Amsicora
Anziché vergognarsi mena vanto del suo personale e specialissimo record. “Sono l’uomo più imputato della storia e dell’universo”. Ecco l’orgogliosa risposta del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, alla ‘Telefonata’ su Canale 5, di uno dei suoi servitori. Lo stesso ha detto stamane alla folla dei suoi tifosi “a pagamento” all’uscita dall’udienza. Ed ha fatto riferimento alla “volontà persecutoria” nei suoi confronti. Ma poi si smentisce. “E’ il 25/mo dei processi a cui io partecipo come imputato: 24 conclusi con archiviazione e assoluzione con formula piena per non aver commesso i fatti - soggiunge il premier - Me ne restano sei: cinque civili ed uno penale. In 17 anni sono oltre 1000 i magistrati che se ne sono occupati senza successo”. Ma di quale successo parla il Cavaliere? I giudici vincono sempre sia quando condannano che quando assolvono. Chi perde è la parte privata, se c’è. Ed allora meglio dire che ha vinto la giustizia, almeno quella procedurale, che è virtuale. Speriamo abbia vinto anche la giustizia vera, quella che solo il Signore conosce. Ma queste assoluzioni non provano l’opposto di quanto il Cavaliere và menando? E cioè che in Italia i giudici non hanno un intento persecutorio, tant’è che - nonostante la sua faccia poco rassicurante - lo assolvono. E il Berlusca smentisce anche l’assunto posto a base della proposta di divisione delle carriere fra P.M. e magistrati giudicanti. Se i secondi fossero culo e camicia coi primi, di assoluzioni il Cavaliere non ne avrebbe mai beccato neanche una! Orgoglio e pregiudizio, caro Silvio.
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