Schengen e il gioco “a fotti compagni” di Maroni

9 Aprile 2011
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Red

La Germania pensa che l’Italia giochi a fotti-compagni con la furbata del permesso di soggiorno a tempo per consentire agli immigrati di andarsene. Ecco perché Maroni è passato con disinvoltura dall’iscrizione nel registro degli indagati all’accoglienza: non reclusi, ma liberi di scappare oltralpe. Sta qui la ragione del duro giudizio della Germania sulla decisione dell’Italia di accordare permessi temporanei ai migranti tunisini “contraria allo spirito di Schengen” e solleverà la questione lunedì alla riunione ministeriale Ue di Lussemburgo. Lo ha detto il portavoce del ministero dell’Interno Jens Teschke. Inoltre Teschke ha precisato che la Germania ha accolto negli ultimi anni molte più domande d’asilo di quelle accolte dall’Italia, almeno “sei volte tanto”. Il portavoce ha poi riferito che la Germania rafforzerà i controlli agli aeroporti ed alle frontiere perché si aspetta “un numero significativamente alto di arrivi”. Le autorità francesi hanno a loro volta rafforzato le loro misure di sorveglianza delle frontiere. Maroni è avvisato: Francia e Germania non si faranno fregare.

Cos’e’ la convenzione di Schengen

La Convenzione di Schengen (dalla piccola città lussemburghese al confine con la Germania dove è stata firmata nel 1985), è un accordo intergovernativo entrato in vigore nel 1995 che abolisce i controlli sulle persone alle frontiere tra i Paesi firmatari.
La Convenzione prevede anche l’armonizzazione dei controlli alle frontiere esterne dell’area Schengen e l’introduzione tra i Paesi firmatari di una politica comune in materia di visti d’ingresso e di cooperazione di polizia e giudiziaria. Lo spazio Schengen, anche detto area di libero movimento, consente ai cittadini europei di muoversi da un Paese all’altro senza controlli. Dal dicembre 2007 sono saliti a 25 i Paesi che aderiscono a Schengen. Gran Bretagna e Irlanda non hanno aderito all’accordo che invece viene applicato da altri 22 Paesi europei: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia.
Tre i Paesi non Ue: Norvegia, Islanda e Svizzera. Un Paese che fa parte dell’area Schengen può sospendere l’applicazione dell’accordo ma solo per un periodo limitato e per motivi eccezionali. La Convenzione di Schengen fu firmata il 19 giugno 1990 da Francia, Germania, Belgio, Olanda e Lussemburgo. L’Italia aderì pochi mesi dopo, il 27 novembre (la ratifica risale al 1993). Del 1991 è l’adesione di Spagna e Portogallo. La Convenzione è però entrata in vigore solo nel 1995 tra sette Paesi: Italia e Grecia hanno rimosso i controlli alle frontiere per l’area Schengen poco dopo. Successivamente l’area di Schengen si è estesa a Austria, Danimarca, Finlandia, Svezia, Islanda e Norvegia.

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