlusconi, Tremonti, Bossi padre e figlio, risa da lacrime per Bersani, non manca il Papa, ma alla fine l’insuperabile scienziato Zichichi.
Fenomeni, quanti. Alcuni celebri, altri meno noti. Condannati in via definitiva, interdetti dai pubblici uffici eppure ancora barricati in Parlamento. E noi italiani? Cosa siamo? Un popolo eletto, e un popolo di elettori, un popolo senza opposizione, disorientato, frastornato dalle notizie.
Dimenticavo di dire che nel mio ideale partito a Crozza segretario affiancherei Dario Fò alla presidenza e Sabina Guzzanti alle pari opportunità. Alla giustizia naturalmente metterei Travaglio e Saviano agli interni. Gli altri della squadra ve li indicherò dopo le vacanze. Accetto porposte. La mia sarà ovviamente la tessera n. 1.
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