Tonino Fadda
Giungono i primi commenti sulla giunta Zedda. Spesso hanno segno opposto. come i due che pubblichiamo oggi.
Invitiamo i lettori a dire la loro.
Caro Andrea,
mi sono stancato di vedere a sinistra tanta gente come te, sempre pronta a criticare e mai a vedere la svolta epocale che c’è in città e che Massimo rappresenta. La Giunta è nata in modo travagliato. Embé? Ora c’è ed è forte. Più donne che uomini, che pareggiano grazie al sindaco. Una nuova squadra alla prova del governo. Ma se te lo avessero detto sei mesi fà, non ci avresti messo la firma? Pensa a Paolo Frau all’Urbanistica, Un sogno! Pensi che gli speculatori possano continuare a violentare con palazzi e ruspe la nostra stupenda città. Pensi che Tuvixeddu sia meglio o peggio tutelata? Lo hai detto anche tu: Paolo è a prova di bomba. Ed è vero, Vedrai come cambierà la musica!
E Paola Piras e Gabor e Luisa … La svolta è in re ipsa come dite voi giuristi. E’ nella giunta in sé, nel fatto che il centrosinistra sia al governo e che a guidarla sia un vero uomo di sinistra, schierato lì fin da quando era in fasce. Da quanbdo in qua è un demerito essere sempre stati impegnati in politica? Capisco l’importnza della critica. Ma questa è l’ora dell’entusiasmo e del sostegno incondizionato.
5 commenti
1 mauro peppino zedda
22 Giugno 2011 - 07:35
Si, la rivoluzione di genere, 6 donne su 10 assessori, è sicuramente una bella cosa.
Ma , mi chiedo, riuscirà il sindaco Zedda a migliorare la qualità della vita della vita dei caglairitani , ma soprattutto della “area vasta” del Golfo di Cagliari?
Si il sindaco di Cagliari ha la principale responsabilità non solo dei caglairitani residenti ma anche dei trecentomila abitanti de comuni che gli stanno attorno.
2 Gianni Campus
22 Giugno 2011 - 09:04
16 Ottobre 1978: Karol Józef Wojtyła.
Chi è?
un pochino di fiducia, che diamine…
3 mauro peppino zedda
22 Giugno 2011 - 15:14
Certo Gianni , aspettiamo senz’altro , anche perchè non c’è alternativa!
Ma insomma Fantola aveva promesso che avrebbe fatto decollare l’industria turistica di Cagliari, spero che Zedda , seppur contro la sua ideologia, riesca ad agevolare lo sviluppo dell’imprenditoria.
4 Aldo Lobina
22 Giugno 2011 - 15:40
Mi sembra un poco ardito il paragone tra Zedda e Wojtila. Un cardinale di Santa Romana Chiesa, per giunta polacco, figlio cioé di una nazione asservita allora ad un regime totalitario, prete operaio prima, teologo, professore all’Università aveva già qualche numero per diventare papa. Zedda ha avuto dalla sua i voti più che sufficienti per diventare sindaco. Ma i requisiti di partenza rispetto a Karol sono molto diversi. Poi, certo, potrà diventare un grande sindaco. Lo auguriamo alla città di Cagliari. Di Voytila si dice Karol, il grande. Di Zedda si dirà comunque sempre Zedda, il Massimo.
Non esageriamo con paragoni azzardati.
5 Advocatus Diaboli
23 Giugno 2011 - 14:30
Alla fin fine talune nomine non si discostano poi dalle “nomine politiche” che il sindaco Zedda è sembrato voler evitare ad esempio non accettando la nomina ad assessore del segretario cittadino del PD Yuri Marcialis, ed è proprio SEL a dare il pessimo esembio: balza agli occhi il caso di Susanna Orrù, un tempo nei giovani DS, che parrebbe far parte dell’assemblea nazionale di SEL e ha un profilo professionale che coi servizi sociali c’entra come i cavoli a merenda. Eppure competenze tecnicamente mirate a sinistra sul delicato terreno dei servizi sociali mi sembra non manchino, e se si fa una nomina di “tecnico” o pseudo tale a settore in cui non è competente c’è poco da fare, è una nomina “politica”. Idem con carote per Paolo Frau, questi almeno ha il pregio di avere svolto un ruolo in Consiglio comunale in passato, ma che ci azzecca un profilo prettamente “politico-culturale” come il suo in un settore strettamente tecnico come l’urbanistica?
Alcuni profili azzeccati ci sono per fortuna, da quello di Gabor Pinna che ha svolto comunque importanti incarichi nella SFIRS e da tempo non ha incarichi di partito (l’ultimo, e per breve tempo, fu di segretario della fu sezione Cervi, peraltro modesto per l’esperienza accumulata nella FGCI a livello regionale e nazionale, mentre il suo predecessore Pietro Pani ottenne direttamente la segreteria cittadina) soprattutto a quello di Paola Piras, per il resto, passata la bufera dovuta ai tempi stringenti della prima presentazione della giunta, penso che il sindaco dovrà porre in cantiere parecchi aggiustamenti per dare visibilità alle liste minori, alla società civile, ai movimenti, e per sostituire taluni assessori di dubbio curriculum con nomine meglio mirate. Altrimenti fuori da fumisterie si dica che sono nomine “politiche”, ma allora perché il veto a Marcialis? (tengo a precisare che sono ben lontano dalla sua “corrente”, la questione è di principio e di onestà intellettuale).
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