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Il Presidente del Tar ha sospeso anche i lavori per i radar di S. Antioco e di Fluminimaggiore. I ricorsi presentati da Italia nostra hanno avuto lo stesso immediato buon esito di quelli presentato dal Comune di Trenuraghes e ancor prima in Puglia al Tar Lecce.
A questo punto è improbabile che i lavori vengano avviati anche negli altri siti per i quali ancora non sono stati presentati ricorsi. Si tratta infatti di una rete di radar, forse inutile se non è completa.
Trattandosi di decreto presidenziale, esso è soggetto all’esame del Collegio, per il quale è stata fissata la Camera di consiglio del 5 ottobre, data già fissata per Tresnuraghes. In quella data se ne saprà di più. Si capirà meglio se la tutela cautelare, per sua natura provvisoria, ha probabilità di trasformarsi in uno stop definitivo.
C’è da segnalare che contro il radar ha presentato ricorso al Presidente della Repubblica anche il Comune di S. Antioco, mentre il Comune di Fluminimaggiore si appresta a costituirsi ad adiuvandum in quello di Italia nostra. La mobilitazione dunque sta pagando in quanto questi Comuni inizialmente avevano espresso parere favorevole all’installazione. Proprio per questa ragione è bene che la mobilitazione prosegua e si estenda. Ma per ora a Tresnuraghes, Flumini e S. Antioco le ruspe del Ministero delle Infrastrutture rimarranno ferme.