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Ieri al Bastione di S. Remy eravamo in tanti. Si festeggiava la Repubblica e la Costituzione. L’Anpi, il Cidi e la CGIL hanno per la seconda volta indetto questo incontro, che quest’anno è più allegro per via dei risultati elettorali. Palco scarno. Strumenti musicali, bandiere italiane e quella rossa della CGIL. Programma leggero, senza comizi o sermoni. Inizia Antonello Murgia, presidente dell’Anpi di Cagliari, che spiega il senso dell’iniziativa. Difesa della Carta fondamentale e creazione di una diffusa consapevolezza della necessità di difendere e rilanciare le istituzioni repubblicane oggi vilipese proprio da chi è chiamato a farle funzionare, a partire dal Capo del governo. E nel contempo una tenace difesa da parte dei cittadini, che anche nelle iniziative sul 150° dell’Unità d’Italia mostrano un forte spirito democratico.
Poi Vito Biolchini, che è anche vicepresidente cittadino dell’ANPI, presenta gli artisti che animeranno la serata. Inizia Clara Murtas, cantante e attrice, che propone alcuni canti della tradizione popolare italiana. Battezza la sua nuova chitarra “Teresa”, che accompagna una voce di superba bellezza. Dai canti degli emigrati calabresi a Roma negli anni ‘70, a quelli dei ribelli meridionali del Sud dopo l’Unità. La sua voce coinvolge ed emoziona. Molti applausi. Tornerà più tardi.
E’ la volta di Rosa Maggio, presidenye del CIDI, che ricorda il lavoro prezioso nelle scuole, vera fucina di coscienza civile e democratica. Due studenti del Michelangelo che ci leggono lo scritto di Gramsci del 1917 “Odio gli indifferenti”, potente richiamo all’impegno civile e democratico. Letto da due liceali è ancora di più stimolante. E’ uno scritto del giovane Gramsci per giovani. Ma apprezziamo anche noi.
Poi in sequenza Alberto Sanna con le sue canzoni di protesta, Giancarlo Biffi che legge una storia di partigiani e d’amore. un affresco dell’humus da cui è nata la Costituzione e la Repubblica. Una studentessa del Liceo Dettori ci parla con voce fresca delle conquiste dei diritti delle donne, ripercorrendone la storia attraverso la biografia di Nilde Jotti, giovane costituente. Luisa Sassu della CGIL ricorda incisivamente il permanente impegno delò sindacato a difesa della Costituzione e dei diritti in essa enunciati. Poi è di nuovo Clara Murtas ad ipnotizzare il pubblico, che al canto di Lugano Bella non può fare a meno di far sentire la sua voce. Quando recita Rita Atzeri del Crogiuolo, ecco un applauso fuori tempo. In realtà è sopraggiunto Massimo Zedda e i presenti non trattengono un segno di affetto e di incoraggiamento. Grande vittoria, grandi speranze, volontà di partecipazione.
La serata si chiude con le belle esecuzioni del gruppo sardo, senegalese, giamaicano Groove Nation. Un messaggio di accoglienza e parità: al mondo esiste solo una razza, quella umana. Pelle, occhi, faccia sono solo belle varianti.
Poi tutti a casa. E complimenti agli organizzatori e agli artisti. Ci hanno dato tante suggestioni e tanti messaggi con allegria e leggerezza. Meglio di cento comizi o di duecento dotte relazioni di costituzionalisti.
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