Francesco Pranteddu
Il Presidente regionale dell’Anpi ci invia questa lettera del Comitato Nazionale dell’ANPI che chiama alla mobilitazione di tutte le organizzazioni democratiche contro la proposta di legge Fontana, che vuole equiparare le associazioni combattentistiche dei traditori fascisti a quelle partigiane.
Ricordiamo che l’Anpi ha aperto le iscrizioni a tutti i democratici che vogliono continuare col loro impegno lo spirito di libertà e democrazia che animò i paritgiani e la Resistenza. A seguito di questa decisione l’Associazione si è fortemente rinnovata ed è un luogo d’incontro e d’iniziativa comune dei cittadini di ogni tendenza, animati da uno spirito libertario e antifascista. Per questo oggi l’Anpi è un baluardo forte in difesa della nostra Costituzione nata dalla Resistenza e uno strumento di iniziativa democratica.
Ecco ora l’appello.
Cari amici,
stiamo assistendo, come sapete, ad un vero e proprio assalto di tipo fascista alla storia, alla Costituzione e innanzitutto alla Resistenza ed ai combattenti per la libertà.
La proposta di legge “Fontana” (n. 3442), approvata di recente in Commissione Difesa della Camera, prevede il riconoscimento giuridico e quindi anche la concessione di contributi finanziari pubblici a tutte, indistintamente, le associazioni combattentistiche e d’arma. Previo il parere del Ministro della Difesa, che, acquisirebbe, in tal senso, un vero e proprio strapotere.
Si tenta di porre in atto, così, un vergognoso e pericoloso riconoscimento e lasciapassare anche a quelle associazioni che richiamano la loro azione e la loro spinta ideale al “patriottismo” repubblichino, a quell’illegittimo fantoccio istituzionale che fu
complice della follia criminale e omicida dei nazisti.
Un assalto, che si va così completando dopo la proposta della destra governativa di: abolire la XII disposizione transitoria della Costituzione che vieta la riorganizzazione del partito fascista; di istituire una commissione parlamentare di inchiesta sui “crimini” dei partigiani e un’altra sull’ “imparzialità” dei libri di storia. E non basta, perché la stessa proposta di legge n. 3442 contiene altre disposizioni di indubbia pericolosità, sulle quali sarà il caso di intrattenersi ed operare per cancellarle e modificarle.
Vi chiediamo, a questo punto, il massimo impegno per far sentire la voce di tutta la nostra Associazione, insieme a quella di tutti gli antifascisti e dei democratici, per impedire questo ennesimo tentativo di negare la nostra storia e la Resistenza, offendendo la memoria dei Caduti per la libertà. Vi suggeriamo di chiedere agli Enti locali l’approvazione di Ordini del giorno, da trasmettere al Parlamento, nonché di proporre a tutti gli organismi democratici l’emanazione di dichiarazioni pubbliche e la promozione di specifiche iniziative.
Il nostro impegno, una nostra campagna nazionale, sono in questo senso decisivi, come nel passato quando si impedì l’approvazione della famigerata 1360 che pretendeva di equiparare i partigiani ai militi della RSI.
Anche questo nuovo tentativo non deve passare.
IL COMITATO NAZIONALE ANPI
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