Costituito il Comitato per il SI al referendum consultivo sul nucleare in Sardegna

5 Luglio 2010
8 Commenti


Antonello Murgia

Il 4 luglio a S. Giusta si è costituito il Comitato per il SI al referendum sul nucleare che dovrà essere indetto (data prevista non definitiva la prima domenica di novembre) dopo la raccolta, avvenuta gli scorsi mesi, delle firme necessarie. Sala piena e presenza di numerose associazioni della società civile, ma anche qualche partito (IRS, Rossomori, Verdi, PRC, etc.) e presidenza/moderazione affidata a Bustianu Cumpostu, anima dell’iniziativa.
Il compito che si è assunto il Comitato non è dei più facili, se si tiene conto della necessità, perché il referendum sia valido, che venga raggiunto il quorum del 33% e della attuale disaffezione degli elettori alle urne, tanto più per i referendum: e in questo caso non è neppure in ballo l’approvazione/revoca di una legge, ma solo la possibilità di esercitare una pressione ed un indirizzo nei confronti di chi governa.
A complicare ulteriormente le cose c’è la recente sentenza della Corte Costituzionale che riconosce allo Stato la competenza esclusiva in materia di energia nucleare: è facile prevedere che un’eventuale vittoria dei SI verrebbe impugnata dal Governo con buone probabilità di successo.
Per completezza va detto che non è che il ricorso al nucleare in Italia sia proprio in discesa: la pur preoccupante crisi economica in corso rende difficili da reperire le ingenti somme per costruire le centrali (circa 5 miliardi di € ad impianto, che non potranno, se non in modo marginale essere reperiti fra i privati).
Si tratta di una sfida complicata che, come ha peraltro evidenziato chiaramente Cumpostu, per avere concrete chances di vittoria deve cercare di coinvolgere il massimo possibile di cittadini e di loro organizzazioni, possibilmente andando a pescare anche fra quei partiti di centrodestra che a livello nazionale hanno votato il ritorno al nucleare. Per fare questo è evidente che l’impegno del Comitato deve essere circoscritto al tema energetico (confronto in termini economici e sanitari del nucleare con le energie rinnovabili) e dello stoccaggio delle scorie nucleari. E’ chiaro che i partiti hanno non solo il diritto, ma il dovere di esprimere una linea politica chiara sul tema e anche su ciò saranno giudicati. Ma non possono utilizzare il Comitato per battaglie di altra natura (per es. l’indipendentismo), del tutto legittime se condotte con le armi della democrazia, ma che condannerebbero a sconfitta sicura questa battaglia contro il nucleare. Perciò mi sembra occorra:
· chiarire l’ambito di intervento del Comitato;
· verificare e reperire le risorse umane necessarie (per es. per Cagliari e area metropolitana almeno 50 persone che, a gruppi di 3-4, si alternino in banchetti e/o volantinaggi su piazze e mercati);
· produrre materiale informativo condiviso.
Insomma, il referendum è l’occasione per aprire in Sardegna una stagione di riflessione collettiva sulle politiche energetiche e relative implicazioni e in quanto tale, a mio avviso, va utilizzato. Senza caricarlo di troppe valenze che potrebbero suscitare nell’elettorato aspettative alle quali esso non può dare soddisfazione. E, dall’altro lato, per evitargli significati tipo ordalia emersi nel corso del dibattito: l’eventuale mancato quorum non costituirebbe una condanna divina inappellabile, ma un risultato messo in conto che non sminuirebbe l’importanza e l’utilità della campagna informativa di massa.

8 commenti

  • 1 Efis Pilleri
    5 Luglio 2010 - 12:29

    In particolare bisogna lavorare perchè non operi il boicotaggio della TRIPLICE sindacale che già produsse effetti nefasti nel referendum contro l’introduzione dei rifiuti radioattivi….

