Red
Forse il Governo Prodi sotto sotto parteggiava per il Comitato NO Dal Molin se ha emesso un provvedimento che - come dice il Tar Veneto – nell’ordinanza n. 435/2008 (resa il 18 e qui riportata per intero nella sezione documenti) presenta molti chiari profili di illegittimità. Il primo? L’ atto di consenso al Governo USA, in virtù del quale il Ministero della Difesa ha autorizzato l’insediamento, nell’aeroporto Dal Molin, delle “strutture dell’Esercito americano”, è stato espresso incredibilmente soltanto oralmente, e, dunque, “appare estraneo ad ogni regola inerente alla attività amministrativa e assolutamente extra ordinem, tale da non essere assolutamente compatibile con l’importanza della materia trattata e con i principi tradizionali del diritto amministrativo e delle norme sul procedimento, in base ai quali ogni determinazione deve essere emanata con atto formale e comunque per iscritto”. In altri termini, il potere amministrativo deve essere esercitato nelle forme e nei modi di legge, non può manifestarsi informalmente e in via di fatto. Per capirci, come ha fatto Soru quando ha prestato il consenso all’importazione dei rifiuti campani in Sardegna (quanto, in questo blog, abbiamo puntualmente rilevato). Inoltre, “l’assenso del Governo italiano risulta essere stato formulato, del tutto impropriamente, da un dirigente del Ministero della Difesa, al di fuori di qualsiasi possibile imputazione di competenze e di responsabilità ad esso ascrivibili in relazione all’altissimo rilievo della materia”. Quindi l’atto è viziato anche da incompetenza.
Inoltre, udite udite!, “è stata contestualmente autorizzata la pubblicazione del bando di gara, peraltro attualmente già esperito, senza che consti il rispetto delle normative europee ed italiane in materia di procedure ad evidenza pubblica per la assegnazione di commesse pubbliche e comunque senza alcuna giustificazione circa la praticabilità di legittime deroghe in ricorrenza dei necessari presupposti”. Insomma la gara è stata indetta in violazione della normativa italiana ed europea sugli appalti pubblici. Per capirci come avviene a La Maddalena per il G8! Per di più, non c’è stata, secondo, quanto disposto dal commissario straordinario On. Costa come condizione all’autorizzazione, la redazione di un progetto alternativo relativo in particolare agli accessi alla base. Non sono state sentite neppure le popolazioni (come a La Maddalena) in violazione del memorandum Italia/USA. E, dulcis in fundo, “sussistono gravi dubbi circa la conferenza e la riferibilità della VINCA rilasciata dalla Regione”. Anche a La Maddalena risulta sia stata omessa la VIA (la valutazione d’impatto ambientale). Molte buone ragioni, dunque, hanno reso agli occhi dei Giudici attendibile l’impugnazione in punto di diritto. E’ stato ritenuto esistente anche “il pregiudizio lamentato, configurabile anche in ordine all’impatto del consistente insediamento (e della connessa antropizzazione) sulla situazione ambientale, del traffico, dell’incremento dell’inquinamento e in ordine al rischio di danneggiamento ed alterazione delle falde acquifere. In considerazione di tutto questo, il Tar ha deciso “di sospendere l’efficacia dei provvedimenti impugnati, inibendo nei confronti di chicchessia l’inizio di ogni attività diretta a realizzare l’intervento e ciò sotto l’intervento ed il controllo degli organi del Comune di Vicenza competenti in materia di edilizia ed urbanistica”. I lavori sono pertanto bloccati, almeno per ora.
C’è da precisare che si tratta soltanto di un provvedimento cautelare provvisorio e che la sentenza, che definisce il giudizio, verrà emessa fra qualche mese. Prima ci sarà la pronuncia, sempre in sede cautelare, del Consiglio di Stato, che – com’è noto – è un giudice più sensibile alle ragioni del potere. Ne sapremo di più nell’arco di un mesetto (i tempi per la decisione del Giudice d’appello). Nel frattempo, però, le ruspe rimangono ferme.
Per quanto può interessare in Sardegna si tratta di un intervento con modalità molto simili se non identiche a quelle G8 di La Maddalena, anticipate da Soru nella vicenda rifiuti. E’ mancata qualunque consultazione delle popolazioni, gli interventi si svolgeranno in violazione delle procedure di legge e in segreto. Così La Maddalena vedrà sorgere alcuni grandi alberghi a cinque stelle per ultraricchi, che tanto piacciono a Soru. Per i rifiuti poi l’intesa di Soru con gli organi di governo è avvenuta in modo verbale e del tutto informale, senza neppure informare il Sindaco di Cagliari, mentre la legge sulla protezione civile prevede che i Sindaci dei territori interessati allo smaltimento dei rifiuti siano preventivamente sentiti e gli atti formali, che dispongono il trasferimento e lo smaltimento dell’immondezza, siano pubblicati nella Gazzetta Ufficiale. Il Presidente della Regione, poi, non ha mai spiegato su quale base giuridica ha potuto dare il consenso in violazione di una legge regionale, che vieta l’importazione dei rifiuti ordinari in Sardegna. All’arrivo delle navi abbiamo avuto anche una manifestazione di militarizzazione delle operazioni contro chi, in fondo, al porto canale difendeva la legalità regionale. L’unica differenza fra Vicenza e la Sardegna? Che a Vicenza hanno reagito con vigore; qui da noi, salvo piccole e meritorie minoranze (indipendentisti e oggi il Comitato Cuntra G8), tutti hanno acclamato gli interventi, nonostante la loro palese illegittimità (per i rifiuti – si ripete - viene violata manifestamente anche la legge regionale n. 6/2001) e la loro dubbia utilità. Dimenticavamo: a Vicenza, anche il nuovo sindaco PD è contro l’ampliamento della base USA; anzi è stato eletto da un ampio schieramento progressista anche per questa sua posizione. In Sardegna invece il nostro Presidente e la nostra maggioranza vogliono edulcorare un evento emblematico della mancanza di democrazia nelle decisioni mondiali con lo stanziamento di un milione di euro per iniziative, che in fondo, saranno solo di copertura. Molti ottimi spunti di riflessione per noi tutti e per il Comitato Cuntra G8, che sta lavorando in vista del summit di La Maddalena del prossimo anno.
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