Andrea Pubusa
Quando desidero sapere qualcosa della politica regionale dall’interno, chiamo il mio amico Gavino al telefono. Sentite cosa mi ha detto stanotte…
- Ciao Gavino, scusa per l’ora, ti chiamo per avere notizie sulla politica regionale…
- Cosa vuoi sapere, qui non si muove nulla…
- Beh nulla mi sembra esagerato…
- Nulla, niente di niente…Salvo che tu per politica non voglia intendere qualche assunzione soprattutto nelle Asl, incarichi ben remunerati con millimetrica precisione spartitoria: uno al Pdl, uno all’Udc, qualcosa agli altri quanto basta…
- Ma non sarai un tantino disfattista…
- Ma cosa vuoi che accada che abbia dignità di essere qualificato politico se innanzitutto, per fare questa maggioranza, hanno ammazzato un partito…
- Un partito?
- Beh sì il Psd’az. Anche quando era al lumicino come rappresentanza, manteneva una sua vivacità, una sua dignità: Giacomo Sanna e Paolo Maninchedda lo hanno privato dell’anima…
- Ma no! Paolo mi pare stia lavorando al concetto d’indipendentismo…
- Ma dai! Starà pure affinando il concetto, ma in pratica ha ridotto il Psdaz ad un’appendice del centrodestra…
- Ho sempre pensato che volesse giocare in Sardegna un ruolo rispetto al PdL simile a quello che la Lega svolge in campo nazionale con Berlusconi…
- Sì anch’io, ma qui non c’è una battaglia che il Psd’Az abbia ingaggiato sui temi classici del sardismo. Pura navigazione a vista, credimi, con qualche spartizione di risorse, con quanto consegue…
- Un peccato, Paolo è intelligente ed è tenace…
- Sì molto, ma con l’indipendentismo teorico e la pratica subordinazione al PdL, la tenacia e l’intelligenza vanno a farsi benedire…Un po’ di propaganda, di fumo negli occhi e via…
- Ma quanto può durare?
- Beh certo, dura poco, alla fine il giochetto diventa palese e ci lasci le penne…
- Del resto ci sono i Rossomori che incalzano, sembrano più credibili…
- Ma con un vecchio notabile come Muledda alla guida non vedo grande prospettiva, anche se ci possono essere sviluppi imprevedibili…
- Cioè?
- Come sai, Soru è in sofferenza nel PD. In fondo, non è mai riuscito a ridurlo in suo potere, neanche quando era sugli altari. Immaginati oggi! In questa tornata elettorale non gli danno neanche gli scarti.
- Ma ho sentito qualcuno dei suoi seguaci parlare di primarie…
- Cosa gliene frega a Soru delle primarie! No, è più probabile che se non sfonda nel PD, nel senso di assumerne il comando, non escluda di creare una nuova forza politica, integrando i Rossomori e accentuando i caratteri identitari sardisti…
- Ma non andrebbe lontano… una buona fetta del PD rimarrebbe fuori…
- Fuori sì, ma non ostile. Tieni conto che ormai, anche lì si fa solo conta di poltrone, che il radicamento sociale è pari a zero…
- Ed allora pensi che Soru potrebbe rilanciare un’operazione tipo “Progetto Sardegna”, con un pezzo del PD, i Rossomori ed altri…
- Spaccare il PD per poi recuperarlo come alleato non è difficile…In fondo i partiti sono liquidi e non sono molto schizzinosi se uno entra o esce o se forma una forza autonoma interna/esterna. L’importante che si faccia massa elettorale. Del resto, Cabras non ha mantenuto in piedi “Federazione democratica” anche quando era segretario dei DS e del PD?
- Soru in un sol colpo diverrebbe così di nuovo il leader del centrosinistra, con l’appoggio tutti, perfino delle sigle della sinistra radicale…
- Ma sì, a quelli basta qualche posticino e sono tacitati…Poi il PD anche in Sardegna come partito non esiste…
- E pure il PdL mostra segni di sfaldamento…
- Beh, finiani in Sardegna ce n’è e ci sono divisioni clamorose nella ex Forza Italia. Del resto anche alle provinciali di Cagliari c’è la vicenda dei due candidati…
- Certamente Massidda non può essersi esposto così senza coperture nazionali…
- Certo, è così…
- In questo contesto di sfaldamento dei due maggiori partiti, un personaggio come Soru potrebbe venir fuori come leader forte, il solo capace di dare prospettiva…
- Sì, potrebbe cavalcare la delusione e l’incazzo dei sardi: “avete visto? Senza di me c’è il caos; solo io posso ridare all’Isola una governo forte in contrapposizione puntigliosa e orgogliosa al Governo nazionale…”
- Il salvatore della patria, una forte vena populistica e il gioco è fatto!
