Andrea Pubusa
Il 25 aprile è morto.
E’ morto quando il mercato è stato posto a fondamento della Repubblica e anche noi abbiamo pensato che la “mano invisibile” sia il motore dello sviluppo che, se lasciata libera, libera tutti.
E’ morto quando abbiamo posto il profitto alla base dell’economia ed anche noi abbiamo detto che è l’economicità intesa come utile d’impresa la base di ogni sviluppo.
E’ morto quando la concorrenza è diventata il toccasana di tutti i mali ed anche noi siamo diventati liberisti.
E’ morto quando la guerra è ridiventata nostra e anche noi abbiamo creduto ch’essa sia di per sé un veicolo di democrazia.
E’ morto quando il nero e chi viene da lontano a cercare una vita migliore è stato respinto o viene discriminato.
E’ morto quando è stata introdotta una Costituzione materiale contraria punto per punto a quella formale e noi non lo abbiamo impedito.
Viva il 25 aprile!
Ma per farlo vivere dobbiamo rimettere il lavoro a fondamento della Repubblica al posto del mercato.
Per farlo vivere dobbiamo riscoprire la persona in luogo del profitto quale riferimento fondamentale dell’azione pubblica.
Per farlo vivere dobbiamo porre la solidarietà a base del vivere sociale in luogo della concorrenza, che fa vincere i forti, i furbi e i prepotenti e uccide le virtù private e pubbliche.
Per farlo vivere dobbiamo ripudiare la guerra quale mezzo per risolvere le controversie internazionali.
Per farlo vivere dobbiamo fare dell’Italia un luogo di accoglienza per chi cerca in noi lavoro, diritti e democrazia.
Per farlo vivere dobbiamo fare in modo che la Costituzione formale riprenda la sua vigenza e diventi il programma dello sviluppo della Repubblica.
Per fare questo non basta una manifestazione una volta all’anno. Occorre una Resistenza culturale, sociale e politica fino alla sconfitta del berlusconismo e delle destre. Occorre una riforma intellettuale e morale, tanto più difficile quanto più ce ne siamo allontanati.
1 commento
1 Antioco
26 Aprile 2010 - 18:59
Il 25 aprile è morto…quando abbiamo permesso ai politici sbagliati di occupare le poltrone…quando abbiamo permesso ai baroni universitari di istruirci…quando abbiamo permesso alla stampa di disinformarci,,.quando abbiamo creduto nelle false guide spirituali…Forse ora è arrivato il momento di risuscitarlo…come??? ….
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