Bombaroli-imbecilli-coccodrilli

11 Ottobre 2010
5 Commenti


Amsicora

“In Afghanistan tutti i contingenti internazionali presenti hanno i bombardieri con l’armamento previsto, cioé le bombe. L’Italia no, per mia decisione. Ora, di fronte a quello che sta accadendo, non me la sento più di prendere questa decisione da solo e chiedo alle Camere di decidere”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, intervenendo a In mezz’ora, di Lucia Annunziata, su Rai3.
Quante corbellerie in tre righe, solo La Russa poteva riuscire nell’impresa!
Intanto le altre nazioni bombardano, perché non hanno mai negato d’essere in guerra, anche se, con un evidente non senso, la chiamano umanitaria. Noi, invece, parliamo solo di intervento umanitario. Costruiamo scuole, ospedali, strade e siamo ben voluti… italiani brava gente. Cosa ci stanno a fare in un quadro così idilliaco i bombardieri è difficile capire, ma ancor di più è difficile concliliare le bombe con l’erezione di scuole, ospedali e strade, che invece gli ordigni, per quanto intelligenti, solitamente radono al suolo.
Se è guerra però neppure le Camere possono deciderla, perché la nostra Costituzione la guerra la ripudia, e ammette solo la difesa del territorio nazionale, che evidentemente non è messo in pericolo dai talebani.
Nella gara a chi le spara più grosse non poteva mancare Fassino, che, con lo sguardo alto dello statista, sentenzia:. “Sono favorevole ad una discussione seria e non deviante in Parlamento perché è giusto valutare se l’attuale livello di sicurezza dei nostri soldati in Afghanistan é più o meno adeguato “. Ora è il responsabile Esteri del Pd, Piero Fassino, e questa apertura poteva risparmiarsela, anche se - non dimentichiamolo - il primo scempio dell’art. 11 della Costituzione è dovuto anche a Lui, coi bombardamenti nella ex Jugoslavia approvati dal governo D’Alema, che autorizzò la partenza degli aerei da basi italiane. Fassino non ha quindi respinto la proposta di La Russa, spiegando che il Parlamento deve valutare se le condizioni di sicurezza dei soldati italiani siano adeguate a o meno al teatro in cui operano. “E’ un problema molto delicato - ha premesso Fassino - ma credo che sia giusto che il Parlamento valuti se l’attuale livello di sicurezza dei nostri soldati è adeguato o meno”. Fassino ha tuttavia sottolineato la differenza tra un esercito impegnato in una guerra ed un esercito impegnato in missioni di pace”. Saremmo curiosi di sapere, qual’è questa differenza secondo questo imbecille, che, senza arrossire, ha soggiunto: il Pd “valuta in base agli interessi del paese” .
Meglio Bersani, che almeno ha posto molti interrogativi: ”L’Italia chiarisca il proprioruolo”: “Servirebbe un chiarimento sul futuro della missione italiana. Perche’ siamo andati li? Cosa succede? Quali sono le prospettive?”. Ma poi, anche lui si è perso nella realpolitik: “Una tappa fondamentale per mettere a fuoco la questione ”e’ quella che coincide con l’inizio delritiro delle truppe, a meta’ del prossimo anno”. Altro aspetto fondamentale e’ tenere sotto osservazione il Pakistan. Inoltre -secondo Bersani - sarebbe utile capire come riuscire acoinvolgere i Paesi confinanti, dalla Russia alla Cina. Ma - secondo il segretario del Pd - una cosa e’ certa: ”I talebani non possono vincere questa partita, ne’ l’Italia puo’venire meno ai patti e alle Alleanze. Mi piacerebbe che l’Italia - che ha inviato 4000 uomini in Afghanistan - giocasse un ruolo decisivo per ottenere chiarezza su quello che sta succedendo. Insomma faccia sentire la sua voce”. D’accordo, ma in quale direzione?
Ma come pensa il PD di essere alternativo a qualcosa se è d’accordo anche col fascista La Russa?
L’arrivo in Italia delle salme dei quattro militari caduti in Afghanistan è previsto oggi, alle 9, all’aeroporto di Ciampino. Molti coccodrilli (non tutti, per fortuna) in lacrime saranno lì ad attenderli.

