Amsicora
Quando la grande maggioranza di voi questa mattina aprirà gli occhi, io ho già compiuto il mio dovere civico, ho già votato. Mi son fatto aprire la porta della stanza in cui sono rimasto recluso negli ultimi giorni per non perdere la voglia del voto e sono corso al mio seggio nelle scuole elementari di via Venezia. Al seggio n. 505 sono arrivato primo o quasi. Senza meraviglia, però, degli scrutatori più vecchi o meno giovani. Essi sanno che io, per consuetudine, sono sempre stato uno dei primi. Ma un tempo non vedevo l’ora di mettere il segno di croce su falce e martello. Avevo una insensata paura che la giornata potesse riservarmi imprevisti di qualunque genere, tali da impedirmi di votare. Oggi, invece, l’ho fatto per non farmi vincere dalla tentazione di scappar via e di vagare per le campagne fino a lunedì a mezzanotte.
Durante la mia volontaria reclusione domiciliare dei giorni scorsi mi sono privato di ogni informazione sulla campagna elettorale cagliaritana. Mi sono appassionato molto, invece, a quelle di Milano e di Napoli (che lotta e che giganti Pisapia e De Magistris!). Ai domiciliarim se non vuoi rimbambirti davanti alla TV, ascolti molto la radio; ti consente contestualmente di leggere o scrivere. E così, senza volerlo, in non so quale radio locale, sono incappato nella riproduzione radiofonica di un faccia faccia Fantola/Zedda, ma l’audizione era così disturbata che non riuscivo a distinguere le voci dell’uno e dell’altro dei candidati. Ho avuto così una mirabile sensazione. I due competitori dicono le stesse cose, ognuno mettendoci il massimo di esagerazione possibile rispetto alle proposte dell’altro. Ecco un po’ come i cacciatori quando raccontano della quantità di selvaggina messa nel carniere o del peso dei cinghiali abbattuti. E così i turisti a Cagliari saranno migliaia, che cuccagna! Lasceranno milioni di euro! Il Poetto sarà uno splendore, tornerà perfino il tram a portarci in gruppo nella nostra spiaggia. Potremmo cantare di nuovo trallallera…Che bello! Come quando eravamo ragazzi. Tuvixeddu sarà un parco bellissimo e non un immondezzaio, gli imprenditori avranno tanto da fare e da guadagnare, per non parlare dei commercianti! Di quanti commessi e commesse avranno bisogno! Della disoccupazione e del precariato si perderà perfino memoria. Ci saranno poi tantissimi tavoli…ovviamente tecnici (ma perché non anche politici?), per coordinarci con Quartu, Monserrato, Quartucciu ed Elmas, con la Provincia, la Regione e il Governo nazionale…ed anche coi governi dei Paesi mediterranei. Il Comune sarà una casa di vetro e una squadra di addetti li terrà sempre trasparenti e lucidi, tutti potremo dire la nostra e partecipare, i vecchi potranno passeggiare tranquilli e i bambini giocare allegri, le madri tranquillamente chiacchierare e…e…e. Pensate! Sarà così chiunque dei due Massimi vinca!
Avrei voluto chiedere, ma come fare?, con quali risorse, con quali iniziative, e il tram per il Poetto dove farlo passare? Nel vecchio tracciato c’è una strada di grande traffico. Ma ho promesso. Stavolta, niente pensieri, voto a Zedda e basta, meccanicamente e fermamente. E così ho fatto, pensando non ai due Massimi e neppure a Cagliari, ma a Berlusconi (per me è un’ossessione ormai! E per voi?). Possiamo dargli finalmente un calcio in culo, ho pensato. E questa idea liberatoria ha superato tutte le altre. Mi ha dato un senso di euforia e di benessere. Mi ha infuso l’energia per correre al seggio n. 505 alle 7 di oggi 29 maggio 2011.
Ah, dimenticavo! Ai due Massimi va un complimento. Per il mondo dei sogni che ci hanno regalato e per la pacatezza con cui l’hanno fatto. Come la nonna che narra le favole ai nipoti. O come i cacciatori, che non si accalorano per le sparate altrui, sapendo di essere pronti a dirne sempre una più grossa.
Morale della favola. Oggi e domani, non pensate ad altro che al Cavaliere. Questo basta e avanza a farvi girar le balle e a costringervi al seggio, com’è accaduto a me. Ogni altro pensiero è pericoloso! Statene lontani! Può essere fuorviante!
3 commenti
1 michele podda
29 Maggio 2011 - 07:59
Avantieri, leggendo nel titolo del tuo articolo quel “…forse vinciamo”, mi son subito immerso nella lettura per capire quali ragioni ti portavano a ritenere più probabile la vittoria di Zedda. Giunto in fondo ho verificato quel che tu qui affermi: ti riferivi esclusivamente ad una vittoria in campo nazionale (Milano, Napoli…) in funzione anti Berlusconi. Ho tirato un sospiro di sollievo: coerente fino in fondo, ho pensato.
Oggi mi devo ricredere; e non mi sbaglio, poichè lo affermi tu stesso, se affermo che la scelta di Zedda è determinata soltanto da Berlusconi (hai visto? ti condiziona comunque) e che, senza l’Unto, forse…avresti scelto Fantola, o quantomeno “duas dies a bandidare”.
Ricordi il Cardinale di Venezia che si rifiutava di guardare dal cannocchiale di Galileo “strumento del demonio”? Così tu ti rifiuti di distogliere lo sguardo dal Diavolo, per non peccare. In realtà “peccato” hai, perchè coerente non sei stato, ed hai deliberatamente “sacrificato” il futuro della nostra piccola comunità cagliaritana (parole grosse) ad un tuo piccolo ed illusorio scopo, quello di assestare un colpetto… ma che dico, una puntura di spillo a quel Santuomo che avrà ben altre micette da pelare. Coerenza? Poca, molto poca, perchè ho capito che senza di Lui forse avresti cambiato cavallo.
Comunque non cantare vittoria: il tuo voto è stato annullato. Dici di no? Alle ore 7.15 nel seggio 118 ho votato Fantola.
2 admin
29 Maggio 2011 - 08:48
Amsicora a Michele
Di ritorno dal seggio Michele mi provoca amichevolmente col suo commento. Ma lui ben sa che a cambiare cavallo non ci ho mai pensato. E’ proprio fuori dal mio DNA. Tant’è che, quando la sinistra assomiglia alla destra, non voto neanche la sinistra! Il fatto è che la destra mi è prorpio indigesta qualsiasi sembianza assuma, E in materia ormai sono un esperto, la riconosco sempre!
3 Serenella
29 Maggio 2011 - 20:14
Potrebbe giocare i numeri: 50 57 29 sulla ruota di Cagliari, ovvio! Se vince si fa a metà, ovvio…. ahahahah. Si fa per “strollichenzia”, ovvio…cordiali saluti
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