Michele Podda
Un amico sardista dall’altra sponda “provocatoriamente” ci scrive… La novità in effetti è la mancata elezione di Fantola al 1° turno, come prima di lui avevano fatto Delogu e Floris. Su chi vincerà al secondo turno è un po’ presto per dirlo. Dipenderà sia dal numero dei votanti nella prossima tornata, quando mancherà lo stimolo del voto dato alla propria lista o al proprio candidato consigliere; sia dalla determinazione con cui gli altri candidati sindaci (Artizzu, Zuncheddu e Corda) vorranno e potranno orientare i voti dei loro sostenitori.
A quel che pare c’è anche un’altra novità: i consiglieri potrebbero risultare in prevalenza di centrodestra, per cui, anche riuscendo a farsi eleggere, Massimo Zedda non potrebbe disporre di una maggioranza, e sarebbe costretto a dimettersi o a stabilire accordi totalmente inediti.
Per quanto mi riguarda, essendo io iscritto al Psdaz, non posso che augurarmi la vittoria di Fantola al secondo turno, perché ciò comporterebbe alcune positive conseguenze:
1. La probabile entrata di due sardisti in Consiglio Comunale, a fronte di uno che ne aveva, o meglio a fronte di “zero”, visto che la Zuncheddu, eletta col Psdaz, ha lasciato il Partito per andare con i Rossomori, senza per questo dimettersi per lasciare il posto ad un altro sardista (come si sa ora non è più neanche con i Rossomori, che ha abbandonato qualche mese fa perguidare una coalizione di indipendentisti che ha ottenuto il 2,44%).
2. Il Psdaz potrebbe avere la possibilità di un posto in Giunta, la qual cosa non guasterebbe per niente, per visibilità e per possibilità di incidere sulla sua attività.
3. Il Psdaz potrebbe riuscire a portare avanti alcuni dei punti del programma concordato con la coalizione di Fantola, specie per Cultura sarda, Partecipazione, Turismo, Dismissione beni militari.
“Orrore!“esclameranno sicuramente alcuni dei frequentatori di questo valido blog. Ma se si ragiona un attimo, si può ben vedere che la cosa non sarebbe poi così terribile, anzi potrebbe rivelare persino risvolti interessanti. Eccone alcuni possibili:
· Fantola non rappresenta certamente la Destra più conservatrice, ma se mai un moderatismo moderno e culturalmente avanzato, sia come Movimento di appartenenza e sia come persona.
· Se come ha promesso si impegnerà nel sostenere qualunque iniziativa volta a favorire la partecipazione attiva di tutti i cittadini alla gestione stessa del Comune, farà quel che NESSUNO finora ha mai fatto, men che meno la Sinistra. Si è personalmente impegnato, insieme a Michele Cossa, a rendere disponibili locali ampi e di prestigio per quella “RAPPRESENTANZA DELLE ASSOCIAZIONI CAGLIARITANE” che favorisca la “democrazia partecipata”.
· Ha preso l’impegno preciso, inserendo alcuni punti nel programma della coalizione, per una concreta valorizzazione della cultura e della lingua sarda, con l’obiettivo di giungere in breve allo studio del SARDO A SCUOLA, attraverso iniziative comunali e con opportune sollecitazioni nei confronti della Giunta regionale.
· Si è anche impegnato (scritto nel programma di coalizione) a promuovere una maggiore presenza delle realtà locali (culturali, produttive, identitarie) della Sardegna con apposite mostre e musei che facciano di Cagliari il punto di contatto fra GRANDE TURISMO (comprese crociere) e ZONE INTERNE.
Zedda farebbe di più e di meglio? Può darsi, ma finora nella baraonda di manifesti sorridenti e slogan vuoti e strampalati (bipartisan), queste cosettine piccole e concrete da parte di Fantola le ho colte con certezza, da parte di Zedda no (mi si corregga).
Due citazioni recenti recenti:
Pubusa “La campagna elettorale non ha detto molto. Un’orda di candidati, senza programmi, con slogan ad effetto, scopiazzati qua e là. Una difficoltà d’interlocuzione per noi elettori comuni, costretti a promettere a questo e a quello, senza sapere in realtà che fare… Per gli elettori del centrosinistra è ovviamente Massimo Zedda, pur sapendo che la scelta non è su un programma o su un’idea, ma su una foto giovanile e su un’opposizione al centrodestra”.
Maninchedda “Sarà per il momento che vivo, ma l’unica riflessione seria che mi sembra giusto fare è che chi era senza lavoro prima delle elezioni lo sarà anche dopo; chi tirava la cinta con 800 euro al mese, continuerà a tirarla… Il tema di come produrre nuova ricchezza, di come aumentare l’istruzione, di come aiutarsi e aiutare gli altri durante la crisi è il vero tema, il vero dovere di chi si sente popolo. Eppure è un tema assente. La politica si alimenta di partigianeria inconcludente e così non si costruisce certamente il futuro né di un popolo né di uno stato.”
Detto ciò son contento per Torino, per Milano e, scusatemi tanto, per Napoli. Se vincerà Fantola anche per Cagliari.
2 commenti
1 Paolo
18 Maggio 2011 - 22:42
http://www.youtube.com/watch?v=VRbEjbDIhJg oltre che parlare di dismissione delle servitù miltari credo che il progetto di Massimo Zedda sia già oltre alla dichiarazione d’intenti.
2 michele podda
19 Maggio 2011 - 11:48
“Oltre la dichiarazione di intenti”? Caro Paolo, durante la campagna elettorale si tratta solo di “intenti”, ed è già tanto se i candidati si pronunciano in merito alle questioni e assumono impegni precisi. Per “andare oltre” bisogna aspettare i fatti, veri e concreti.
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