No ai bacchettoni! Ma Bertolaso non può far spallucce

13 Febbraio 2010
2 Commenti


Red

Ma che male c’è se Bertolaso fuori dal suo lavoro si sollazza? Fra un disastro e l’altro, è comprensibile che voglia staccare. Se lo fa il cavaliere, perché non possono farlo gli altri? Suvvia, bando ai bacchettoni! Siamo un paese laico e libero. Bertolaso si giudica per ciò che fa o non fa nell’esercizio delle sue funzioni e non per come impiega il suo tempo libero.
Francesca “un’onesta professionista”. Il Salaria Sport Village “un club per fare sport e fare feste non ‘ripassatine”. Lei “solo una persona che gestisce modelle e hostess”. A parlare è Regina Profeta, ex soubrette brasiliana con un passato di apparizioni tv e ora responsabile dell’eventistica danzante del club romano, collega e amica di Francesca, la massaggiatrice del club romano nota perché in un’intercettazione Guido Bertolaso associa ad “una ripassatina”. Si guadagna da vivere onestamente”.”E’ una donna normale”, aggiunge. Regina compare nelle intercettazioni allegate all’ordinanza del gip di Firenze Rosario Lupo indicata come la donna che avrebbe fatto da tramite tra Monica, probabilmente una prostituta, e Bertolaso.
Da alcune conversazioni intercettate, il gestore del Village, Simome Rossetti, su richiesta di Diego Anemone, imprenditore romano arrestato e proprietario del club, “la sera del 14 dicembre 2008 farà giungere presso il Salaria Sport Village (nell’occasione chiuso al pubblico) una donna di nazionalità brasiliana, di nome Monica (con ogni verosimiglianza una prostituta, gestita da tale Regina), che intratterrà il Bertolaso”.
Sul fronte politico, l’Idv ha presentato una mozione di sfiducia alla Camera per chiedere le dimissioni di Bertolaso. “Dimettiti - è l’invito di Antonio Di Pietro - altrimenti ti sfiduciamo noi. Leggendo le vicende che coinvolgono il responsabile della Protezione Civile c’é da rabbrividire”. Duro il segretario del Pd, Pierluigi Bersani. “Eventuali responsabilità personali - osserva - saranno stabilite dalla magistratura, però esiste una responsabilità oggettiva. Qui c’é un andazzo che non è accettabile”. Anche per il presidente della Puglia, Nichi Vendola, “ci sono responsabilità politiche che prescindono dalle responsabilità penali. Credo che al di là della condizione personale di Bertolaso in questa inchiesta, la Protezione civile abbia subito un’onta che merita conseguenze politiche serie”. La maggioranza fa invece quadrato attorno al sottosegretario. “Conosciamo Bertolaso - dice il ministro per l’Attuazione del programma di Governo, Gianfranco Rotondi - e siamo convinti che saprà smontare il castello di accuse nei suoi confronti”. “Bene ha fatto - gli fa eco il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi - Berlusconi a riconfermare la fiducia ad una persona che in questi dieci anni ha fatto delle cose straordinariamente valide per il nostro Paese”. Più articolata la posizione del leader del’Udc, Pier Ferdinando Casini. “Non accettiamo - rileva - la decapitazione di Bertolaso come vorrebbe Di Pietro che ha presentato una mozione di sfiducia. Ma nel contempo riteniamo che la Protezione civile non possa essere al di sopra della legge ed abbia bisogno di regole certe”. Romano Prodi, infine, sorvola su Bertolaso ma si dice preoccupato per la Protezione Civile che “é un nostro orgoglio nazionale, ma quando una cosa funziona bene e la si sovraccarica di compiti impropri solo perché si vogliono eludere i controlli burocratici, che pur sono pesanti e gravosi, una bellissima cosa finisce per soffrire e degradarsi”.
Intanto nel carcere romano di Regina Coeli sono in corso gli interrogatori di garanzia per i quattro arrestati nell’inchiesta sui lavori pubblici alla Maddalena per il G8: il presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici Angelo Balducci, Mauro Della Giovampaola, l’impenditore Diego Anemone e Fabio De Santis. Quest’ultimo - sentito per rogatoria nel carcere di san Vittore a Milano - si e’ avvalso della facoltà di non rispondere.
Balducci invece ha parlato davanti al Gip. Piena legittimità del proprio operato e regolarità delle gare di appalto che si sono svolte “non solo in modo legittimo, ma con il controllo di una molteplicità di persone e di comitati di esperti che ne hanno verificato la limpidezza”. Con queste parole il presidente del Comitato superiore dei lavori pubblici si è difeso davanti al Gip di Firenze Rosario Lupo.

2 commenti

  • 1 Massimo Marini
    13 Febbraio 2010 - 21:10

    E’ evidente che il problema non è che Bertolaso fosse solito intrattenersi con professioniste, quanto il fatto che tali professioniste venivano pagate dagli imprenditori ai quali Bertolaso & C. assegnavano gli appalti. Speriamo almeno che tutto questo serva a fermare la Protezione Civile Spa.

  • 2 Serenella
    13 Febbraio 2010 - 21:14

    D’accordo con Massimo!

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