Il capo degli oligarchi apre lo scontro col pretendente principe

17 Luglio 2008
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 Red
 
C’è un passo nella lettera di Cabras (riportata in calce) che merita d’essere sottolineato, ed è quello in cui si afferma che l’esito degli incontri per rinnovare l’alleanza del centrosinistra in vista delle elezioni regionali del prossimo anno non sono incoraggianti, cosiccé il PD da solo non è in grado di contrastare con adeguata forza il centrodestra. Insomma, Cabras prende atto che le forzature di Soru su vari fronti (l’ultima la stravagante promulgazione della Statutaria) ha sfasciato la coalizione. E le vuole far pesare. Cabras vuole rimarcare che, come più volte abbiamo scritto in questo blog, Soru ha ormai con sé solo mezzo PD. Lui e i suoi sono l’altra metà. 
Che senso ha la mossa di Cabras? Pensare che voglia veramente uscire di scena è banale. L’uomo è troppo scaltro e navigato per agire come un collegiale che si fà da parte. E’ più probabile che segnalare con forza il suo dissenso da Soru gli serva a prenderne meglio le distanze e a lanciare un messaggio alle diverse forze del centrosinistra che contestano Mister Unità. Le dimissioni del capo dell’oligarchia del PD sardo più che una conclusione segnano l’avvio di una partita a scacchi nella quale tutto è possibile e certamente il segretario uscente giocherà le sue carte di fino. Forse vuole rientrare in gioco per una sua candidatura alla Presidenza della Regione l’anno prossimo. Soru, infatti, arriva al traguardo solo e stremato: lo attendono anche alcuni imprevisti nei quali si è cacciato irresponsabilmente: il possibile rinvio a giudizio per Saatchi, un possibile giudizio della Corte costituzionale sulla Statutaria ed altro ancora. Del resto, Cabras, quando nell’autunno scorso ha accettato la sfida per la segreteria regionale, seppur di poco, l’ha spuntata. Soru ha aperto uno scontro con gli oligarchi per inaugurare il suo principato, ma - come la storia insegna - non sempre il principato si è imposto. E’ successo anche che gli oligarchi hanno accoppato l’uomo che pretendeva di star da solo al comando. Vediamo come andrà stavolta. Certo è che in questa lotta fra oligarchi vecchi e nuovi a tutto si pensa fuorché ai problemi e alle ansie del popolo.

Ecco la lettera di dimissioni di Cabras: 
Dopo la recente discussione sviluppata nella  riunione del Coordinamento regionale del 29 giugno, si sono svolti incontri per verificare le condizioni politiche per dare vita ad una nuova alleanza di centro sinistra in vista delle prossime elezioni regionali. L’esito finora non è stato incoraggiante, il rischio che si ripropongano le stesse difficoltà  incontrate in questi quattro anni è reale. Tuttavia,poiché da soli non siamo in grado di contrastare con adeguata forza il centro destra, e nel contempo difendere l’efficacia dell’azione di governo svolta in questi anni per la Sardegna, occorre mettere in campo tutto l’equilibrio e la pazienza necessari per evitare rotture e incomprensioni che ridurrebbero la nostra capacità di competere per la vittoria nel 2009. Nell’insieme si delinea un contesto nel quale, nonostante tutto, questi elementi indispensabili incontrano difficoltà ad affermarsi, sia nell’ambito della possibile alleanza sia nel nostro dibattito interno. Sono giunto pertanto, non senza aver valutato le difficoltà  che ne potrebbero derivare, alla determinazione di chiedere alla assemblea ai sensi dell’art.15 comma 8    dello Statuto di prendere atto di questo stato di cose e  nominare un nuovo segretario regionale. Un’altra figura sarà sicuramente in grado più di me di assicurare il contributo adeguato in una situazione così complessa come quella che si profila.   In questa occasione oltre rivolgerVi un sentito ringraziamento per l’esperienza irripetibile di questi mesi, penso ai tanti cittadini sardi che con le primarie del 14 ottobre mi hanno voluto sostenere e hanno contemporaneamente creduto nel PD. Un patrimonio per tutti noi da salvaguardare sempre come un capitale umano e politico di straordinario valore, in bocca al lupo per tutto e un cordiale  saluto.
  
Antonello Cabras

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