Il capo degli oligarchi si arrende al principe

17 Luglio 2008
1 Commento


Francesco Cocco

Credo che le dimissioni di Cabras siano il risultato di una situazione di reale ingovernabilità del PD piuttosto che una manovra diversiva per poi riposizionarsi. C’è da pensare che la fase dell’oligarchia sia tramontata e che il “principe” sia ormai padrone del campo. Probabilmente Cabras l’ ha compreso, e le dimissioni gli consentano una resa onorevole (di questo in sostanza si tratta) salvaguardando la posizione personale se non vuole affogare nella “liquidità” del partito. Così alla fine nel PD scompare anche la memoria dei valori che in gioventù animarono gli “oligarchi”, di provenienza PCI, PSI e DC. In questo contesto poco spazio resta ai Comunisti Italiani ed a Rifondazione: quando l’accordo di potere comporta la vendita dell’anima, questa resta acquisita a chi la compra. Occorrerebbe un bel colpo di reni e forse qualcosa può essere ancora salvata.

1 commento

  • 1 Gavino Corda
    17 Luglio 2008 - 22:32

    Si può senz’altro condividere l’analisi impietosa di F.C. ;essa fa luce sullo”scenario” piuttosto che sul singolo evento e sui singoli personaggi.
    Oligarchi e ” Principe” (?) sono oggi, alcuni dei problemi della liquidità della sinistra e del PD.
    Non sono” il problema”
    Così come non lo è la Sanità in Abruzzo e gli altri spiacevoli eventi della .Calabria, .Campania e Sicilia.
    Abbiamo riflettuto sul fatto che a Villacidro non hanno solo eletto un farmacista, ma è successo ben altro?
    Privo di grandi simpatie per il riformismo carsico o engagè, ho letto con grande interesse l’articolo di Macaluso sulla Stampa di oggi.
    Lo consiglio ai miei amici, ma sopratutto ai miei compagni.

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