Mario Sciolla
Anche a Iglesias è tempo di primarie. Pertanto, ci sembra utile pubblicare uno stralcio della completa disamina che Mario Sciolla, già consigliere regionale e autorevole dirigente del PCI iglesiente, ci ha inviato. Per ragioni di spazio, e scusandocene con l’Autore, non riportiamo le considerazioni che inducono Sciolla a non preferire gli altri aspiranti, fra i quali spiccano, due figure ben note: il sindaco uscente Pierluigi Carta e un dirigente autorevole ed esperto come Andreano Madeddu.
Sono orientato a favore del PD, ma alle primarie di Iglesias voterò Marta Testa, candidata di SEL.
Da diverso tempo (più o meno, dalla fine della sciagurata segreteria Veltroni) sono convinto che, pur con mille difetti, divisioni e scricchiolii, un partito ineliminabile nel possibile processo di cambiamento è il PD. Senza il PD in Italia non si va da nessuna parte. Ma mi sento assolutamente libero nelle valutazioni e nelle decisioni (non ho tessera di partito dal 1991). Lo sono ancor più nelle scelte amministrative. E, ad Iglesias, tra qualche mese si voterà per le amministrative. Avevamo votato anche lo scorso anno: maggioranza dei voti al centrodestra, ma ballottaggio vinto da Pierluigi Carta, candidato del centrosinistra. La situazione anomala (nota come “anatra zoppa”), che vedeva un Consiglio Comunale con maggioranza di centrodestra e un sindaco di centrosinistra, trovava lo sbocco quasi immediato nello scioglimento del Consiglio, con nomina del Commissario. Dunque, a Iglesias stiamo per tornare alle urne. Il centrosinistra sta vivendo la fase che precede immediatamente le consultazioni primarie (20 febbraio) per scegliere il candidato sindaco. Espongo le considerazioni che mi fanno preferire la candidata di SEL agli altri possibili candidati di area.
1) SEL ha candidato una novità in tutti i sensi: la trentatreenne Marta Testa. Vado per cenni: l’uscita dai vecchi schemi di apparato; un esponente giovane, capace, preparato; l’arricchimento di un’esperienza fatta in anni trascorsi fuori dalla città (Sud-America, Milano, amministrazione regionale), ma con legame inalterato con Iglesias; l’essere donna, ma al di fuori dei cliché della “rappresentanza femminile” forzosa (capacità vere, mica criteri meccanici da “quote rosa”); possibile ideale rappresentante di quell’alto numero di giovani intelligenze e capacità di Iglesias che lasciano la città, ma che mantengono legami affettivi e ideali con essa; percorso e maturazione di una scelta politica autonoma, anche fuori dagli schemi di un’educazione familiare che avrebbe presupposto scelte diverse.
2) La candidatura è stata presentata, purtroppo, con modalità riduttive. A fronte di tanto bagaglio di novità, si è voluto imprimere un marchio: “candidata di SEL”. Intendiamoci, non ho alcuna pregiudiziale contro questa formazione politica (magari, ne ho qualcuna rispetto al poetico affabulare di Nichi Vendola: gli ideali si nutrono anche di metafore, antitesi, sinestesie, ossimori…; ma l’Italia si cambia soprattutto con programmi e azioni precise). L’errore è stato nel non rendersi conto che con Marta Testa si aveva in mano una carta di tale valore da non poterla rinchiudere in un recinto. Si doveva avere il coraggio di condividere una proposta che venisse avanzata trasversalmente da tutto il centrosinistra di Iglesias o, in alternativa, da esponenti notoriamente collocabili in varie aree del centrosinistra (e credo che non sarebbero mancate le disponibilità). Questa scelta ha comportato una delimitazione e innescava reazioni, un “processo di conta” tra contendenti, un potenziale isolamento.
3) Fuori e dentro la Sardegna tira un’aria, in fatto di primarie del centrosinistra, che favorisce consensi fuori dagli schemi di appartenenza, che mandano a gambe all’aria le classiche “indicazioni di partito” (colgo qui l’occasione per dire, da un lato, della mia non-comprensione di una candidatura a Cagliari di Antonello Cabras, ma anche di una mia schietta ammirazione per la dignità, la signorilità, l’equilibrio con cui lo stesso Cabras è uscito da questa débacle). Alle primarie di Iglesias credo che molti del PD potrebbero votare Marta Testa. L’importante è accreditarla da subito come risorsa che l’intero centrosinistra offre all’intera città. Nessuna remora al fatto che poi SEL possa ricordare di “aver avuto la prima idea”.
Abbiamo saputo dalla stampa dell’intento di tutti i candidati alle primarie di far cessare ogni antagonismo con la conclusione delle primarie stesse: una notizia salutare. Perché non sarà facile – ricordiamolo – battere il centrodestra ad Iglesias, ove il leader dell’UDC (Oppi) è di casa ed è in grado di controllare un vasto elettorato. Ma è bene ricordare l’adagio gramsciano sul “pessimismo dell’intelligenza e l’ottimismo della volontà”. Per vincere, intanto, bisogna volerlo.
6 commenti
1 Mario Sciolla
13 Febbraio 2011 - 09:31
Ringrazio la redazione per la pubblicazione, pur col rammarico della pubblicazione in stralcio. Peraltro, capisco i problemi di spazio che si pongono a una redazione che deve gestire molti materiali. Perché si abbia almeno un’idea (pur vaga) delle parti mancanti, provo a sintetizzarle così:
a) Pierluigi Carta (sindaco uscente) può essere ancora risorsa del centrosinistra, se non compirà scelte inconsulte, quali l’ “andare da solo”;
b) Chicco Madeddu (Andreano, nelle cronache; ma io conosco Chicco da quando eravamo giovanissimi): ribadisco la mia stima nei suoi confronti, anche se le motivazioni che ho reso note mi inducono a una scelta politica di fondo a favore della candidatura Marta Testa.
2 Andrea Mannu
13 Febbraio 2011 - 20:01
Ulteriore precisazione: l’ex sindaco Carta non è candidato alle primarie, come sembra di intuire leggendo il cappello di presentazione. I candidati alle primarie del 20 febbraio oltre a Andreano Madeddu (PD) e Marta Testa (SEL), sono Remigio Cabras (IDV) e Giuliana Pintus (Rossomori)
3 Mario Sciolla
14 Febbraio 2011 - 23:00
Andrea Mannu precisa doverosamente. Il testo originario (prima dei tagli redazionali) spiegava quali erano i quattro candidati alle primarie. Per il sindaco uscente, la disamina tendeva a distogliere Carta da eventuali tentazioni, che si sentono aleggiare in città (= saltate le primarie, concorrere da solo).
4 Democrazia Oggi - Primarie: ad Iglesias vince Marta Testa (SEL),
21 Febbraio 2011 - 11:58
[…] per buono il giudizio di un democratico iglesiente di vecchia data come Mario Sciolla, che su questo blog parla di una donna giovane, capace, preparata, arricchita da un’esperienza fatta in anni […]
5 Urban Center Cagliari » Blog Archive » Primarie: ad Iglesias vince Marta Testa (SEL),
21 Febbraio 2011 - 12:28
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6 Democrazia Oggi - Primarie Cagliari e Iglesias: crisi o nuovo inizio?
22 Febbraio 2011 - 10:01
[…] prima del successo di Marta Testa, a prescindere dalla sua appartenenza a SEL, come ci ha detto Mario Sciolla, prima del voto. Semmai a SEL và riconosciuto il merito di aver letto bene la situazione e di aver […]
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