  • 2 Bomboi Adriano - Ass.ne U.R.N. Sardinnya
    5 Luglio 2010 - 12:54

    Sono d’accordo con l’articolo di Antonello Murgia, bisogna evitare che il senso del Comitato venga svuotato da terze iniziative che potrebbero quindi danneggiarne l’esito - che sarà comunque simbolico ma politicamente importante per dare un messaggio di opposizione al Governo sul tema. Ieri non sono riuscito ad andare fino a Santa Giusta causa impegni, ma non mancherà l’apporto della nostra associazione non appena si avranno maggiori informazioni sul lavoro che si intende portare avanti. Il problema è proprio il fatto che singoli esponenti di alcuni movimenti che hanno partecipato l’hanno fatto solo a scopo personale o per tastare il terreno, e non in base ad una decisione consensuale del proprio movimento di appartenenza nel merito della giornata. Serve quindi partecipazione effettiva da parte di tutti per evitare che divenga solo una velleitaria passerella in cui ci si fa pubblicità per dire: “Io sono contro il nucleare”, per poi non partecipare alle iniziative che eventualmente questo Comitato adotterà. Tutto ciò è il prodotto di una manifesta disarticolazione politica e personalistica tra sigle (anche programmaticamente affini), mentre contemporaneamente, dagli stessi fronti si persiste nel lanciare maldestri attacchi e congetture (basate su non si sà quali valutazioni) contro l’ipotesi di strutture unitarie che potrebbero coordinare meglio la portata di simili iniziative, come quest’articolo sul Manifesto Sardo: http://www.manifestosardo.org/?p=4439 Mentre invece sono ben diversi gli ideali di riferimento entro i quali abbiamo avvicinato varie personalità a rilanciare l’idea del “Partito Nazionale Sardo”, che sono i seguenti: http://www.sanatzione.eu/2010/07/se-2-piu-2-non-fa-4-chi-come-e-perche-dovrebbe-fondare-il-partito-dei-sardi/ Un saluto.

  • 3 Antonello Murgia
    5 Luglio 2010 - 14:01

    All’assemblea ha partecipato il segretario (se non ho capito male) della CISL territoriale di Oristano, il quale ha manifestato un appoggio incondizionato all’attività del Comitato. Poiché per disfare un matrimonio basta uno, ma per farlo è necessario essere in due, l’esito positivo dipenderà dalle 2 parti. Io sono convinto che i sindacati non possono accettare un programma basato sul nucleare che invece che sviluppo porterebbe impoverimento perché (oltre a tutti i problemi ambientali e sanitari) sottrarrebbe ingenti risorse ad altri programmi. Vedo quindi il sindacato come alleato naturale del Comitato: tutto dipenderà da come si sviluppa il confronto

  • 4 Riccardo
    5 Luglio 2010 - 14:21

    Manca un’adeguata informazione. Sia nei titoli che al tg regionale si parla di un generico comitato per il SI, senza neppure scendere nei dettagli (gli interessi che ci governano vogliono imporci il nucleare e tenerci disinformati) tanto che a sentire il servizio sembrava che il comitato fosse per il SI al nucleare!
    Altro che nucleare, in padania se lo facciano e se lo tengano e si facciano una bella insalata di scorie per cena.

  • 5 cristiano sabino
    5 Luglio 2010 - 15:01

    la questione da porre in maniera chiara è quella sul “diritto a decidere del popolo sardo”, ovvero sulla sua sovranità, altrimenti questo comitato è del tutto inutile.
    se non abbiamo il coraggio di porre la questione della sovranità e dell’autodeterminazione non ha senso spendere energie per fare propaganda referendaria, appunto perché tanto lo Stato impugnerà la volontà popolare reclamando l’”interesse nazionale” (italiano ovviamente) andando avanti manu militari.
    non si tratta di cavalcare il comitato per finalità indipendentiste, si tratta invece di porre al centro del dibattito referendario il diritto a decidere del popolo sardo della sua vita e della sua terra!

