Oggi ad Armungia si parla dell’opera di Lussu

25 Settembre 2010
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Giuseppe Caboni

Presentiamo la recensione di Giuseppe Caboni, amico e autorevole studioso di Emilio Lussu, al secondo volume dell’Opera omnia del “Capitano dei rossomori”, pubblicata ieri da “L’Unione Sarda”.
L’opera “La vita e le opere di Emilio Lussu” - secondo volume, a cura di Manlio Brigaglia, viene presentata ad ARMUNGIA presso il Museo Lussu, oggi, sabato 25 settembre alle ore 18.00.

Nell’aprile del ‘45 Emilio Lussu, con i tanti sopravvissuti nella lunga drammatica lotta contro il fascismo, si apprestava a “ricostruire” l’Italia, con lo sgomento di chi ha assistito ad un diluvio violento e irrazionale. Riproponeva ai lettori La Catena , il primo libro scritto in Francia alla fine del 1929, subito dopo la fuga da Lipari con Rosselli e Nitti, e di quel momento esaltante ricordava il clima, con il consueto fine umorismo. In quel breve volume, e poi più compiutamente in Marcia su Roma e dintorni , Lussu aveva descritto la battaglia difficile, impari, di quanti avevano tentato di resistere al fascismo, ed allo Stato che lo sosteneva, in Italia e in Sardegna, nei primi anni 20.
Proseguendo nel progetto di raccogliere tutte le opere del nostro grande conterraneo, l’Istituto sardo per la storia della Resistenza e dell’Autonomia, con le edizioni Aisara, ha pubblicato il secondo volume, a cura di Manlio Brigaglia: comprende gli scritti dal 1927 al ‘43, e quindi riguarda la lunga vicenda di “Giustizia e Libertà”, negli anni in cui il movimento fondato da Lussu e Rosselli preparava, in Francia e Italia, le forze e le idee per abbattere la dittatura che si era impadronita del nostro Paese.
Dopo il primo volume, curato da Gian Giacomo Ortu, che ha raccolto gli scritti più noti di Lussu, quelli relativi alla sua formazione morale e intellettuale (dalle radici, ad Armungia, all’estrema difesa, a Cagliari, contro l’assalto squadrista), questo secondo tomo descrive la sua crescita nella dura temperie del fascismo e del nazismo europeo; e l’ininterrotto impegno per costruire una prospettiva di solido socialismo democratico per l’Italia.
Brigaglia ha il grande merito di aver tenuta viva la memoria di quelle vicende, con le sue molte opere di analisi e attenta ricostruzione, sin dagli anni ‘70 del ‘900. Ed oggi completa questo grande quadro lussiano, che, insieme alle sue molte imprese editoriali e di storico segna l’altro grado della sua presenza intellettuale nella vita sarda ed italiana fra il 900 e l’inizio del nuovo millennio. Questo secondo volume, imponente (830 pagine) sarà presentato domani, alle 18, ad Armungia (museo Lussu).
I due volumi saranno presto presentati anche a Roma, nel centro culturale “Giustizia e Libertà” e all’Università di Sassari. Il progetto editoriale prevede la pubblicazione di altri 6 volumi. Il prossimo è quasi pronto. Curato da Luisa Plaisant, riguarda il periodo dal ‘43 al ‘48: il partito d’azione e l’Assemblea Costituente. Ma, per la prima volta, saranno studiate anche le esperienze di Lussu nel Psi e nel Psiup, saranno raccolti molti scritti sparsi e le lettere: per tutto ciò stanno lavorando Paolo Bagnoli, Mirco Bianchi, Alceo Riosa, Elisabetta Francioni, Renzo Ronconi.
Le opere di Lussu continuano intanto ad interessare, anche distintamente, gli editori e una vasta platea di lettori: negli ultimi anni sono stati ripubblicati più volte all’estero (in Austria, in Spagna, in Ungheria, negli Usa, in Francia, in Giappone) Un anno sull’altipiano e Marcia su Roma e dintorni ; in Italia La Catena, Teoria dell’insurrezione, Sul Partito d’Azione e gli altri, Diplomazia clandestina . Diversi, fra questi volumi, nelle edizioni originali (descritte nel volume curato da Ortu, grazie al contributo di Denise Sanna) sono visibili nel museo che Armungia ha dedicato a Emilio e Joyce Lussu.

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