Aldo Lobina
Se chiediamo alla maggior parte dei nostri ragazzi cosa siano gli ex voto è probabile che non sappiano rispondere, anche per una sempre più grande ignoranza religiosa.
Nei tempi della mia infanzia per la festa dei Santi Cosimo e Damiano molte famiglie si procuravano ex voto del tutto particolari, che rappresentavano diverse parti del corpo. Erano fatti di cera. Statuine di cera. Queste venivano deposte ai piedi dei simulacri dei santi insieme ad altri oggetti, alcuni preziosi, e risplendevano nella chiesa illuminati dalla luce delle candele. Il tutto generava una suggestione particolare, certificando la propensione taumaturgica di questi santi.
Nella devozione popolare quelle forme anatomiche servivano a richiamare l’attenzione dei nostri compatroni verso parti del corpo malate o guarite per loro intercessione. Una pratica votiva comune a molte religioni e vecchia. Negli scavi di santuari antichi i ritrovamenti di statuette di terracotta o di bronzo, esprimono appunto la preghiera per ottenere benefici o per ringraziare per grazia ricevuta.
Mi è capitata una cosa curiosa ieri l’altro mentre aiutavo un ragazzo a fare una traduzione dal latino in italiano. E’ un esercizio questo che mi diverte e mi fa sentire più giovane.
Nel testo figurava la preposizione latina “ex” seguita dalla parola “voto”, ex voto appunto.
Una volta data alla frase la traduzione corrispondente ho voluto per curiosità chiedergli cosa ritenesse che fossero gli ex voto nella accezione sostantivale in uso nella lingua italiana. Francesco ci ha pensato un po’ e poi candidamente l’ha buttata in politica: ha detto testualmente che gli ex voto sono le persone scelte col voto. Anche se io per aiutarlo gli avevo chiesto cosa sono gli ex voto e non chi sono.
Naturalmente ho manifestato un certo quale disappunto per tanta ignoranza, ma poi ho riflettuto che in fondo lo studente poteva avere anche ragione: molti politici sembrano appunto statuine votive, qualche volta di bronzo e sono lì per grazia ricevuta, come gli ex voto. Con la differenza che chi li sceglie non è il popolo dei fedeli, che ha solo l’illusione di farlo, ma le divinità pagane che regnano nelle sedi dei partiti. Quelle stesse di cui le cronache tessono “i lodi”. Quelle che non vogliono modificare le leggi elettorali statali. E anche quelle regionali non meno porcelline che prevedono gli ex voto dei listini.
Presto riceveremo il libro agiografico dove sarà ampia la galleria illustrata dei miracoli compiuti.
Non c’è più religione: prima i santi facevano i miracoli e i fedeli in ricordo del pericolo scampato li rendevano pubblici. Ora avviene esattamente il contrario: prima c’è chi ti promette i miracoli, poi te li illustra con l’aiuto degli ex voto, poi sei tu, caro e-lettore, che gli fai il miracolo col tuo voto.
1 commento
1 Antonello Casini
13 Ottobre 2010 - 17:56
Complimenti per l’articolo.
Azzeccato sia nella metafora che nella acuta analisi.
L’unica cosa che posso aggiungere è il timore, in parte già avveratosi, che, in mancanza di una seria opposizione, ad un proliferare di tante facce di bronzo ex voto corrisponda un aumentare dell’astensionismo di tanti ex elettori!!!!
Ancora complimenti .
Antonello Casini
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