A Bersani gli girano le balle e cazzia Santoro & C.

3 Maggio 2010
Nessun commento


Massimo Marini

Se Santoro & C. hanno in mente, in modo assolutamente legittimo s’intende, di provare a rifondare il PD come sta trapelando in questi giorni, lo facciano pure e anzi forse troveranno in me addirittura un sostenitore, soprattutto se come si dice saranno della partita gente come Vendola, Marino, Civati, Rodotà. Ma che lo si faccia con onestà e correttezza però: fatevi la tessera (ma anche no, non sono un fan delle schedature), entrate nel PD, create un’area o un movimento (o confluite in quello mariniano “Cambia l’Italia”) e lavorate con la forza delle idee in modo trasparente e pulito. Non si utilizzi in modo piuttosto berlusconiano il potere mediatico per sentenziare e dare parvenza di oggettive verità cose che sono nelle migliori delle ipotesi opinioni, e nelle peggiori vere e proprie falsità. Travaglio è la punta di diamante di questo giochino, dato che sfrutta la credibilità che si è costruito come giornalista di giudiziaria - e lì è il numero uno indiscusso visto che si parla di dati, prove, documenti - per sentenziare in cose che non capisce o conosce a fondo (per sua stessa ammissione) come economia, politica estera, attività parlamentari, e più in generale per ammantare di infallibilità ogni opinione che esprime. Perché altrimenti si diventa ridicoli e soprattutto irrispettosi nei confronti di chi quotidianamente, a tutti i livelli, lavora in modo serio, competente e appassionato, per tentare di raddrizzare questo Paese. Ma davvero vogliamo credere che il più grosso partito progressista europeo (per numero di iscritti), un partito votato da più di un italiano su 4, un partito erede delle culture alla base della Costituzione e della democrazia di questo Paese, sia composto da inetti e grigi burocrati, e votato da disperati privi di alternativa? Ma non ci rendiamo conto che se sposiamo questa linea distruttiva e sterile non arriviamo da nessuna parte, al massimo al 4% di Grillo o al 10% (quando ci arriva) dell’IDV?
Ieri finalmente al Segretario gli sono girate le balle e ha cominciato a rispondere a tono: prima a Santoro, che ha provato a dare la colpa dei continui appelli fatti dai cittadini elettori a Napolitano proprio al PD, incapace secondo il suo giudizio di fare una adeguata opposizione in Parlamento - ricordandogli che in Parlamento si va avanti a colpi di decreto, anche in materia economica, e che la maggioranza ha un vantaggio di 100 deputati, e che nonostante ciò il PD qualcosa riesce a portare a casa; poi alla Rangeri che contestava l’appoggio tiepido del PD al referendum sull’acqua - ricordando l’effetto boomerang di un eventuale fallimento, e la totale impossibilità di formulare alternative e proposte spendibili in Parlamento qualora si scegliesse di buttarsi corpo e anima nel referendum. E infine a Travaglio, video da vedere assolutamente. Ad un certo punto gli tremava persino la voce al Segretario e ha ammutolito tutti, in primis proprio Travaglio incapace di rispondere alle sue domande. Solo la vocina stridula della Rangeri si è insinuata per dire che forse il PD starà pure con gli operai sardi, ma sono gli operai sardi a non stare con il PD. Affermazione che si commenta in parte da sola - probabilmente la giornalista del Manifesto che normalmente si occupa di programmi televisivi (?!) non ha chiaro cosa significhi la disperazione della perdita dell’unica fonte di reddito, che può portare anche a dare credito, magari incautamente, alle promesse elettorali del ricco e potente premier - e in parte viene pure smentita dagli interventi dall’isola dei cassintegrati (”il nostro segretario deve fare di più”).
Basta con il tiro al piccione, basta con le polemiche sterili e inconcludenti, basta con i vaffa e con i nastrini colorati (c’è un tempo per tutto), basta con gli atteggiamenti da professorini che hanno in tasca la verità ma non la tirano mai fuori. Vogliamo cambiare l’Italia davvero? Viviamo il PD,inondiamolo di acqua fresca e pulita, che così va via tutto lo sporco, e diamo finalmente inizio alla rivoluzione culturale e democratica in modo onesto e costruttivo.

0 commenti

  • Non ci sono ancora commenti. Lascia il tuo commento riempendo il form sottostante.

Lascia un commento