Antonello Murgia
La Regione Sardegna ha tagliato i fondi per la non autosufficienza di 1000 € per ciascuno dei 28.351 piani personalizzati di cui alla Legge 162/98 (oltre 28 milioni di € complessivi), con la motivazione di presunti abusi. Tagli così indiscriminati, che colpiscono in misura identica chi ha estremo bisogno come chi avesse eventualmente usufruito di prestazioni cui non aveva diritto, ledono il diritto alla salute sancito dall’art. 32 della Costituzione. Si è perciò costituito un comitato dal titolo “Pensiero felice”, presente anche su Facebook e visitabile all’indirizzo http://www.facebook.com/group.php?gid=328189228263&ref=nf , che ha preparato un fac-simile di lettera da inviare alle istituzioni interessate, invitando tutti a farla propria. Qui sotto trovate la lettera mandata da me, nella quale sono riportati anche gli indirizzi di posta elettronica: chi volesse inviare la lettera dovrebbe copiare/incollare gli indirizzi nella casella del destinatario, copiare/incollare l’oggetto, copiare/incollare il testo (intestazione compresa) e sostituire alla fine i miei dati con i propri (nome, cognome e codice fiscale), lasciando alla fine il nome del Comitato (o indicando il nome di un’altra associazione, se preferisce).
Saluti
Antonello Murgia
Ecco il testo della lettera da inviare
A: ’san.assessore@regione.sardegna.it’; ’san.politichesociali@regione.sardegna.it’; ‘presidente@regione.sardegna.it’; presidenzaconsiglio@consregsardegna.it ; ‘pres.segreteria.prop@regione.sardegna.it’; ‘7comm.sanita@consregsardegna.it’
Oggetto: Una e-mail alla Regione contro i tagli della 162
All’Assessore alle Politiche Sociali Antonello Liori
Alla Direzione generale della sanità e politiche sociali
Al Presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci
Al Consiglio della Regione Sardegna
Alla Giunta della Regione Sardegna
Alla Commissione Sanità e Politiche Sociali
Chiedo che vengano reintegrati i 1000 euro “tagliati” per ciascuno dei 28.351 piani personalizzati Legge 162/98.
Cercare giustificazione ai tagli riferendosi a presunti abusi e al numero sempre crescente di domande, è solo un pretesto per non riconoscere l’errore compiuto dall’amministrazione regionale nella previsione di spesa, che avrebbe invece dovuto prendere in considerazione il numero sempre crescente di domande, fortemente influenzato dall’invecchiamento della popolazione che, purtroppo, con l’avanzamento della età, manifesta patologie invalidanti, tutte ancora coperte con la 162.
Ritenendo comunque opportuna una rivisitazione delle norme attuative per la compilazione dei piani personalizzati, chiedo però che le decisioni sui disabili non cadano come una mannaia sulla testa dei più deboli, ma che tutte le azioni siano intraprese con il dialogo e la volontà di cooperazione e concertazione con i disabili, le famiglie, le organizzazioni dei disabili più rappresentative e gli enti locali che meglio conoscono la realtà del territorio da essi amministrato.
Distinti saluti
Antonello Murgia
1 commento
1 Andrea Murru
7 Marzo 2010 - 10:00
Mandata!
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