Amsicora
Sentite questa. Domenica mi sono recato dalle mie parti, a Cornus, e prima di scendere in spiaggia ho acquistato i giornali. Sotto l’ombrellone mi sono immerso nella lettura dei fondi di “Sardegna 24″, del direttore e poi di Massimo Dadea, Ce n’è uno anche di Carlo Mannoni, anch’egli ex assessore di Soru e suo fedelissimo, al pari degli altri due. Dadea discetta finemente non di cardiologia, ma nientemeno di sovranità, con affilate critiche al vecchio concetto di autonomia, su cui si dilettava quand’era capogruppo del PDS in Consiglio regionale in conto Emanuele Sanna. L’autonomia evocherebbe una relazione Stato/Regione del tutto superata. Ora sarebbe la sovranità, intesa come libertà dei sardi di scegliere liberamente delle loro cose, a dover caratterizzare il rapporto fra Sardegna e Stato.
Mentre ero assorto nella lettura, rapito dall’audacia del pensiero, Gavino passa e mi dice: “te lo immagini “Sardegna 24″ se Soru risalisse in sella’”. Lì per lì non do peso alla battuta, ma poi vengo assalito dal panico. Un organo di stampa del capo dell’opposizione oggi può essere utile a mettere in luce l’inconsistenza della giunta Cappellacci e dei suoi assessori, ma domani, quando su meri sarà di nuovo il capo di tutti, il dominus della Regione con pretese autocratiche? Penso con ansia gastrica ad una sovranità che si manifesti in Sardegna con l’impronta soriana e con protagonisti come Dadea, Mannoni, la Mongiu e gli altri. E l’ansia diventa terrore se penso che l’ipotesi sovranitaria (o sovranista?) non sarà solo isolana, ma di tutte le Regioni, ognuna piccolo Stato in uno Stato ormai inesistente. Che fine farà la nostra Costituzione “più bella del mondo”? Nelle mani audaci di Dadea verrà modellata sulla vecchia Legge Statutaria? Tutte le articolazioni dell’ordinamento regionale ridotte a pura cinghia di trasmissione del diktat unico, conflitto d’interessi risolto secondo il modello canadese, di fronte al quale impallidisce anche il conflitto del Cavaliere. Aziende e società de su meri in gara per gli appalti da lui stesso messi a bando. L’amministrazione fidelizzata. Il referendum, che ha caratterizzato questa indimenticabile primavera di risveglio antiberlusconiano, svuotato con l’aumento impossibile del numero dei richiedenti al pari dell’iniziatva popolare delle leggi. Ma, in fondo, ci dirà Massimo (Dadea), a cosa servirà che il popolo sardo abbia la possibilità d’essere protagonista diretto, se a tutto provvederà la vox populi, l’inteprete unico e genuino della volontà dei sardi, anzi della sardità tout court, ossia Lui, oggi solo il padrone do Sardegna 24, domani padrone della Sardegna intera.
Mi alzo d’un balzo dalla sedia sotto l’ombrellone e mi butto in acqua. Il brutto sogno si attenua al fresco dell’acqua limpida, ma non scompare. Mi rimane in testa. E mi assila. E dire che mi era parso ragionevole l’invito di Vito Biolchini su “Sardegna quotidiano” di qualche settimana fà, che stimolava tutti nel centrosinistra ad un confronto critico e autocritico sulla sconfitta alle elezioni regionali scorse. Tutti, i sostenitori di Soru e coloro che lo hanno criticato. Insomma, una franca riflessione nei nostri ranghi per ripartire e battere il centrodestra, ormai palesemente incapace di far fronte alle gravi emergenze regionali, prima fra tutte la disoccupazione. Ed allora ecco un’idea: perché Sardegna 24 non si fa promotrice di questa ricomposizione? Giomaria Bellu è persona intelligente, oltre che giornalista di valore. Potrebbe essere lui ad aprire le pagine del quotidiano che dirige ad una libera riflessione che rinserri le fila del centrosinistra per presentarlo unito e vincente alle prossime elezioni. Certo, forse Dadea e Mannoni dovrebbero andare nelle pagine interne, ma l’utilità per l’Isola sarebbe impagabile. Che ne pensi Giomaria?
4 commenti
1 Aldo Lobina
27 Luglio 2011 - 07:34
Un brutto sogno di mezza estate.
L’idea di una “libera riflessione” del centro sinistra può concretizzarsi anche col concorso di giornalisti di valore, ma la convocazione degli stati generali del centro sinistra può partire anche da qui: attraverso una sottoscrizione on line, debitamente pubblicizzata, promossa da DEMOCRAZIA OGGI. Sarebbe una autoconvocazione, uno strumento utile per riordinare le idee in uno spirito davvero nuovo di ripartenza, un esempio di democrazia partecipativa vissuto attivamente. Pensiamoci!
2 Daniele Addis
27 Luglio 2011 - 13:13
Cess, c’è ancora chi crede alla favola della “costituzione più bella del mondo”? Dal 1948 anche la narrativa di fantasia ha fatto progressi, ma vedo che gli alfieri della “costituzione più bella del mondo” sono farmi alla metà del secolo scorso…
3 Pasquino
27 Luglio 2011 - 13:33
“Aziende e società de su meri in gara per gli appalti da lui stesso messi a bando”. Non è successo in passato ma si immagina accada in futuro, perché questa è la categoria di chi pensa male perché ha vissuto troppo tra quelli che non solo pensano male. La statutaria non c’è più, tutti contenti. E i frutti della bocciatura si vedono(?): stiamo tutti bene! […]. Sardegna 24 sarà pure de su meri però alcune cose che voglio sapere le leggo lì e so chi paga e chi scrive. E mi aspetto quello che trovo. Mi spiace che sotto la testata Sardegna 24 non ci sia una sottotestata con scritto “Giornale Indipendente che deve piacere a professor Pubusa”. Mi spiace davvero. Una soluzione, comunque, c’è. Non comprarlo e prendere gratis l’altro.
4 Antoni
28 Luglio 2011 - 23:23
Eh Ampsicora ittaddannu! Quanta severità! Io a differenza tua, pur leggendo entrambi, preferisco il giornale di Bellu che qualche volta ha il coraggio, spesso sbagliando, di mettere i piedi nel piatto. Micidiali le inchieste di Pablo Sole, un ragazzo che ha sputtanato le gesta di tal Paolo Palomba, unu mussinghellone romano a suo tempo nominato da Soru all’Agenzia del Lavoro. Sardegna quotidiano é sicuramente fatto meglio ma mi sembra una minestra alquanto bamba, sembra un giornale con il freno a mano tirato. Ne pistidi e ne cochede. Su ragazzi, coraggio! Rompete i coglioni tanto roba da scrivere c’é né in abbondanza!
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