  • 6 Giacomo Meloni / CSS
    5 Luglio 2010 - 16:38

    Sono stato il primo nell’intervento a sottolineare la necessità che al Comitato per il SI per il Referendum contro le Centrali Nucleari fossero coinvolti tutti i Sindacati Confederali presenti in Sardegna che,oltre la CGIL-CISL-UIL ,sono la CSS -UGL-CISAL-CONFSAL ed i Sindacati di Base RDB-CUB e USB (Unione Sindacale di Base )
    Partivo dal documento confederale posto a base dello sciopero generale in Sardegna e della grandiosa Manifestazione dei 50 mila a Cagliari,documento in cui viene detto con chiarezza che i Sindacati Confederali sono contro le Centrali Nucleari ed il Deposito delle Scorie nucleari nell’Isola.Coerenza vuole che,perciò la CGIL-CISL-UIL a tutti i livelli,e non solo la CISL di Oristano,aderiscano al Comitato per il SI.
    Ricordavo che proprio sulla base di questo impegno e quello sul Nuovo Sviluppo eco-sostenibile della Sardegna,la CSS aveva aderito allo Sciopero Generale e alla Manifestazione a cui era presente con uno spezzone numeroso,con bandiere della CSS e di tutti i movimenti e partiti indipendentisti dietro uno striscione gigantesco con la parola d’ordine:”AUTODETERMINATZIONE DE SU POPULU SARDU-SVILUPPU-TRABALLU-ISTATUTU-SARDIGNA LIBERA E SOBERANA “.
    Voglio ricordare che la Confederazione Sindacale Sarda,oltre ad essere stata nel Comitato organizzatore per la raccolta delle firme,per primo
    tra i Sindacati ha aderito al Comitato per il SI.

  • 7 Marco Cannas
    5 Luglio 2010 - 22:20

    Deu nau ca no toccara a abettai is atrus, poita ca pensu ca is chi fainti politiga e sindaxcau custas cosas dhas scinti!! Est de biri si is chi si funti ghetaus in manu’e “sinistra ecologia e libertà” ita ant a bolli fai, Sinistra demogratiga, is cunfederalis e is atrus chi nanca bollinti su beni’e sa sardigna. Trancuillu Cristianu, ca depeus tenni a menti sa Soberanìa e s’Autodeterminatzioni in custa campagna, bisongiara a fai a biri cumprendi a sa genti ita seus narendi totu a una boxi!| Ady, no nti ndi disprxara, ma a liggi certus articulus de cussu giornali a no atrus no si serbiri, est a perdi tempus!! Funti positzionis beccias de dhini timiri a sbidhiai su pipiu de sa brenti’e sa mamma!! Seu annus chi dhus intendi a ustus chi funti abbarraus orfunus de totu, candu mai funti stetius de manca? Imoi doneusidha de fai, deu apu giai pinniccau in sa scuadra su cunsilleri provintziali Angelu Cremone, cras depu intendi su segretariu sardu de sa FISMIC e su sindigu’e Gonnesa, cunsilleri regionali de su PD.

  • 8 Giacomo Meloni / CSS
    6 Luglio 2010 - 01:36

    COMITATO “SI NONUCLE”
    COMITATO PER IL “SI “ NEL REFERENDUM CONSULTIVO SUL NUCLEARE IN SARDEGNA
    Email comitato.si.nonucle@tiscali.it – Rif. Provvisorio Tel/fax - 0784/415249 - 348/7815084

