Non serve breve, a lui la prescrizione và bene anche lunga

6 Marzo 2011
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Amsicora

“Siamo disponibili anche a celebrare una doppia udienza il lunedì purché non siano due dibattimenti”. dice Ghedini. O quattro, aggiungiamo noi. Sì perché sono quattro i procedimenti a carico del Cavaliere. Ed allora ecco la furbata. Partecipando ad una udienza alla settimana per uno dei quattro processi, togliendo i lunedì in cui il premier sarà legittimsmete impedito per affari di Stato, uno dopo l’altro i reati contestati andranno in prescrizione. Come gli Orazi e i Curiazi. L’ultimo degli Orazi, prendendoli uno per volta, uno dopo l’altro li ha fatti fuori tutti.
Volete la prova del nove? La fornisce lo stesso Ghedini. L’avvocato ha chiarito che il premier verra’ a tutte le udienze, anche a sentire i testimoni. Duqnue, assente il Cavaliere, niente testimonianze, ma solo rinvii. Si inzia con la prima udienza in calendario per l’11 aprile, e quella del procedimento Mediatrade, rinviata ieri al prossimo 28 marzo.
Ghedini ha anche detto che la disponibilità del premier è un fatto eccezionale. Ed è vero. Anzi ha dell’incredibile. Sembra un brutto sogno. Ma se qualcuno ve l’avesse raccontato qualche anno fà, avreste mai creduto di poter avere un capo di governo, con un impegno settimanale fisso in tribunale…sul banco degli imputati? Ammettete, di fronte a tutto questo è vero che agognate …la tanto vilipesa Repubblica delle banane. O no
!

1 commento

  • 1 michele podda
    6 Marzo 2011 - 09:56

    Credo che tutti i lettori avessero un vago sospetto che dietro la “disponibilità” del Mannale (l’inafferrabile cinghialone domestico) ci fosse il trucco. E’ talmente vero che ormai non c’è più da sorprendersi proprio di niente. Credo che la nostra immaginazione non potrà mai neanche lontanamente sfiorare la realtà dei suoi pensieri e atti.

    Ad esempio.
    Quando nel Tg si riportano le sue dichiarazioni, e lo si mostra (sempre più di frequente) col faccione più sorridente che mai stampato a colori sfumati in uno schermo gigante all’interno di una sala gremita, mentre sul palco una decina di conferenzieri ascoltano in religioso silenzio il suo Verbo, diffuso dagli altoparlanti in collegamento con Arcore, mi chiedo: ma sarà lì nello studio veramente a parlare con la cornetta in mano? Oppure avrà un microfono fissato al comodino e parla mentre fa il bunga bunga con qualcuna delle sue porcelline? O semplicemente ha premuto il tastino del registratore, e intanto va a cercare nuova ispirazione nel suo Gabinetto, o riposa lo stanco membro schiacciando un pisellino, esausto dopo estenuanti fatiche?

    Certo altro ancora;
    ai comuni mortali
    non è dato saper.

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