Andrea Pubusa
Ecco finalmente la Giunta di Cagliari. Paola Piras, preside e titolare della cattedra di diritto amministrativo nella Facoltà di Scienze politiche, vice sindaco e affari generali; Enrica Piccioni, cultura e istruzione; Paolo Frau, urbanistica; Barbara Argiolas, turismo e attività produttive; Luisa Sassu, Personale; Luisa Anna Marras, Lavori pubblici; Gabor Pinna, bilancio e patrimonio; Pierluigi Leo, Servizi tecnologici; Susanna Orrù, Servizi Sociali e Mauro Coni ai Trasporti.
Che dire? E’ debole? E’ forte? Vediamola all’opera. Guardiamola con fiducia. i pochi assessori che conosco sono persone per bene e di indubbio valore. Paola Piras, collega di università, al posto giusto, anche se dovrà rivedere i suoi onerosi impegni accademici. Compensa o forse meglio completa ed integra la testa dell’amministrazione: il sindaco politico e uomo d’apparato, la vice sindaca, donna di studio con esperienza amministrativa nella presidenza di una facoltà. Paolo Frau, persona squisita e a prova di bomba. Molto capace, forte spirito pratico e organizzativo. Sempre disponibile al dialogo. Luisa Sassu, una sindacalista tosta, molto impegnata anche sui temi istituzionali e nel Comitato per la difesa della Costituzione. Gabor Pinna, esperienza politica e amministrativa, come Zedda figlio d’arte, negli apparati fin da quando aveva i pantaloni corti. Pierluigi Leo, già apprezzato funzionario della presidenza della Regione, esperto in questioni giuridiche e amministrative. Luisa Marras, esperta fiunzionatria regionale.
Gli altri non li conosco. Ma è un bene. Vuol dire che sono giovani e questo, in mancanza di prova contraria, lascia ben sperare.
Mantengo dei dubbi sulla partenza. Non so perché tutti quelli che incontro parlano con me di politica (io preferirei parlare di poesia, di jazz o, in alternativa, di agricoltura). Stamattina, ho incontrato due neoconsiglieri comunali, vari giudici e avvocati di area democratica. Una consigliera di Corte d’appello è entusiasta: spazio finalmente ai giovani! Un giovane avvocato è preoccupato per l’esclusione dei partiti minori. Doveva darsi loro, che rappresentano circa il 9% (la metà del PD!), l’opportunità di indicare un nome. Non avrebbero mancato di fare una designazione unitaria e all’altezza. Ora, per disciplina son dentro. Ma la disciplina - si sa - se non è accompagnata dal coinvolgimento alla lunga stanca e diventa pericolosa. Si trasforma sovente in indisciplina o in ribellione, come è accaduto a tanti figli di padri-padroni ed anche a un mio cugino in paese. La vice presidenza del Consiglio ad Andreozzi, ottima persona. E’ bene, ma è poco.
E’ confermata poi la maretta fino all’ultimo. Ieri Zedda ha riunito i consiglieri ed ha comunicato loro la designazione di Giovanni Dore dell’IDV alla carica di presidente del Consiglio. A mezzogiorno vengo a sapere che il PD si è ammutinato: appoggio esterno! Un’esagerazione. Ma notizia vera. Il PD voleva la presidenza del Consiglio e l’ha avuta. Giovanni Dore scende da cavallo prima di salirci. Uno schiaffo. L’IDV non sarà entusiasta.
Tutti problemi che nascono dal modo vecchio, anzi arcaico, di formare l’esecutivo. Strette riunioni di poche eminenze (si fa per dire!) d’apparato (si fa sempre per dire!). La forte legittimazione popolare dava a Zedda la possibilità di percorrere un’altra strada, quella della consultazione larga e pubblica di movimenti e personalità democratiche oltre che dei partiti, e poi decisione equilibrata, motivata e sempre pubblica. Non è stato così e i piccoli mal di pancia iniziali dei partiti minori, dei movimenti, di chi si aspettava un altro inizio lo comprovano. Ma lasciamo da parte questi pensieri. Pensiamo positivo. Diamo fiducia a questa giunta, seguiamola, senza sconti (per il bene della coalizione), ma con un sostegno incondizionato. Evitiamo una seconda esperienza Soru. Lavoriamo per fare in modo che i cinque anni siano produttivi e alla scadenza il giudizio degli elettori sia entusiastico, come è stato in questa straordinaria e indimenticabile primavera. Zedda però deve sapere che tutto (o quasi) dipende da lui. Ora deve ripagare la fiducia ricevuta. E’ un impegno gravoso.
4 commenti
1 Serenella
21 Giugno 2011 - 20:11
La Prof. Piras, sono contenta! Mi ha fatto sudare l’esame di Diritto Amministrativo, come a tutti d’altronde; insegnante molto severa ma ottima persona e professionista. Ruolo importante il suo e degno di Lei; sotto questo profilo si colmano le “lacune” di Zedda (non si offenda, lui è un politico, la Prof. non penso); inoltre, l’intero Consiglio Comunale sarà tutelato, perché rimango sempre dell’opinione che tutto si possa fare, ma non ad altrui spese; i ricorsi, le sanzioni e le perdite di tempo in generale, sono sempre a carico dei cittadini-contribuenti. Saluti.
2 mauro peppino zedda
21 Giugno 2011 - 23:11
Mi sarebbe piaciuto vedere all’opera un sindaco liberal democratico come Massimo Fantola,
Ora spero che il compagno Zedda e la sua giunta riescano ad affrontare e risolvere per il meglio le questioni che riguardano Cagliari.
3 Giulio C.
22 Giugno 2011 - 16:20
Devo dire che alcune personalità della Giunta sono sicuramente positive. Però la scelta di coinvolgere i partiti il meno possibile e volere una giunta senza tessere di partito, a me sembra l’ennesima concessione al nuovismo imperante, e rischia di mettere in difficoltà gli assessori stessi che si troveranno in una posizione difficile sia nei confronti del sindaco sia nei confronti del Consiglio. Questa è la politica attuale purtroppo. Uno decide per tutti.
4 Pasquino
24 Giugno 2011 - 12:00
Professò…pure qui è riuscito a rimetterci dentro Soru…e poi mi dice che non è una mania…
Un giorno facciamo l’elenco delle cose buone e cattive di Soru e secondo me sono di più le prime.
Lo so che la Statutaria le provoca un travaso di bile e, pensi un po’, sul piano scientifico non posso che concordare, o soggiacere alla sua competenza, ma immagini che se fosse in vigore non avremmo questa giunta di braghette e di cumuli di incarichi. E’ poco? So anche questo, ma come godrei…
Con simpatia,
Pasquino
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