5 commenti

  • 1 Bomboi Adriano
    11 Ottobre 2010 - 11:58

    Certo che l’occidente è proprio strano eh: prima “inizia” i Paesi alle guerre ed ai regimi fomentando singole fazioni (i talebani sono un prodotto pakistano dell’occidente sorto in passato in funzione anti-sovietica e non sono un gruppo etnico omogeneo che rappresenta tutto l’Afghanistan), mentre poi magari l’opinione pubblica dei paesi occidentali pretende di andarsene come se niente fosse. Eh nò, si finisce il lavoro.

    In più c’è il razzismo ipocrita di una certa sinistra occidentale da salotto che dice: “Ma la democrazia non è fatta per quella cultura!”

    E chi lo dice? Dove la popolazione è stata messa nelle condizioni idonee a poterlo fare ha sempre votato, e non solo in Afghanistan, brogli o non brogli.

    Rwanda 1994. L’occidente non aveva interessi da perseguire ed il contingente ONU è tornato a casa.
    Risultato? 1 milione di morti.
    Ma si sà, noi preferiamo sventolare le bandierine.
    Anche adesso si preferisce far finta che i talebani rappresentino tutto l’Afghanistan, per andare via e lasciare una cospicua parte della popolazione in mano agli interessi talebani ed alle loro vendette.
    Quando un contingente smonta all’apice delle operazioni, a pagare sono sempre i più deboli, come le famiglie esposte ai clan armati. In occidente non si ha la più pallida idea di cosa sia l’Afghanistan, lo si vede come un omogeneo stato-nazione dove ci sarebbero i resistenti (talebani) contro i crociati dall’altra…
    La realtà è più complessa. E non è un male che ci siano interessi occidentali da perseguire o quel Paese sarebbe abbandonato nuovamente alla teocrazia che noi stessi abbiamo creato e ad un genocidio di massa.

    Siamo tutti responsabili della situazione, ma ancora più irresponsabile sarebbe lasciare un Paese distrutto a se stesso dopo aver contribuito a demolirlo da capo a piedi.

  • 2 Paolo
    12 Ottobre 2010 - 00:01

    Fassino dopo le corbellerie del ministro della difesa ha detto che il parlamento deve valutare se i livelli di sicurezza per i militari italiani sono adeguati certo non potrà chiederlo ai quattro cittadini-militari martiri di questi giorni, e neanche ai militari che vi operano anche perchè hanno consentito con un silenzio omertoso l’introduzione di norme che di fatto impediscono ai millitari di raccontare la situazione reale senza rischiare di finire sotto processo …..norme degne del regime fascista che credovo morte e sepolte per sempre…

  • 3 admin
    12 Ottobre 2010 - 07:54

    Amsicora

    Fassino ha poi corretto il tiro, sull’onda di un pronunciamento negativo del PD: niente bombe, dunque, secondo questo partito, ma dibattito parlamentare su sicurezza e ruolo degli italiani in Afghanistan. Meglio così, anche se il ritiro da questa missione, nata insieme all’invasione dell’Irak, è la misura più giusta. Ricordo che quando furono i sovietici a contrastare sul campo i talebani, gli USA e gli occidentali armarono questi ultimi e avevano come referenti Osama e il mullar Omar. In Italia i nemici dei talebani (che chiedevano la permanenza dei sovietici a sostegno del governo laico di Kabul) venivano chiamati sprezzantemente “kabulisti”, ed erano considerati dei nostalgici comunisti, antidemocratici. Forse allora, con Gorbaciov al governo, si sarebbe potuto concordare qualcosa di diverso del ritiro tout court dell’Armata rossa.

  • 4 Bomboi Adriano
    12 Ottobre 2010 - 10:37

    Tra un conflitto e l’altro, se proprio bisognava scegliere un governo, tantovalea proseguire a lavorare per la democrazia oggi. Ho seri dubbi che l’URSS avrebbe acconsentito ad una transizione democratica (oltre il monopartito) dell’Afghanistan.
    Oserei dire che un regime è quello meno indicato per sostituire un regime…

  • 5 Dome
    15 Aprile 2011 - 09:54

    eh, sì! cerchiamo di dare una mano a questi paesi più poveri! cerchiamo di trasmettere ai bambini la speranza di una vita migliore! è la speranza di una vita migliore parte dall’insegnamento! costruiamo scuole per questi bambini poveri!

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