Stefania Barrois
Stefania è una mia allieva come Nicola. Ma è più ottimista. Mi ha telefonato anche lei per parlare delle primarie e degli scenari possibili. Debbo confessare che ha aperto una prospettiva a cui non avevo pensato. E mi ha lasciato pieno di dubbi…
- Hellò prof., sono Stefania…
- Oh ciao Stefania, che piacere sentirti! Come stai?
- Un po’ stanca, la tesi per il dottorato di ricerca mi stà impegnando più del previsto…
- Lo sò è dura, ma sei in dirittura d’arrivo…
- Ma non è per questo che la chiamo…è per riprendere il discorso di Nicola sulle primarie… che ha pubblicato sul blog…
- Ah sì, mi ha detto che tu hai una posizione diversa…
- Beh, sì…Faccio delle ipotesi astratte ma possibili…
. E cioè…
- Zedda diventa sindaco di Cagliari e Testa di Iglesias. In un colpo, due esponenti di SEL conquistano rispettivamente il capoluogo della Sardegna e una delle città più blasonate dell’Isola dal punto di vista storico e politico. Il centrosinistra torna a vincere. Quali scenari si aprirebbero?
- Beh, sarebbe una bella novità…
- Straordinario! Il governo di Cagliari non equivale alla guida delle Regione, ma ha un peso rilevantissimo. Anzitutto perché, storicamente, Cagliari è stata spesso decisiva per la conquista della Regione…
- …In ogni caso il livello del governo di Cagliari ha sempre avuto diretta influenza sul tenore della politica regionale. Ai buoni governi a Cagliari corrisponde specularmente una buona politica isolana. Inoltre, l’area cagliaritana, per la concentrazione delle attività economiche, amministrative, culturali, ha un rilievo assorbente nell’Isola.
- Prof., inoltre, si tratterebbe di un fatto di portata storica, poiché la sinistra non ha mai conquistato Cagliari…
- E’ vero, i sindaci socialisti, Ferrara e Dal Cortivo, lo divennero in coalizioni dominate dalla DC…
- Oggi sarebbe diverso. E poi la vittoria di Massimo e Marta equivarrebbe a proiettare SEL al primo posto – come forza di governo – in campo regionale.
- Ma non sarebbe questo un esito artificioso? Su esili spalle un peso intollerabile…
- E perché mai? SEL, grazie a Vendola e al di là della qualità (non sempre eccelsa) dei dirigenti locali, sta intercettando il malessere giovanile, la rabbia per l’incertezza sul futuro, la voglia di riappropriarsi della politica di fronte alla vecchia dirigenza vista – a ragione o a torto, poco importa – come causa della situazione deprimente della sinistra e, dunque, come concausa del disastro in cui versa il Paese. I sintomi di questo forte risentimento nei riguardi delle generazioni più mature è evidente, non è immotivato e bisogna prenderne atto…
-… Senza astiose repliche…
-…Semmai i segni di una risorgente passione per la politica vanno incoraggiati senza supponenza o paternalismi. In questa direzione giocano del resto gli avvenimenti dell’altra sponda del nostro mare dove masse sterminate di giovani si giocano la vita per un avvenire migliore, per disarcionare autocrati, sostenuti dalle nazioni civile, ma più simili a satrapi del passato…
- E per di più con le mani grondanti di sangue. Che ribrezzo Gheddafi in TV! Lo hai visto?
- Certo, che schifo! Quella dei giovani arabi è un’onda lunga che può riaccendere passione e coraggio anche da noi…
- SEL, inoltre, grazie a Vendola, sta captando il male oscuro della sinistra, il cui elemento più evidente è una diffusa insoddisfazione per la dirigenza, rea dello sfaldamento organizzativo e politico e di una certa subalternità culturale al liberismo e alla sua versione italiana, il berlusconismo…
- Proprio così prof. Se un’onda di questo tipo prendesse consistenza per il PD sarebbe l’inizio della fine. Questo partito si regge, anche elettoralmente, più che per consenso proprio, grazie al voto di chi pensa di non doverlo disperdere. Se risultasse che il voto al SEL non comporta dispersione, il PD perderebbe gran parte della sua forza elettorale…In Sardegna, poi esistono ulteriori possibili scenari…
- E cioè?
-…SEL, Zedda, Uras e Cogodi, sono stati finora i più fidi sostenitori di Soru.
- Beh, certo più di una buona fetta del PD sardo.
- Un irrobustimento di SEL potrebbe indurre mister Tiscali a cambiar casacca, a proporsi in una versione radical-sardista-populista e a duettare con Vendola anche sullo scenario nazionale. Sarebbe della partita quasi certamente anche Muledda coi suoi Rossomori…
- …Quel marpione di Gigi!…E’ probabile…
- …E, a quel punto, la conquista della regione per Soru sarebbe possibile e probabile…
- …Per il PD sardo il destino sarebbe in gran parte segnato.
- Proprio così, PD diverrebbe seconda forza di opposizione, anche perché i cambi di casacca, sentiti o di chi cerca sempre una collocazione utile, sono da ritenere sicuri. Non a caso Palomba rema contro Zedda: teme di perdere il ruolo di punto di raccolta dello scontento progressista verso il PD. E non ha torto.
- Stefania, ma questa è fantapolitica!
- Certo. Ma se prendesse a soffiare il vento della rivalsa giovanile e se si considera che su Fantola il centro-destra è diviso, niente è da escludere. Gli scenari politici di questi giorni sono lì a mostrare come assetti ritenuti inossidabili e stabili sono crollati nel giro di poche settimane sotto la spinta della rabbia popolar-giovanile. Insomma, tutto è possibile…
- Si è possibile, ma ci sono molti se e molti ma…è una prospettiva improbabile, debole…
- Prof., l’unico elemento di debolezza è che forse i diretti interessati, sopratutto Massimo Zedda, almeno a valutare della loro mosse, non sembrano esserne consapevoli…
- Sei la solita ottimista…Io lo sono meno. Ma speriamo che abbia ragione tu…
1 commento
1 Gavino Corda
25 Febbraio 2011 - 17:31
Simpaticissimi Stefania e Prof.,
Se posso intromettermio :mi han detto che a Sangri-là, c’è un albero da cui pendono ciambelle già zuccherate, tutte col buco ben riuscito.
Poco distante Pinocchio riempie cappellate di zecchini d’oro e tanti altri poi van raccogliendo frutti mai seminati…….
“… Buffeiddu ammisturau cun s’acqua, po non si fai dannu su binu, piccioccus…” Cordiali saluti
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