Roberto Loddo - Ass. 5 Nov. “per i diritti civili” -Irene Testa - Ass. “Il detenuto ignoto”
Le carceri sarde rimarranno luoghi di sofferenza, discariche umane illegali, incivili e anticostituzionali. I detenuti sardi continueranno ad essere ammassati e dimenticati nelle celle come prima. Lo stralcio nel ddl “svuota carceri” dell’articolo che prevedeva la sospensione automatica della detenzione con la messa alla prova presso i servizi sociali, delude le aspettative di tutta la comunità penitenziaria. Una scelta in contraddizione con la Corte Europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo che ha evidenziato come il sovraffollamento delle carceri italiane rappresenta un trattamento inumano e degradante. Lasciando la facoltà ai magistrati di decidere se mandare ai domiciliari un detenuto, il senso del ddl verrà stravolto e risulterà un provvedimento inutile perché non avrà nessun effetto deflattivo.
Con la sola distinzione dell’On. Rita Bernardini, radicale eletta nel Pd, tutti i partiti politici presenti in Commissione Giustizia alla Camera hanno votato a favore dello stralcio della messa alla prova. Un voto che non tiene conto delle drammatiche condizioni dei detenuti ma solo dell’interesse esclusivo nello strumentalizzare false rivendicazioni di sicurezza, ordine e repressione provenienti dallo stomaco dell’opinione pubblica. Una vergognosa strumentalizzazione funzionale a raccogliere consenso elettorale sulla pelle dei 67 mila cittadini privati della libertà personale.
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