- Sì proprio così…
- Che orrore!
- Certo, è terribile. Ma all’orizzonte non si vede altro.
6 commenti
1 Serenella
27 Aprile 2010 - 07:27
Quoto in toto.
2 andrea argiolas
27 Aprile 2010 - 10:20
Boh,
prima è una meteora
poi è un pericolo populista
populista?
e perchè?
perchè cavalca l’incazzo, o la scazzo, a seconda dei punti di vista: cioè, perchè fa quello che dovrebbe fare il pd, se solo ci fosse, se fosse partito, se non fosse quel partito di centro a indole conservatrice e spartitoria abile nel perdere e nel prendersi a schiaffi da solo.
progetto sardegna? ma magari!!
ma il psdaz non era molto ben visto, anche in questo sito, prima delle elezioni? Non era l’unica via d’uscita all’astensione?
boh boh
Magari Paolo è tenace, però - si fa per scherzare - Renato aumenta di sicuro l’audience
3 Marco
27 Aprile 2010 - 11:49
Uno degli errori più grossi commessi da Soru sul piano della strategia politica ritengo sia stato lo scioglimento di progetto sardegna per tentare la conquista del pd.. Forse mosso in questo anche dall’ambizione di estendere il suo orizzonte di influenza politica oltre i confini regionali. Forse confidando di ottenere così il sostegno romano alla sua ledership regionale. Soru non è uomo di squadra, di partito, è uomo di comando. Ormai dovrebbe essersi reso conto che questo ruolo, perlomeno in sardegna, avrebbe potuto e potrebbe continuare a esercitarlo più efficacemente sulla coalizione alla testa di un suo movimento. (vedi berlusconi con forza Italia) e in modo più confacente alla propria indole. Progetto sardegna al suo esordio raggiunse 8%. Le sue liste avrebbero certamente ottenuto risultati maggiori se si fossero presentate alle ultime regionali. Gli stessi rossomori probabilmente non sarebbero mai nati. Strutturerà sardegna democratica in partito?. Le previsioni di Pubusa son verosimili.
Le alternative che Soru ha dinanzi sono quindi 2. O insistere col PD e dunque primarie al suo interno, o tentare di coagulare la coalizione alla testa di un suo movimento. Vedremo le mosse future, oggi è prematuro sbilanciarsi oltre.
4 Efis Pilleri
27 Aprile 2010 - 13:14
Lo scenario disegnato è talmente verosimile che probabilmente le cose stanno anche più avanti. Tutto ciò, peraltro, non tiene conto de “su molenti”. Infatti, come è noto, “su molenti sardu du frigant una borta sceti”….
5 Antioco
27 Aprile 2010 - 19:08
La teoria del “Molenti” è molto suggestiva…però il Mulo è testardo e tenace ..potrebbe continuare a fare le stesse scelte fatte in passato.
Ad alcuni potrebbero sembrare errori ad altri invece potrebbero sembrare scelte coraggiose.
6 Bomboi Adriano - Ass.ne U.R.N. Sardinnya
3 Maggio 2010 - 19:52
Condivisibili molti elementi, alcuni altri nò. Certamente questo bipolarismo sta anche tarpando le ali alla costituzione di un forte progetto territoriale che è sulla bocca di tanti ma, nei fatti, di nessuno. Cerchiamo di capire cosa e come si evolverà Sardegna Democratica. Il tempo sarà galantuomo. Per adesso credo che la confusione sia tanta. Segnalo la lettera inviata in distinta sede all’On. Cabras ed allo stesso Renato Soru il 26 aprile scorso (ovviamente sul tema riforme e indipendentismo): http://www.sanatzione.eu/2010/04/lettera-agli-on-li-soru-e-cabras-su-riforme-e-indipendentismo/
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