    COMUNICATO STAMPA
    COSTITUITO IL COMITATO PER IL “SI “ NEL REFERENDUM CONSULTIVO SUL NUCLEARE IN SARDEGNA

    Presso il locale comunale Centro Giovanile OPEN SPACE via Giovanni 23° n. 360 - SANTA GIUSTA il giorno domenica 4 luglio 2010 alle ore 16.00.
    Su invito di Sardigna Natzione Indipendentzia,si è costituito il Comitato Promotore del referendum consultivo contro il nucleare, i cittadini sardi organizzati o no, senza nessuna discriminante di schieramento politico si sono riuniti, presso il Centro Giovanile di SANTA GIUSTA via Giovanni 23° n. 360, il giorno domenica 04/07/2010 alle ore 16.00 , ed hanno costituito il COMITATO PER IL SI nel referendum consultivo promosso in base alla legge regionale n.20 del 1957 per chiamare i sardi a pronunciarsi sul seguente quesito “ Sei contrario all’installazione in Sardegna di centrali nucleari e di siti per lo stoccaggio di scorie radioattive da esse residuate o preesistenti?”.
    In una sala affollata, dopo il saluto e l’adesione all’iniziativa da parte del sindaco di S. Giusta Angelo Pinna il dibattito, coordinato da Bustianu Cumpostu e Claudia Zuncheddu è stato animato dagli interventi da parte dei rappresentanti delle organizzazioni politiche e sindacali, dei Sindaci, dei comitati locali nonucle e dei singoli cittadini che comunicando la loro adesione hanno tutti convenuto che contro il nucleare in Sardegna il popolo sardo e dunque anche tutte le espressioni politiche, culturali, economiche e religiose devono trovarsi uniti e decisi.

    LA LISTA DI ADESIONE ALLA COSTITUZIONE DEL COMITATO PER IL MOMENTO E’ LA SEGUENTE ( Ulteriori adesioni potranno arrivare via email entro sabato 10 luglio, data di convocazione del comitato esecutivo )
    In ordine casuale i costituenti il comitato sono;
    COMITATO ATERA ENERGIA PRO SARDIGNA
    PROVE DI UN MONDO DIVERSO
    RIFONDAZIONE COMUNISTA
    CAGLIARI SOCIAL FORUM
    PARTITO SARDO D’AZIONE
    VERDI
    ROSSO MORI
    IRS – Indipendentzia Repubrica de sardigna
    SARDIGNA NATZIONE INDIPENDENTZIA
    A MANCA PRO S’INDIPENDENTZIA
    CSS CONFEDERAZIONE SINDICALE SARDA
    COMITATO DI LIBERAZIONE NUCLEARE
    FORTZA PARIS
    SINISTRA CRITICA
    COLLETTIVO ANTICAPITALISTA SARDO
    CISL ORISTANO
    SINDICADU DE SA NATZIONE SARDA
    COMITATO NO-NUKE
    COMITATO GETTIAMO LE BASI
    LA PERGAMENA
    ASSOCIAZIONE 2000 RESISTENZE – MONASTIR
    CIRCOLO PD S. GIUSTA
    COMITATO – SI SES DE ACORDU .. MOVIDI – NO AL NUCLEARE
    COMITATO NO NUCLEARE DI SILI’
    COLLETTIVO COMUNISTA (M.C.) - NUORO
    COMITATO PRO SI – SULCIS IGLESIENTE
    COOP. SOCIALE GIARDINO APERTO
    COMITATO DELLA PLANARGIA DI BASE
    COMITATO NO AL NUCLEARE DI SASSARI
    ATERA TERRALBA
    ASSOCIAZIONE CULTURALE “AI BILOZZIU” PATTADA
    COLLETTIVO ANTICAPITALISTA SARDO
    SEZIONE PSD’AZ OLIENA
    COMUNE DI S. GIUSTA
    COMUNE DI MILIS
    COMUNE DI OLZAI
    COMUNE DI THIESI
    COMUNE DI TISSI
    COMUNE DI LACONI
    (Se qualche adesione è stata omessa ce ne scusiamo e vi preghiamo di comunicarcela via email)

    Le adesioni sono aperte fino a sabato 10, per tale data verrà convocato il comitato per procedere all’organizzazione della campagna referendaria.
    Per tale data molto probabilmente si saprà la data di indizione del referendum.
    In un incontro già chiesto alla presidenza della giunta regionale, il Comitato Promotore chiederà che venga fissata entro la prima decade di novembre.
    Saluto tutti chin coro e amistade manna.
    S. Giusta 04/07/2010 (coordinamento provvisorio)
    BUSTIANU CUMPOSTU

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