In libreria il volume di Raggio: da Soru a Cappellacci

20 Maggio 2010
Nessun commento


Red

Venerdì 21 maggio 2010 dalle ore 17.30 nell’ Aula Magna della Facoltà di Scienze Politiche – Via Sant’Ignazio 78 , verrà presentato il libro di Andrea Raggio “Cronaca di una legislatura. Da Renato Soru a Ugo Cappellacci (2004-2009)”, introduzione di Gianluca Scroccu, Aipsa edizioni 2010.
Intervengono Mariarosa Cardia, Aide Esu,.Annamaria Baldussi, Gianluca Scroccu. Sarà presente l’autore.
E’ un’ottima occasione per una riflessione su una fase particolare della vita regionale fra entusiasmi, delusioni e ritorno a “su connottu”, ad una piatta navigazione a vista fra clientelismi, scandali a fronte di una crisi drammatica che richiederebbe ben altre risposte.
Noi abbiamo gia presentato questo libro e ne riparleremo dopo la sua presentazzione, chiedendo impressioni e recensioni, per ora ecco la

Lettera di un lettore ad Andrea Raggio

Ma come, Onorevole, io Le chiedo un intervento sul Presidenzialismo per la rivista (Partecipiamo per il bene comune) e Lei scrive addirittura un libro! Lo leggerò molto volentieri e lo consiglierò (come ho già iniziato a fare) a gente di sinistra che ha preso col sorismo una sbandata di portata così grande da tradire i valori della democrazia, che sono sempre “orizzontali”, mai “verticali”. Le “democrazie” plebiscitarie, che vanno di moda oggi in Italia, sia a destra che a sinistra, sono il risultato di una abdicazione quasi completa al diritto e al dovere di condizionare scelte di governo della cosa pubblica. Bisognerebbe studiare dal punto di vista sociologico e della psicologia di massa quali sono i fattori che generano questi bisogni totalitari in una grande massa di persone. Il sorismo, come il berlusconismo, è il risultato finale di un malessere profondo della politica, che per cercare di rimediare al caos e alla confusione in cui è caduta semplifica affidandosi a figure monocratiche, che si circondano per ogni dove di servi obbedienti e plaudenti. Aumentando la confusione.
La mia formazione culturale e politica mi impedì istintivamente di riconoscere in Renato Soru un messia. In politica non sono capace di accettare unti. Vedere tanta gente appiattita nella “venerazione” (ho messo le virgolette, ma ho esagerato) del divo mi preoccupò allora non poco. Poiché ancora oggi esiste un atteggiamento acritico nei confronti di quella stagione, addirittura nostalgico, è assolutamente necessario che chi può, chi ha autorevolezza, parli e ne scriva.
Ci vorrebbe l’indizione di un “Concilio Vaticano II” della Democrazia per obbligarci tutti a riflettere, per avere chiari punti di riferimento, per sapere dove andare.
Auguro al Suo nuovo libro molta fortuna.
Un caro Saluto
Aldo Lobina

0 commenti

  • Non ci sono ancora commenti. Lascia il tuo commento riempendo il form sottostante.

Lascia un commento