La cricca: affari col vento in poppa

18 Maggio 2010
3 Commenti


Paolo Mureddu

Riassumiamo quel che emerge dalla cronaca giudiziaria di questi giorni.
Facciamo un poco di cronologia sugli atti della Giunta Regionale.
Atto I: vengono eliminate le norme di vincolo e di programmazione fatte dalla Giunta SORU, per consentire che si possano realizzare più facilmente i parchi eolici anche al di fuori delle aree industriali o compromesse.
Atto II: viene nominato direttore dell’ARPAS Ignazio Farris. E’ molto probabile che non abbia i titoli per ricoprire quell’incarico. Non ha sicuramente cinque anni di direttore generale, titolo necessario per diventare direttore di ARPAS.
Vale in questo caso la certificazione di Flavio Carboni e di Denis Verdini. Così viene nominato Ignazio Farris.
Atto III Nove settembre 2009: prima stesura per il confronto pubblico del Programma regionale di sviluppo. Pagina 117 ultimo comma “Si guarda inoltre con particolare interesse alle nuove sperimentazioni che riguardano ottenimento di energia da impianti eolici - off shore, l’energia mareomotrice etc., in quanto questi campi sono in continua e rapida evoluzione e potrebbero anche consentire l’inserimento delle imprese sarde nelle filiere produttive ad elevato contenuto tecnologico“.
Scoppia la ribellione sull’Oristanese e la proposta viene cancellata dal testo definitivo. Troppo sfacciata! Rei e confessi del progetto di realizzare i parchi eolici sul mare. Quelli che rendono di più e che si realizzano con le approvazioni del ministero delle Infrastrutture e dell’Ambiente. E comunque palese l’intento di facilitare le grandi imprese.
Atto IV: la Giunta delibera la costituzione di un soggetto pubblico regionale che abbia l’esclusiva sulla gestione dei parchi eolici. Non perché debba realizzarli ma per affidarli a “primarie imprese”. Affidarli, come è evidente, con concessioni dirette.
Ragioniamo sui fatti:
- ARPAS doveva diventare il soggetto predisposto a garantire la fattibilità ambientale di parchi eolici, sottraendo all’Assessorato dell’Ambiente il potere e la funzione di valutare l’impatto ambientale. Per questo la nomina di Farris.
- L’agenzia regionale doveva far apparire che la concessione a realizzare i parchi eolici doveva andare in capo a un soggetto pubblico. Per questo è stata deliberata la sua costituzione.
L’agenzia regionale avrebbe fatto gli affidamenti direttI a primarie ditte per la realizzazione degli impianti.
Sembra che le non ancora individuate primaria ditte abbiano versato a Flavio Carboni i fondi neri per aver garantite le future concessioni dirette. Questi fondi stanno cercando i magistrati in Lussemburgo e in Vaticano.
Abbiamo fiducia nella magistratura.
Ma, politicamente, questa successione di atti e fatti dicono che, appena eletta questa Giunta, il suo Presidente e, probabilmente, alcuni Assessori si sono organizzati non per il buon governo ma per i loro “buoni affari”. In danno dei Sardi.

3 commenti

  • 1 Marco
    18 Maggio 2010 - 13:35

    Ad onor del vero, i vincoli per la realizzazione degli impianti in aree industriali e compromesse, previsti dalla precedente disciplina, vennero mantenuti, con l’aggiunta della specifica “oltre la fascia dei 300 metri”, che nell’art 18 abrogato, non era presente.

    LEGGE REGIONALE 7 agosto 2009, n.3
    Disposizioni urgenti nei settori economico e sociale
    http://www.regione.sardegna.it/j/v/80?s=121612&v=2&c=6694&t=1
    […]

    Art. 6
    Disposizioni in materia di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili
    […]
    8. Nella legge regionale n. 2 del 2007 l’articolo 18 è sostituito dal seguente:
    “Art. 18 (Energia rinnovabile-eolica)
    1. In base alle indicazioni del Piano paesaggistico regionale la realizzazione di nuovi impianti eolici è consentita nelle aree industriali, retroindustriali e limitrofe, anche se ricadenti negli ambiti di paesaggio costieri oltre la fascia dei 300 metri, o in aree già compromesse dal punto di vista ambientale, da individuarsi puntualmente nello studio specifico di cui all’articolo 112 delle norme tecniche di attuazione del Piano paesaggistico regionale.”.

  • 2 Marco
    18 Maggio 2010 - 16:30

    Non trovo nulla di scandaloso nel citato possaggio della prima stesura del programma regionale di sviluppo: “Si guarda inoltre con particolare interesse alle nuove sperimentazioni che riguardano ottenimento di energia da impianti eolici - off shore, l’energia mareomotrice etc., in quanto questi campi sono in continua e rapida evoluzione e potrebbero anche consentire l’inserimento delle imprese sarde nelle filiere produttive ad elevato contenuto tecnologico“

    Anzichè liquidare e demonizzare sempre tutto con atteggiamenti di chiusura ideologica e demagogica, i politici sardi farebbero bene a tenersi sempre ben aggiornati relativamente ai progressi tecnologici in questi settori. Non solo per essere pronti a recepire nuove e promettenti tecnologie, ma anche per inserirci noi stessi nelle filiere produttive e di ricerca volte a sviluppare le medesime.

    In riferimento all’eolico off shore rammento che una società Norvegese ha realizzato e sta sperimentando una particolare turbina eolica galleggiante, l’Hywind, ancorabile con 3 cavi d’acciaio a fondali dai 120 ai 700metri. Funziona in pratica come un enorme galleggiante da pesca. Questa tecnologia, se si confermerà valida ed economicamente conveniente, consentirà di installare impianti eolici ben più al largo degli impianti tradizionali, intercettando venti di maggiore entità, e senza arrecare disturbo al paesaggio e alla navigazione. Con simili tecnologie altrochè se avrebbe senso puntare sulle installazioni off shore.

    vedasi:

    http://www.altaresa.it/energia-eolica/hywind-primo-aerogeneratore-galleggiante/

    http://www.gooddeal-hunting.com/blog/wp-content/uploads/2009/06/windturbinecollage-thumb.jpg

  • 3 Democrazia Oggi - Ma voi lo prendereste un caffé con Flavio Carboni?
    19 Maggio 2010 - 07:10

    […] tutto inadeguato a guidare una Regione problematica come quella sarda. Sull’eolico poi ha ragione Paolo Mureddu. Di per sé la “pubblicizzazione” non prova alcunché in favore del presidente, poiché, col […]

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