Mandereste vostro figlio al catechismo?

4 Aprile 2010
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Amsicora

Sarà pure grossolano l’attacco a Benedetto XVI°, ma sta di fatto che sotto il suo pontificato la Chiesa sta prendendo una cantonata dopo l’altra. E - si badi - non si tratta di episodi;  emerge un profilo programmatico, un disegno organico dell’istituzione cattolica veramente inquietante.
E’ dei giorni scorsi il plauso alle posizioni eversive di Cota e compagni sulla nuova pillola per l’interruzione della gravidanza. La gerarchia, mentre si erge a propugnatrice di un rigorismo sessuale d’altri tempi, filtra con Berlusconi pure in presenza di una condotta non certo esente da critiche anche per una persona di ordinaria morale laica. Lo fa in cambio di una politica di fiancheggiamento ipocrita e pelosa in vari campi dalla scuola alle esenzioni fiscali. Viene il sospetto che, in fondo, le esternazioni sessuali del cavaliere siano in linea con devianze diffuse all’interno del clero: una solidarietà, insomma, di fondo nell’ipocrisia e nell’immoralità.
Nella sua omelia pronunciata davanti al Papa, durante il rito in San Pietro della ‘Passione del Signore’,  padre Raniero Cantalamessa, il frate cappuccino predicatore della Curia, dice di non voler parlare degli abusi sui bambini, perché già i media ne trattano abbastanza e denuncia invece con forza gli orrori delle violenze sulle donne, ed ha chiesto agli uomini di fare un “mea culpa” collettivo. Ma anche qui omette di analizzare quanta misoginia ci sia nella Chiesa di Ratzinger.  E, a voler essere conseguenti, c’è peggior violenza contro le donne che violare sessualmente i loro figli? Poi il frate ha letto il passaggio di una lettera di un suo amico ebreo, in cui si paragona l’attacco “violento e concentrico” contro la Chiesa e il Papa agli “aspetti più vergognosi dell’antisemitismo”. Ed ha scatenato la reazione indignata del mondo ebraico, che chiede al Papa di dissociarsi.
Non va poi dimenticata l’apertura verso i lefreviani, con i conseguenti incidenti di percorso proprio in relazione alle tesi negazioniste della Shoa di taluni loro adepti. E’ intervenuta con forza anche la Merkel in quel caso, costringendo il Pontefice ad una poco onorevole presa di distanze. Senza considerare poi l’incidente di Ratisbona.  La  lectio magistralis di Ratzinger su ”Fede, ragione e università - Ricordi e riflessioni”, tenuta il 12 settembre 2006 l’università di Ratisbona, - come si ricorderà - causò violente reazioni nel mondo islamico, soprattutto a causa di una citazione dell’imperatore bizantino Manuele II Paleologo, tratta da un suo scritto sulla guerra santa a cavallo fra il 1300 e il 1400. Ma, si sà, si parla di ieri per lanciare messaggi ai contemporanei. Di qui le  numerose proteste di piazza e perfino veri e propri assalti e incendi di diversi luoghi di culto cristiani.
Insomma, un disastro, che, fra l’altro, mette all’angolo i settori progressisti del cattolicesmo. che si battono in Italia e nel mondo contro le ingiustizie e danno quotidianamente testimonianza del messaggio fraterno di Cristo.
Le precisazioni imbarazzate (alla Berlusconi) contano poco. La verità è che oggi questa Chiesa spaventa: lo mandereste vostro figlio al catechisno? Basta questa domanda retorica, per capire in quale stato di crisi profonda sia caduta la Chiesa sotto Ratzinger. Come essa appaia un pezzo di questo mondo pieno di ipocrisie, ingiustizie e sopraffazioni e senza speranza.  E non si vede via d’uscita.

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