A Massimo do un consiglio: democrazia…on line!

29 Giugno 2011
1 Commento


Michele Podda

Gira, gira la gestione democratica del potere è ciò che più interessa la cittadinanza attiva. Ne ha parlato Gianna Lai, l’altro giorno su questo blog, lo ha ribadito, nella sua telefonata provocatoria, Gavino ieri. Noi abbiamo ripetutamente criticato la segretezza nella formazione della Giunta.
Ecco sul tema uno spunto di un lettore, che s’intende dell’argomento, anche perché è stato anni fà sindaco di un Comune della Barbagia. Ma sul tema torneremo. La democrazia partecipata,  dal bilancio partecipato di P. Alegre al Town Meeting, non è fantasia. Esistono i modelli e le esperienze. Paola Piras, prof. di diritto amministrativo, ben li conosce. La sua presenza in giunta, in qualità di vice sindaco, dovrebbe consentirne la pratica realizzazione.
Ecco ora l’articolo
.

L’articolo (che condivido appieno) di Gianna Lai (CIDI) travalica le problematiche della scuola e va a parare nella … democrazia. Parola grossa, se pensiamo a quel che serve per realizzarla anche solo in parte. E’ facile dire “vogliamo partecipare, essere coinvolti, poter dire la nostra”, e persino “poter decidere”! Oppure “Che vengano istituiti luoghi e spazi per l’informazione e il dialogo continuo …”!
Nell’antica Atene e in tante realtà del passato si svolgevano le assemblee popolari, in cui per alzata di mano o per “intenso rumoreggiar” si votavano le decisioni da approvare. Ciò è ancora possibile nei piccoli Comuni della Sardegna (anche altrove, certo!) con 1000, 2000 abitanti. Ma nei centri come Cagliari, come si fa? Alcuni mesi fa si pensava di coinvolgere le Associazioni, considerando che esse rappresentano fette ATTIVE della popolazione che rappresentano; oppure forse …
1. Gli Amministratori devono trovare il modo di far conoscere E CAPIRE ai cittadini tutto quel che bolle in pentola, tutti i temi sui quali s’ha da prendere qualche decisione, da approvare qualche delibera. Basterebbe pubblicare, oltre alle delibere approvate, come previsto dalla legge, anche l’o.d.g. delle riunioni di Giunta, prima che si decida. Ma chi ci capirebbe, se per ogni argomento non fosse allegata una corposa documentazione che permetta a chi vuole di acquisire tutte le informazioni necessarie per potersi esprimere in maniera consapevole e responsabile? Lo si fa, in effetti, per i componenti della Giunta e anche per i Consiglieri in vista della convocazione della massima Assemblea. Basterebbe? No, sarebbe qualcosa di estremamente impegnativo e farraginoso, che costringerebbe in breve quasi TUTTI a gettare la spugna. PEGGIO PER LORO? Nemmeno, non ci si può mettere in 20/30.000 a studiare come pazzi per essere in grado di capire cosa fa la Giunta! Abbiamo da fare anche altro, e sopratutto per far questo non saremmo neanche pagati. Allora niente? No, no; tutti dovremmo essere messi in grado di capire senza dover dedicare più di mezz’ora, un’ora al giorno. Impossibile? No, se alcuni addetti capaci venissero incaricati di svolgere proprio questo lavoro, con un sito dedicato solo (!) a questo, una sorta di URP on line che ragguagli in merito ai temi sul tappeto, con la possibilità di porre domande (via mail o telefono) e sopratutto di avere risposte, informazioni, dati. Ma non basterebbero 10 addetti! Si cominci a metterne cinque, se serviranno si arriverà fino a dieci, poi si vedrà. Che dovrebbero fare? SINTESI e APPROFONDIMENTI: ogni argomento dovrebbe avere vari livelli di approfondimento, perché volendo si possa esaminare nei minimi dettagli; ma anche delle sintesi chiare e “veritiere” che esprimano il contenuto esatto correttamente. Linguaggio semplice, alla portata del livello culturale medio, senza burocratese o politichese. L’addetto poco idoneo, sostituito in breve.
2.E una volta capita la questione? Dovremmo andare tutti in Comune a dire la nostra? Virtualmente sì: un parere on line, compilando un sondaggio strutturato come si deve, potrebbe essere espresso da tutti. Anche qui conta certo il modo con cui il tutto viene portato avanti. Per ogni sondaggio sarebbe previsto un tempo limitato (un giorno, una settimana …?) e il risultato dovrebbe essere visibile anche durante il suo aggiornamento, in diretta. Oltretutto, non è che esiste già un “ideario” come sistema sperimentato? Che lo si sviluppi ulteriormente e si potrà realizzare la partecipazione on line.
3. Si deciderà così “democraticamente” secondo i risultati del sondaggio? NO, la Giunta e il Consiglio decideranno loro, come previsto. Ma lo faranno dopo aver “sentito” i cittadini, e la decisione sarà ampiamente motivata e giustificata, specie se sarà in contrasto con quanto dovesse emergere dai sondaggi consultivi. Ogni posizione da parte della Minoranza in Consiglio, o di singoli componenti della Giunta o di Consiglieri, che sia discorde rispetto alla decisione, avrà diritto allo spazio necessario per essere anch’essa adeguatamente illustrata e motivata.
Risolta la questione della “partecipazione democratica”? Certo che no, ma se non ci sono altre proposte, si potrebbe provare in questo modo, se la nuova Giunta fosse interessata. E qualora lo si facesse, occorrerebbe una adeguata pubblicità dell’iniziativa, in modo capillare, che possa raggiungere TUTTE LE FAMIGLIE di Cagliari e possa CONVINCERLE a partecipare.
Ci sarebbero anche altre questioni da esaminare, ma forse per ora basterebbe così, perchè caricando troppo verrebbe ancor più difficile ARRAMPICARSI SUGLI SPECCHI.

1 commento

  • 1 giovnni Carbonara
    26 Ottobre 2011 - 23:07

    Oggi c’é internet. La gente se sciglie di votare é perchè si documenta.
    Viva la democrazia on line.

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