Furio Colombo
Caro Colombo,
Mi rendo conto di porre una piccola domanda, rispetto a cio’ che sta succedendo nelle Borse, nella finanza, nell’economia in. Italia, in Europa, negli USA. Su quella immensa questione non sappiamo chi sono gli aggressori e chi li manda. Ma in un quadro molto piu’ piccolo mi tormenta la domanda: chi erano i “Black block” che in piccoli gruppi hanno vandalizzato Genova, mentre accanto a loro aveva luogo una della piu’ grandi manifestazioni di pace in Europa (luglio 2001)? E chi sono, se ci sono, i pochi ma bene organizzati incursori della Val di Susa ( luglio 2011)?
Fernanda
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La questione giustamente tormenta non perche’ sia il mistero piu’ grande dei nostri tempi,(c’e ne sono ben altri ) ma perche’ e’ comunque una zona oscura della nostra vita sociale, su cui non giunge mai un chiarimento. Un chiarimento sarebbe poter portare all’opinione pubblica, dopo una giornata di scontri e di distruzioni, almeno un protagonista di quegli eventi che possa rivendicare o negare o difendersi. La presenza di stranieri non e’ mai dimostrata ; della “ferrea organizzazione” non si sa nulla. Potrebbe essere improvvisata da un talento ricco di esperienza e di istinto.O preparata come una “operazione di guerra” ( secondo la vulgata dei media, forse dietro suggerimenti autorevoli). Avrete notato che il Ministro dell’Interno Maroni prima e’ apparso impreparato, ovvero privo di una strategia adeguata per contenere comportamenti aggressivi. Poi e’ arrivato ( giorni dopo ) a invocare l’ imputazione di tentato omicidio. In altre parole il ministro dello Interno sembra sottrarsi al suo mestiere di poliziotto per fare quello del giudice, al quale spetta esclusivamente di definire una imputazione. Intanto resta il buio. Ci sono o non ci sono i pericolosi aggressori militarizzati, forse provenienti da un estero non identificato, di cui ogni volta ci parlano le relazioni burocratiche e quelle giornalistiche in ogni “dopo No Tav”? Oppure servono a coprire una resistenza in gran parte pacifica, ma comunque ostinata che i valligiani non intendono abbandonare, svelando le bugie su presunti accordi che non ci sono mai stati? La ” piccola” questione ci serve pero’ da guida per fatti molto piu’ grandi. Per esempio, lo “attacco” speculativo contro l’Italia di cui parliamo con accenti da grande guerra, e’ frutto di disegni preparati nel mondo o c’e la stiamo combattendo in casa, Italia contro Italia ( guerra con o contro Tremonti) ,per buone ragioni di immensa indifferenza ( verso il Paese ) e di immenso profitto ( per i bene organizzati pirati ) ?
FURIO COLOMBO
LETTERA - IL FATTO – 16 luglio 2011 pag. 19
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